AMD Athlon64 3200+ e MSI K8T Neo-FIS2R
Pag. 15 - Conclusioni
Dopo diverse pagine spese a raccontare i segreti del nuovo nato di casa AMD, siamo ormai giunti al momento in cui è necessario sintetizzare tutte le prove effettuate e il comportamento emerso in fase di normale utilizzo del sistema.
Il sistema ha mostrato sempre una eccezionale stabilità operativa nonostante carichi di lavoro notevoli e al minimo regime di rotazione della ventola. A differenza di AthlonXP, un carico applicativo sul processore viene meglio “ammortizzato", per cui non si assiste all’innalzamento di temperatura che eravamo soliti notare. Inoltre la lettura del diodo interno del processore ci consente di avere un’idea precisa sul reale stato della CPU dal punto di vista termico.
Visto che nelle pagine precedenti abbiamo cercato di analizzare le diverse tecnologie di Athlon64 3200+, vogliamo cercare di rendere specifica la nostra analisi conclusiva.
Quelle che avevamo chiamato “le 3 colonne di Hammer", cioè AMD64 Tecnology, HyperTransport Tecnology e controller della memoria DDR integrato nel core sono delle tecnologie molto innovative, comode, funzionanti e, soprattutto, veloci.
AMD64 permette ad Athlon64 di essere un processore molto flessibile per quanto concerne i 64bit, rendendo il suo futuro molto prospero. Come annunciato da AMD, infatti, è un investimento per il futuro, e non un futuro remoto quando ormai anche questo processore risulterà obsoleto, ma abbastanza vicino. Tutto dipenderà dal rilascio di WindowsXP 64bit-Edition: prima arriva sul mercato, migliori saranno le prospettive per AMD che, in questo modo, potrà cercare di battere Intel sul tempo (non pensiamo tarderà l’arrivo di un processore x86-64 per il settore desktop anche dalla casa di Santa Clara). HyperTransport Tecnology è molto valida e veloce, un ottimo metodo di connessione di componenti. Il controller della memoria integrato è un vero fiore all’occhiello: è la risposta a chi cerca la massima efficienza, è valido, difficilmente migliorabile se guardiamo alle latenza misurate in diversi ambiti; un ottimo lavoro da parte degli ingegneri di AMD.
Il miglioramento dell’architettura interna del processore ha reso Athlon64 leggermente meno efficiente in applicativi in cui sono frequenti errori di Branch Prediction, ma permetterà ad Athlon64 di salire di frequenza con maggiore agilità .
La tecnologia Cool’n’Quiet è davvero innovativa e permette al sistema di lavorare in totale serenità fornendo potenza solo quando necessario. Deve essere sicuramente migliorato il driver di gestione, ma i risultati attesi non dovrebbero tardare ad arrivare. Grazie a Cool’n’Quiet il sistema è finalmente silenziosissimo. AMD sotto questo punto di vista ci ha letteralmente sorpresi: non solo è riuscita a far meglio della passata generazione, ma in certi versi anche meglio della concorrente Intel.
Il lato negativo di un prodotto così avanzato è la frequenza operativa. Dai test è emerso un buon comportamento del processore in tutti gli ambiti che non tengono molta considerazione della frequenza di funzionamento, ma quando si tratta di comprimere e criptare file, il processore ha delle chiare difficoltà .
Strettamente connesso con questo discorso è quello del prezzo del prodotto. Sicuramente il fatto che si integra il controller di memoria e che, quindi, le schede madri per Athlon64 3200+ costino meno di quelle più veloci per PentiumIV è un dato che non bisogna dimenticare (anche se allo stato attuale tale differenza è minima). Pur tuttavia il processore di AMD viene venduto a circa 450,00€ iva inclusa, valore sicuramente elevato se si considera che il concorrente di Intel usato per le prove sta sui 300,00€.
Athlon64 3200+ ha diverse frecce al suo arco, un potenziale che sicuramente l’attuale tecnologia non gli permette di mettere in luce appieno: stiamo parlando della Cool’n’Quiet (presto al top) e dei 64 bit, vera innovazione di Athlon64. Anche se in questo momento il prodotto non eccelle sicuramente nel rapporto prezzo-prestazioni (punto di forza della passata generazione) il prossimo rilascio di Athlon64 3400+ (previsto per gli inizi del nuovo anno) avrà un risvolto positivo sul mercato: non solo AMD avrà a disposizione un processore che le consentirà un confronto più agevole con le versioni EE dei PentiumIV (se consideriamo anche l’accelerazione che subirà il controller di memoria) ma anche di ridurre il prezzo di acquisto del prodotto oggi in analisi.
Athlon64 3200+ mostra un indubbio vantaggio nel settore gaming. Grazie ad HyperTransport e all’accesso diretto alla memoria, tutti i giocatori più incalliti troveranno nella piattaforma socket754 una importante candidata al miglior utilizzo del proprio acceleratore grafico e, quindi, il miglior modo per immergersi nella piena atmosfera di gioco.
Per questo vogliamo assegnare al prodotto la nostra menzione:

Naturalmente vogliamo spendere qualche altra parola per la scheda madre testata con il processore. La MSI K8T Neo-FIS2R è un prodotto molto valido, con una dotazione che certamente merita molte attenzioni e che per molti utenti risulterà più che completa. Tutti i servizi software che la casa fornisce con il prodotto permettono di avere un prodotto sempre aggiornato a funzionale. Il CoreCell è un ottimo chip dalle utili e funzionali caratteristiche. Se consideriamo la funzione di overclock dinamico, la MSI K8T Neo-FIS2R è l’unica scheda madre che permette ad Athlon64 3200+ di avere un comportamento molto elastico in maniera del tutto automatico: quando il sistema è a riposo con Cool’n’Quiet attivo, si riduce la frequenza ad 800Mhz che poi raggiunge agevolmente un valore al di là dei 2Ghz con il DOT attivo quando la CPU viene sfruttata al 100%. I suoi lati negativi sono da ricercare nel Bios, ancora immaturo per un prodotto di questo spessore e che speriamo venga prontamente aggiornato da MSI. La scheda è proposta ad un prezzo che si aggira sui 190,00€, in linea con le altre schede madri con socket754 con una dotazione importante.
Per tutti questi motivi le conferiamo il nostro miglior premio:
