Comparativa schede video fascia media e medio-alta
Pag. 4 - Caratteristiche tecniche: AMD/Ati
La Radeon X1950Pro nasce con l'intento di andare a porre un prodotto parco nei costi e nei consumi tra la Radeon X1900GT e la Radeon X1900XT, entrambe basate sul chip R580 in modo da poterlo rivendere a prezzo concorrenziale. Come dicevamo nell'introduzione, Ati non aveva a disposizione un chip così flessibile e relativamente economico come nVidia con G71. R580 è molto più complesso, ha molti più transistor, consuma di più, produce più calore, richiede un PCB di una certa complessità, ecc. tutti motivi che hanno indotto l'azienda a progettare un chip completamente nuovo, snellito in alcune caratteristiche e più redditizio nelle rese.
Gli ingegneri Ati hanno così dato alla luce RV570, chip che possiede meno transistor (330 milioni anzichè i 384 di R580) ed è costruito con la nuova tecnica a 0,8 micron; entrambi questi fattori concorrono alla realizzazione di un chip più piccolo nella superficie e, di conseguenza, dalla maggiori rese industriali. Alla riduzione dei costi di produzione/assemblaggio concorre un PCB nuovo, più semplice e flessibile che ospita il chip e che costituisce la base della nuova scheda video chiamata Radeon X1950Pro. Se guardiamo alla sola Ati, RV570 appare come una buona ottimizzazione rispetto ad R580 (parliamo di un risparmio sulla superficie del die di circa 120mm quadrati; 230 anzichè 350), ma ancora molto se pensiamo al fatto che G71 è meno complesso e misura solo 196mm quadrati. In effetti parliamo di tecnologie molto diverse negli approcci di rendering e nelle potenzialità 3D (si pensi al fatto che Ati è in grado di gestire i filtri con HDR attivo, mentre nVidia lo realizza solo nella nuova serie 8xxx).
Ati continua a confermare il rapporto tra le unità di shader e le ROP/TMU di 3:1; per cui nel Radeon X1950Pro troviamo 36 unità di pixel shader, 12 TMU con altrettante ROP, mantenendo inalterato il numero di processori destinati ai vertici e pari a 8. Per queste caratteristiche, RV570 riprende le specifiche della X1900GT (anche nelle frequenze del core pari a 575Mhz) ma, come nel caso della GeForce 7950GT rispetto alla 7900GT, guadagna strada per via della maggiore banda a disposizione a causa dell'innalzamento delle frequenze della memoria: 690 anzichè 600Mhz.
Rispetto al chip R580, e quindi al Radeon X1900GT con cui si pone in diretto rapporto, il chip ha meno capacità nel gestire processi di shader: da 512 a 384. L'Ultra-Threading Dispatch Processor, lo ricordiamo, si occupa dell'amministrazione dei vari compiti di elaborazione dei pixel da parte delle unità di rendering ed è caratterizzato da ancor meno potenza in RV530 con 128 processi contemporanei.
Come avevamo già anticipato in questa pagina, la Radeon X1950Pro è la prima scheda che cambia l'approccio di rendering parallelo dettato dalla tecnologia CrossFire sviluppata da Ati. Andando ad integrare il Compositing Engine direttamente nella GPU, i vantaggi sono diversi: si continua a non usare lo slot PCI per l'invio/ricezione dei dati di sincronizzazione (e questo comporta una migliore velocità di rendering), non si costringe l'utente ad acquistare una scheda "particolare" per realizzare il multi-GPU ma ne basta una gemella.
Nel vecchio approccio, la scheda con Compositing Engine (quella denominata CrossFire Edition) integrava 2 ricevitori TMDS e altrettanti trasmettitori, con un RamDac esterno per via della necessità di realizzare la conversione del segnale proveniente dall'uscita DVI. A parte questa semplificazione, gli approcci di rendering CrossFire e la gestione del multi-GPU permane la stessa, per cui non è necessario alcun aggiornamento dei driver.
Le nuove schede video Radeon X1950Pro e X1650XT presentano un doppio pettine nella parte alta del PCB (nVidia ne adotta solo uno nella generazione GeForce 7xxx e li raddoppia nella 8xxx). Questo perchè si richiedono entrambi per l'attivazione del CrossFire ed è presumibile che se ne integri uno in ogni confezione contenente la scheda video anzichè con la scheda madre come fa nVidia sin dall'inizio; questo almeno fino alle prossime versioni di schede madri CrossFire da parte di AMD in cui si potranno integrare i due pettini con il chipset.
Molti si chiederanno, a questo punto, quale possa essere il vantaggio nell'adottare un doppio pettine anzichè uno solo. Dovendo cambiare approccio, Ati ha deciso di pensare al futuro dove la realtà del multi-GPU non appare, evidentemente, così lontana. I pettini possono lavorare in modalità bidirezionale nel trasferimento dati o dual-channel. Nel primo caso, la scheda master (quella ospitata dal primo slot della scheda madre) potrà comunicare con il primo pettine con la GPU numero 2 e con il secondo raggiungere la GPU numero 3 passando per la 2. Nel secondo caso, invece, la GPU 1 avrà a disposizione una banda raddoppiata quando deve comunicare con la GPU 2 nel caso di una coppia di GPU, cosa molto importante per tenere alta l'efficienza nel rendering a risoluzioni molto alte.
La scheda Radeon X1650XT trova fondamento nel chip RV560, le cui caratteristiche derivano chiaramente dall'RV570 di cui prima. L'intento di Ati è stato quello di presentare un chip video che vada a contrastare la GeForce 7600GT con bassi consumi, tanto economici quanto energetici. Così RV560 è costruito da TSMC con processo produttivo a 80 nanometri e, a differenza di RV570, consta di meno sotto-unità funzionali e di un bus alla memoria dimezzato a 128bit; tutto questo lo rende meno potente di RV570.
I due chip condividono lo stesso numero di trasistor e la stessa frequenza della GPU (pari a 575Mhz), mentre abbiamo una frequenza leggermente inferiore per la memoria (675Mhz anzichè 690) e meno potenza nei pixel shader (24 anzichè 36) e nella capacità di visualizzazione e texturing (8 ROP/TMU invece che 12); inalterato il numero dei vertex shader e pari a 8 motori. Parliamo, quindi, di circa il 30% in meno di potenza rispetto a RV570, naturalmente questo solo in teoria in quanto nelle prestazioni altri elementi influenzano il frame-rate, ma questo lo valuteremo in dettaglio nelle prossime pagine.
Naturalmente anche tutto il resto del bagaglio tecnologico di RV570 è mantenutoper cui si è adottato il nuovo approccio CrossFire con pettine interno.