Comparativa schede video di fascia medio-alta
Pag. 3 - Caratteristiche: Ati
Vogliamo partire con le GPU dellÂ’azienda canadese. Della tecnologia contenuta in R350 ne abbiamo parlato in questo articolo, che vi invitiamo a leggere per maggiori dettagli.

Il Radeon 9800 discende direttamente dal Radeon 9800Pro attraverso un semplice abbassamento delle frequenze operative di core
e memorie: il primo è passato da 380 a 325Mhz, le seconde da 680Mhz (o 700 per la versione a 256Mb DDR-II) a 580Mhz. L’
abbassamento delle frequenze permette allÂ’assemblatore di risparmiare soprattutto sui chip di memoria, componenti molto
costosi che pesano in maniera sensibile sul prezzo finale della scheda video.
Leggermente diverso è il discorso per il Radeon 9600Pro.

Questo chip nasce da una semplificazione molto più netta di R350 a formare il chip grafico che Ati ha denominato RV350. E’ un
chip che potremmo definire “ibrido", in quanto deriva tanto da R350 (da cui eredita il motore di AntiAliasing e filtro
Anisotropico SmoothVision2.1 e lÂ’insieme delle tecniche di risparmio della banda passante racchiuse nel termine HyperZIII+)
quanto da R300 (per quanto concerne il motore di Shader denominato SmartShader2.0). Questo consente al chip di utilizzare
tutte le ultime tecniche di Ati per il raffinamento dellÂ’immagine e del risparmio della banda, senza arrivare al limite nell
Â’applicazione degli shader come permesso da R350 con la tecnologia F-Buffer. Questa scelta ha permesso ad Ati di costruire un
chip che, con lÂ’innovativo processo produttivo a 0.13micron, potesse essere sufficientemente semplice da produrre (76 milioni
di transistor). Vogliamo aprire una parentesi sulla decisione strategica della casa canadese presa a riguardo del chip RV350.
Il processo produttivo a 0.13micron permette una riduzione dei consumi unito alla possibilità di una migliore scalata nelle
frequenze operative, senza considerare la minore quantità di materia prima utilizzata per la produzione del core grafico con
conseguente risparmio economico. Ati ha deciso di passare a questa tecnologia produttiva (su cui nVidia ha incontrato
maggiori problemi) solo su RV350 per un motivo tanto semplice quanto condivisibile: la complessità tecnologica non eccessiva
ha permesso ad Ati di concentrare gli sforzi delle fabbriche di TSMC (a cui commissiona la produzione dei chip grafici) in
maniera intelligente, su un chip che non richiede un’evoluzione tecnologica troppo spinta; ben più problematico sarebbe stato
costruire un chip grafico come lÂ’R350 che consta di ben 110 milioni di transistor.