Sapphire Radeon 9700Atlantis Pro Ultimate e Asus 9480/VTD
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Il Radon 9700Pro ha un’interfaccia di memoria molto evoluta. Ad un bus ampio ben 256bit (come il Matrox Parhelia) si è deciso
di affiancare quattro controller indipendenti da 64bit ciascuno ed un gestore specifico per la porta AGP. LÂ’utilizzo di
diversi piccoli controller piuttosto che uno solo da 256bit permette una gestione più efficiente della banda passante che, in
questo modo, è sempre occupata al minimo.

L’HyperZ III è la nuova tecnologia di gestione della banda passante costituito dalle consuete tre componenti, ora ancora più ottimizzate: HierarchicalZ, Z-Compression e FastZ-Clear con la novità dell’EarlyZ-Test. Secondo la stessa Ati, l’uso congiunto di queste tecniche consente il raggiungimento di un valore vertiginoso della banda passante: ben 24,8 Gb/sec, 5 Gb /sec in più rispetto a quanto consentito dall’hardware.
L’HierarchicalZ suddivide l’immagine in blocchi di pixel di dimensione predefinita (ma non fissa) che vengono scartati se totalmente occlusi. Nel caso in cui anche solo una minima parte sia visibile, si ripete l’analisi con blocchi più piccoli e si procede in maniera iterativa. L’EarlyZ Test analizza la visibilità dei singoli pixel prima che siano mandati al motore di rendering, eliminando l’overdraw.

Lo Z-Compression si occupa della compressione dei depth-data in modo tale da occupare meno banda passante. Si parla di coefficienti di riduzione dei dati di profondità che vanno dal 50% al 25%. Addirittura il coefficiente scende al 4% in caso di FSAA 6X.

Il Fast Z Clear è una tecnica che ripulisce velocemente lo Z buffer in maniera veloce ed efficiente, sfruttando un quantitativo minimo di banda. Infatti, la pulitura prevede, essenzialmente, la scrittura del valore nullo alle locazioni del buffer. In particolare, la tecnica è tanto più efficiente quanto maggiore è la risoluzione: a 1600x1200 occorrerebbero ben 7 ,7Mb di dati di azzeramento per ogni frame che, con tale algoritmo, scendono a ben 123Kb (1/64).

La metodologia introdotta da Ati permette una ulteriore riduzione dei dati di “pulitura" ad un quantitativo pari ad 1/64 del livello solitamente usato.