Ati Radeon 9800XT
Pag. 1 - Introduzione
Il protagonista del corrente articolo è il chip grafico di punta dell’attuale offerta di Ati Technologies per il settore Gaming. Il Radeon 9800XT, annunciato qualche settimana fa, si presenta al pubblico come l’acceleratore grafico di riferimento per chiunque voglia poter godere appieno degli ultimi effetti grafici dettati dalle recenti DirectX9 di Microsoft.

Anche nVidia, alcuni giorni dopo la presentazione di questo chip, ha risposto con lÂ’annuncio del GeForceFX 5950Ultra.
Nonostante l’apparizione sul mercato desktop di XGI, la rivalità passata sembra ancor più confermata: solo queste due case
riescono a superarsi a vicenda e a contendersi la palma del miglior chip grafico del mercato, tanto nella qualità visiva
quanto nelle prestazioni. Il Volari Duo Ultra di XGI, basato su doppio chip grafico, nonostante presenti delle interessanti
caratteristiche interne, sembra ancora lontano dalle ottimizzazioni che hanno portato i chip principe di Ati e nVidia ad
essere così avanzati al giono d’oggi.
Entrambi i chip confermano una teoria che proprio nVidia ha cercato di abbattere lo scorso anno andando a presentare un chip
grafico ogni 6 mesi: prima il GeForce4 Ti con l’NV25, poi il GeForceFX con l’NV30. La stessa azienda si è dovuta scontrare
con dei seri problemi di produzione che le hanno fatto perdere terreno nei confronti di Ati che, intanto, aveva presentato il
Radeon 9700Pro o R300, chip grafico molto avanzato e con unÂ’ottimizzazione molto spinta degli Shader2.0.
La politica di nVidia ha soffocato la stessa azienda, che ha dovuto sottostare non solo ai frame rate della concorrente, ma
anche alle critiche dei suoi utenti più affezionati che attendevano il GeForceFX come non mai.
Qualche mese dopo lÂ’apparizione (e successiva scomparsa) di NV30, nVidia migliora il proprio motore di Shader (denominato
CineFX) e propone NV35, ovvero il GeForceFX5900 Ultra che, anche grazie ad altri accorgimenti come lÂ’allargamento del bus
della memoria a 256bit, riesce a raggiungere la tecnologia di Ati.
Ma quello che il mercato ha mostrato nella parte iniziale di questo anno è un’azienda forte (Ati) che dettava il passo e
conquistava sempre più clienti e un’altra (nVidia) che a stento teneva il ritmo dell’azienda canadese, dinamica come non mai.
Nella seconda metà dell’anno, questa tendenza si è in parte ridimensionata, soprattutto grazie al miglioramento della
tecnologia del GeForceFX che ha permesso ad nVidia una riconferma che tutti attendevano.
Purtroppo, ma su questo si è già parlato tanto, il nome di nVidia è stato infangato dai numerosi tentativi della casa di
poter influenzare positivamente alcuni benchmark di riferimento come il 3DMark03 e andando a diminuire, in altri casi, la
qualità visiva.
Da questa situazione, a nostro parere ben più complicata di quanto si possa pensare, ne sono usciti tutti sconfitti, compresa
la stessa Ati di cui si era scoperta unÂ’ottimizzazione (poi prontamente disattivata) in uno solo dei test del famoso
benchmark della FutureMark. I vinti sono diversi: FutureMark, e in particolare il suo 3DMark03, ha perso credibilità dopo che
tutte le patch presentate non facevano altro che attivare o disattivare le ottimizzazioni di nVidia; la stessa casa di Santa
Clara, ha sicuramente perso il tesoro più grande che ogni azienda deve proteggere con cura: oltre alla credibilità , il più
importante è il pubblico, che si è visto raggirato da un sistema di test che, in fondo, vuole fornire dei dati il più
possibile vicini alla realtà , senza dimenticare che sono il risultato di un applicativo sintetico.
A questo punto, e come diversi colleghi hanno deciso di attuare in diverse parti del mondo, anche noi vogliamo dare meno
importanza al risultato dei 3DMark03 e 01SE per focalizzarci sugli applicativi ludici più diversi che, oltre a mettere in
luce il comportamento di un chip grafico in condizioni più verosimili, permettono di creare un quadro più veritiero delle
reali prestazioni (qualitative e velocistiche) di una scheda video.
Questa decisione coincide con unÂ’altra a nostro parere complementare; quella di aggiornare la nostra suite di benchmark con
titoli più recenti e più sofisticati nell’uso degli shader.