Gigabyte GV- N595U256V

Pag. 3 - Caratteristiche

Tanto Ati quanto nVidia hanno ricalcato gli stessi passi nella presentazione di nuovi chip grafici sul finire dello scorso anno. In particolare, il mancato successo di NV30 ha insegnato qualcosa ad entrambi: in questi tempi in cui anche la minima mossa è importante, è impossibile presentare due architetture distinte in un solo anno se non si vuole compromettere il futuro. Così nella seconda metà dell’anno, le due case hanno preferito realizzare una leggera riprogettazione dei chip grafici in ogni settore di mercato al fine di concentrare i propri sforzi sulla prossima stagione. In realtà nVidia ha pensato bene di dedicare sforzi considerevoli nel miglioramento dell’architettura driver che le ha consentito, attraverso un nuovo compilatore degli shader, di “tradurre" gli stessi listati in un linguaggio che potesse essere meglio “masticato" dal GeForceFX, quindi più vicino a quella che è la sua architettura interna.

I driver si interpongono tra le API (comandate dall’applicativo ludico) e la GPU al fine di tradurre un comando di “alto livello" in uno in “linguaggio macchina". L’Unified Compiler di nVidia è stato implementato dai programmatori di Santa Clara al fine di ottimizzare questa traduzione in qualcosa di più consono per l’architettura del GeForceFX, modificando le istruzioni tanto nel contenuto (riduzione dei comandi) quanto nell’ordine di esecuzione(rischedulazione delle stesse) e senza modificare il restante impianto software che ruota attorno ai driver. Il risultato è una sensibile accelerazione nell’ esecuzione degli shader, vero tallone d’Achille dell’architettura alla base del GeForceFX.
Dalla riprogettazione dal punto di vista hardware è nato NV38 che, come detto all’inizio, riprende tutti gli accorgimenti tecnici di NV35, ritrovabili in questo nostro articolo, al fine di guadagnare maggiore potenza elaborativa dall’aumento delle frequenze di GPU e memorie. Il risultato è un chip che può stabilmente operare a +25Mhz rispetto ad NV35 (475Mhz invece che 450Mhz in ambito 3D) mantenendo lo stesso livello di calore dissipato e, quindi, piena stabilità operativa. Le memorie hanno subito un’accelerazione ancora più sensibile. Grazie all’adozione di temporizzazioni ancora più spinte, le nuove memorie possono raggiungere quota 950Mhz, ben +100Mhz rispetto agli 850Mhz del GeForceFX 5900Ultra. Invariata la frequenza di utilizzo in ambito 2D che permane pari ai 300Mhz per il core.






Scritto da nico64 | il 2004-02-09 00:00:00 |

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