Gigabyte GV-NX76T256D-RH: GeForce 7600GT

Pag. 6 - I chip G71 e G73

G71 nasce come una evoluzione costruttiva di G70, il GeForce 7800. In particolare l’affinamento del processo produttivo ha permesso la conferma dei 0,09micron al posto dei 0,11micron adoperati per G70; come è noto questo permette non solo la maggiore resa dei wafer in silicio (viste le minori dimensioni dei chip risultanti), ma anche il raggiungimento di frequenze operative maggiori a parità di temperatura.

G71 nasconde al suo interno ben 278.000.000 di transistor, 24.000.000 in meno rispetto a G70 e 27.000.000 meno di R520 e ben 106.000.000 meno del recente R580. La superficie del chip è di soli 196mm2, grazie al nuovo processo produttivo si è molto distanti da R520/R580 con ben 352mm2.

Come G70, anche G71 sembra nascondere parti al suo interno con frequenze distinte e la frequenza finale del chip è solo la minore di quelle presenti; inoltre i 2 chip sono pin-to-pin compatibili. Questo è un sicuro vantaggio per gli assemblatori: minori tempi di introduzione in massa, minore costi di progettazione, minori costi di realizzazione per via del ri-utilizzo dei PCB delle GeForce 7800GTX.

Per quanto concerne le uscite video, G71 supporta 2 DVI@2560x1600, oppure 2 VGA@2048x1536@85Hz a cui si aggiunge l’uscita TV@1080p.

Nonostante l'ottimo processo produttivo, la scheda video che ospita G71 ha un buon consumo energetico, da qui la necessità di avere a disposizione l'alimentazione supplementare del connettore PCI-Ex e di avere un alimentatore adeguato, soprattutto in ambito SLI. Diverso il discorso per G73 che, grazie al basso numero di transistor e al quantitativo ridotto di esosa memoria GDDR3, permette la stabilità operativa con i soli 75W provenienti dallo slot PCI-Ex.

 

 

Scritto da nico64 | il 2006-06-06 00:00:00 |

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