Chaintech Zenith ZNF3-250

Pag. 9 - Overclock

Questa scheda madre è la prima da noi testata basata su un chipset capace di operare con frequenze asincrone per quanto concerne il bus di sistema e i PCI/AGP. L'nForce3 250, sulla scia del celeberrimo nForce2 Ultra400, permette ottima flessibilità operativa. In questo caso la modifica del bus di sistema, cioè del valore di base del bus HyperTransport, modifica la frequenza dell' omonimo bus di connessione del processore al chipset, la frequenza delle memorie e, ovviamente, quella della CPU.

Per i test in condizione di overclock abbiamo adoperato un comunissimo dissipatore in alluminio per il processore e un alimentatore da 450W.

A questo punto abbiamo portato la frequenza del bus HT a 1Ghz attraverso l' opzione 5x che il Bios metteva a disposizione e abbiamo iniziato ad innalzare la frequenza del processore.

Il massimo valore raggiunto dal sistema è stato di 210Mhz, valore che ha portato il bus HT a funzionare alla frequenza di ben 1050Mhz, con processore a 2100Mhz e memorie a 420Mhz.

Riportando il valore del bus HT a 4x, abbiamo potuto continuare nella scalata di frequenza, segno che lo stesso bus aveva raggiunto il limite nelle condizioni di default su tale scheda madre. Quindi il sistema si è fermato a 222Mhz, con la CPU a 2220Mhz, HT a 888Mhz e memorie a 444Mhz.

In queste condizioni è sicuramente la CPU che, a voltaggio di default, ha raggiunto il suo limite di stabilità. La certezza deriva dall' aver in precedenza portato il bus HT a livello 1050Mhz (ora a 888Mhz) utilizzando delle memorie che, in condizioni di default, garantiscono il funzionamento a 250Mhz (DDR500). Per avere un' idea dell' incremento delle prestazioni globali del sistema in tali condizioni ci siamo affidati allo Score del PCMark04 che raggiungeva i 4449, per un incremento del 10%.

Per stimare la capacità di overclock della scheda madre con leggero overvolt del processore, abbiamo deciso di portare lo stesso alla tensione di 1.55V, per un incremento di 0.05V rispetto al valore nominale. In questo caso siamo riusciti a salire di altri 4Mhz (226Mhz) con il processore che aveva raggiunto i 2260Mhz, HT a 904Mhz e memorie a 452Mhz. Terminata la misurazione del PCMark04, il risultato ottenuto è stato di 4501, per un incremento di poco più dell'11%.

Non potendo intervenire sul moltiplicatore del processore (opzione non presente nel Bios) ci siamo dovuti fermare a questo punto, consapevoli che quello che appare chiaramente come il limite del processore utilizzato nel corso dei test possa essere agevolmente superato da un moltiplicatore più basso che consenta di sfruttare meglio la capacità del chipset di lavorare in asincronia e della scheda madre di supportare condizioni lontane da quelle nominali.

Scritto da nico64 | il 2004-06-30 00:00:00 |

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