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Nel caso di sistema K8 (come nel nostro) si deve procedere alla preparazione del dissipatore prima di andarlo a collocare su scheda madre.

La prima cosa da fare è fissare la staffa inferiore con 4 viti molto piccole, poi inserire le 2 viti di fissaggio sugli alloggiamenti intermedi della staffa (nel caso di sistemi AM2, si andranno ad adoperare i 4 disposti ai vertici della stessa), infine si fissano i 6 gommini anti-vibrazione a tale staffa.

A questo punto si può procedere all'alloggiamento su scheda madre dopo averla liberata dalle staffe attorno al socket di cui è dotata. Queste (sia quella superiore che inferiore) andranno ad essere sostituite da quelle del GeminII. Infatti, e dopo aver inserito le 2 viti di staffaggio di cui sopra nella scheda madre, si inserisce la piastra inferiore e si avvitano i dadi di bloccaggio.

Come comprensibile, una simile operazione richiede non solo la rimozione provvisoria della scheda madre dal case, ma anche particolare cura nel fissaggio dei dadi, soprattutto per i sistemi K8. Questo è l'unico caso in cui si vanno a tenere i ben 850g del GeminII (senza ventole) con 2 soli punti di fissaggio. La presenza degli altri gommini sulla faccia anteriore, comunque, aiuta il dissipatore a stabilizzarsi durante l'installazione.

Ecco come appare lo stesso dopo aver completato le operazioni di installazione e avviato il sistema.

Come si nota, quando la slitta è in posizione di battuta anteriore (sulla sinistra per come è realizzato il video), essa fuoriesce di qualche centimetro andando ben a raffreddare i moduli di memoria oltre che la CPU, ma questa configurazione può essere adoperata per i soli case molto profondi, per intenderci quelli che lasciano molto spazio tra i drive da 5,25" e la scheda madre. Al contrario, la posizione di battuta posteriore sembra andare in conflitto con i case più contenuti in tale area, quella immediatamente al di sopra delle porte posteriori della scheda madre. Per cui in questa zona si è maggiormente vincolati.