AMD Athlon64 3200+ e MSI K8T Neo-FIS2R
Pag. 3 - Caratteristiche: HyperTransport

HyperTransport Tecnology (formalmente denominata Lightning Data Transfer (LDT)) è una nuova tecnologia di connessione per componenti elettronici ed elaborata dalla stessa AMD in un consorzio di aziende. L’intento è quello di creare un unico bus che possa essere retro-compatibile con la tecnologia presente (come per esempio il PCI, Peripheral Component Interconnect), pur presentando diverse novità importanti (come la compatibilità con il PCI-Express di prossima introduzione, la possibilità si essere usata su sistemi server, desktop, workstation, dispositivi di rete, Set-Top Box o dispositivi palmari). Le sue caratteristiche fondamentali sono l’elevata velocità di funzionamento, la bassa latenza di accesso e il fatto di essere esclusivo in quanto di tipo punto-a-punto. Quest’ultima caratteristica è molto importante in sistemi moderni dove è probabile avere componenti che accedono allo stesso canale di comunicazione, nello stesso istante: la non condivisione permette al sistema di non dover creare un algoritmo di decisione che trovi un compromesso nell’allocazione del bus.

Ogni link HyperTransport è costituito da 2 “canali" o sotto-link: quello di trasmissione (Transmit o Tx) e quello di ricezione (Receive o Rx) che operano in maniera indipendente e concorrente, potendo anche operare a velocità distinte e, quindi, senza conservare simmetria di funzionamento. La prima caratteristica di HyperTransport è la flessibilità . Il bus può scalare in base a due parametri: la frequenza e l’ampiezza: il valore massimo per la prima è di 1600Mhz (2x800Mhz), mentre per la seconda è di 32 bit. Quindi la massima banda che HyperTransport mette a disposizione è di ben 6,4Gb/sec su ogni canale, per un totale di 12,8Gb/sec per ogni link HyperTransport. La lunghezza di un canale HyperTransport varia tra i 60 cm e i 75 cm a seconda dei layer del PCB su cui viene montato.




In generale possiamo riassumere i vantaggi dellÂ’HyperTransport nei seguenti punti:
- è consentito mettere in tunnel fino a 32 dispositivi
- richiede poche tracce di trasmissione del segnale, con elevato risparmio sui costi di fabbricazione
- utilizza segnali a basso voltaggio che lo rendono un sistema di connessione indispensabile in ambito mobile o Small Form Factor
Proprio tenendo conto della sua flessibilità di utilizzo, è possibile scegliere la banda di cui disporre.
Athlon64 possiede un unico canale HyperTransport di connessione con il chipset alla frequenza massima (1600Mhz) e di ampiezza pari a 16 bit, per una banda passante totale di 6.4Gb/sec (3,2 Gb/sec in trasmissione e altrettanto in ricezione). Questo canale permette al processore di andare in comunicazione, quindi, con tutte le unità di I/O collegabili al sistema. Opteron, invece, è dotato di ben 3 canali di questo tipo: gli altri 2 vengono utilizzati in sistemi a più vie (multi-processor). Questo, però, non significa che in tutti i sistemi presenti, la banda disponibile tra chipset e CPU sarà tale. Tra le diverse proposte dei vari produttori, solo l’nForce3 di nVidia non lavora alla massima frequenza disponibile in upload (mentre in download sfrutta tutta la banda); in questo caso, infatti, si utilizza un’ampiezza di 8 bit a frequenza di 1200Mhz, per una banda di 1.2Gb/sec). Il motivo alla base di questa scelta sta nella stabilità operativa: raggiungere una tale banda non è facile, perciò nVidia è stata costretta a ripiegare verso una configurazione più conservativa. Vedremo in futuro cosa questo implica nella performance del sistema.