Biostar M7NCG, MSI K7N2G-ILSR e Abit NF7-S

Pag. 4 - MSI K7N2G-ILSR



Caratteristiche e BIOS:
La K7N2G-ILSR è sicuramente la scheda madre con nForce2 più dotata della casa taiwanese. MSI ha preparato un notevole ventaglio di offerte di schede madri per CPU AMD con il potente chipset di nVidia: K7N2-L con Northbridge SPP e K7N2G-L e K7N2G-ILSR con Northbridge IGP. In questo modo ci si assicura di poter soddisfare le esigenze di tutti i suoi clienti, anche le più disparate. E’ inutile dire che si è puntato molto su questo prodotto: lo dimostra la dotazione super-accessoriata e la notevole ottimizzazione fatta da MSI che si conferma azienda di primo livello per quanto concerne la qualità produttiva. La scelta fatta è avvallata dalle notevoli performance del prodotto che, potendo disporre del raddoppio di banda, consente di avere a disposizione una soluzione con grafica integrata discretamente veloce.
Il BIOS installato è l’usuale Award della Phoenix, datato 02/01/2003, versione 1.10. Colpisce al primo colpo d’occhio, la ricchezza dei parametri configurabili. Nella sezione “Advanced Chipset Features" è possibile impostare manualmente le frequenze operative di bus e memoria (con relative temporizzazioni) o forzare il sistema alla ricerca delle più alte performance. Infatti con il comando “High Performance" è possibile intervenire sull’intero sistema o, singolarmente, su CPU e timing di memoria. Il bus è impostabile da 100Mhz a 200Mhz a passi di 1Mhz, valore leggermente basso per gli amanti dell’overclock estremo. Molto comodo il comando “Auto" nella sezione “FSB/Dram Ratio" che seleziona il miglior rapporto di frequenza nello sfruttare le potenzialità dell’nForce2 che tende, come dimostrano i test, a lavorare meglio in condizioni di sincronia tra l’FSB e le Ram. I rapporti selezionabili sono numerosi (2:1, 5:3, 3:2, 4:3, 5:4, 6:5, 1:1, 5:6, 4:5, 3:4, 2:3, 3:5, 1:2, Auto e BySPD) ed è possibile coprire un elevato range di frequenze. Di seguito troviamo le opzioni per poter abilitare lo Spread Spectrum per i generatori di clock di FSB e AGP, da disabilitare in caso si voglia intraprendere la strada dell’overclock. Con “Frame Buffer Size" e “TV-Out Mode" si stabiliscono il quantitativo di Ram da assegnare al core grafico integrato (da 8 a 128Mb) e il tipo di uscita video TV da adottare tra ben sei (NTSC M/J e PAL M/BDGHI/N/NC). Discretamente completa la sezione PCHealth Status da cui è possibile monitorare il comportamento del sistema (temparature, voltaggi, ecc.). L’ultima sezione riguarda il controllo di frequenze e voltaggi: è possibile modificare la frequenza dell’AGP (da 66 a 120Mhz) e il relativo voltaggio (1,5V, 1,6V, 1,7V); la tensione per la Ram (2,5V, 2,6V, 2,7V) e quella per il processore (da 1,55V a 1,8V a passi di 0.025V). In aggiunta si può fissare la frequenza standard di 33Mhz per gli slot PCI ed intervenire sul moltiplicatore: da 7 a 13, valore molto basso se comparato con quello di altre schede madri molto performanti. Questo forse l’unico neo di un BIOS completo ed esauriente ma, a nostro parere, leggermente confusionario e comunque migliorabile in alcune voci (FSB e Moltiplicatore CPU su tutte, ma anche la possibilità di disabilitare il controller SATA da BIOS).

Dotazione e scheda:
Il prodotto giunge in una confezione di cartone molto elegante con il nome del modello ben esposto al centro e con alcuni loghi che richiamano i punti di forza della scheda: il supporto AGP8X attraverso il “8Xtreme Series" e il supporto del “DualChannel".




Nella stessa troviamo una ricca serie di accessori oltre alla scheda madre vera e propria. Sono presenti due CD (uno per le utilities proprie di MSI e per i driver nVidia e l’altro contenente la versione 4.0 di WinDVD della InterVideo la cui caratteristica saliente è il supporto dell’audio 5.1) e un floppy con i driver del controller SATA della Promise integrato. Continuando troviamo un cavo floppy e uno IDE e ben due cavi SATA per sfruttare a pieno i due connettori del nuovo standard ATA di cui la scheda è provvista. Un particolare interessante che mostra una elevata cura nei dettagli sta nell’uso di cappucci in plastica posti come protezione di tali connettori al fine di scongiurare il pericolo di scalfitura.


Poi troviamo un totale di ben quattro staffe PCI: una per le uscite TV (S-video e composita) e le altre tre di “proprietà" di MSI: la D-Bracket che aggiunge due ulteriori porte USB2.0 e quattro led diagnostici capaci, poiché i possibili stati sono due (on/off), di ben sedici combinazioni con cui la scheda può, in caso di errore in fase di boot, specificare il motivo del guasto: basterà semplicemente confrontare la combinazione di led accesi con quelle descritte sul manuale.


Con un’altra staffa è possibile sfruttare le capacità del controller Firewire dell’MCP-T aggiungendo due porte in standard IEEE1394a al sistema e con l’ultima, la S-Bracket, arricchire la sezione audio; qui sono presenti i connettori SPDIF (Sony/Philips Digital Interface) sia in fibra che coassiale, più altre due uscite audio RCA per satelliti posteriori e centrale/subwoofer. Concludiamo la serie di accessori con un piccolo adesivo rigido, da applicare sulla parte frontale del case, che riporta il logo della sezione “K7 Mainboard" della MSI. L’intera dotazione viene poi completata da due manuali: uno guida l’utente alla creazione di un array RAID, l’altro si dedica completamente alla scheda madre elencandone le caratteristiche e guidando all’installazione dell’hardware e di tutto il software allegato, spiegando ogni opzione del BIOS e l’utilizzo delle uscite audio e TV. I due manuali sono molto completi, ordinati, ricchi di immagini e gradevoli da un punto di vista grafico, anche se la sola lingua utilizzata è l’inglese.


Molto interessante la dotazione software che accompagna la K7N2G-ILSR. Con il Live Update2 è possibile aggiornare BIOS e Driver (scheda madre + VGA) e tutte e utility di supporto; basterà lanciare l’applicativo Live Monitor che, attraverso connessione ad Internet, rivela l’eventuale presenza di aggiornamenti.


L’utility di monitoraggio del sistema è il PCAlert 4 da cui è possibile lanciare il CoolerXP, una utility che decrementa la temperatura del processore o almeno…dovrebbe farlo, in quanto nonostante tutto il tempo per cui abbiamo lasciato il computer in condizioni di idle, la temperatura è rimasta costante.




La scheda presenta un PCB dal colore rosso intenso ricco di connettori. Nella parte alta a destra troviamo il connettore di alimentazione ATX ravvicinato, anche in questo caso, da un altro da 12V per alimentazione supplementare. Oltre ai numerosi condensatori, cattura lo sguardo i due dissipatori passivi in alluminio dalla ricca alettatura applicati sui mosfet. Continuando, il dissipatore attivo montato sul Northbridge sicuramente desta l’attenzione: in alluminio, dotato di cospicua alettatura, è sormontato da una ventolina dalle pale semi-trasparenti e ruota a circa 4300rpm assicurando una notevole dispersione del calore prodotto. Ancora una volta, troviamo la conferma che il calore prodotto dal chipset di nVidia, ed in particolar modo dalla versione IGP dello stesso, necessita di una buona dissipazione supplementare.


Più in basso troviamo gli alloggiamenti per i moduli di Ram contraddistinti da due colori differenti per indicare i socket in cui è necessario installare i moduli gemelli per ottenere il beneficio prestazionale dei due controller di Ram a 64bit dell’nForce2. Immediatamente più in basso il connettore floppy. Verso sinistra troviamo ben tre attacchi per periferiche IDE, due controllati dall’MCP-T e il terzo, quello più a sinistra, dal chip Promise PDC20376 che permette la connessione di altri due HD con protocollo di trasferimento dati Serial-ATA. A nostro parere un colore diverso al terzo connettore IDE avrebbe facilitato l’immediata comprensione. Accanto a questi troviamo le prese per la D-Bracket (USB + quattro led diagnostici) e il connettore Bluetooth. In caso di suo utilizzo si “perde" una delle due porte USB presenti sulla staffa (quella coperta dall’adesivo blu) in quanto il connettore BlueTooth funziona condividendo l’interfaccia USB. Continuando troviamo cinque slot PCI, uno ACR (Advanced Communication Riser) e lo slot AGP con classico sistema di ritenzione della scheda grafica. Infine, più in alto, il chip del BIOS, il connettore per la S-Bracket, l’entrata audio digitale proveniente da lettore CD, il chip Realtek ALC650 e il connettore IrDA. Nel mezzo della scheda, nella parte alta, concludiamo la panoramica con i connettori per le due porte Firewire, il chip Winbond per monitorare il sistema, e la presa per le uscite TV posto immediatamente accanto alla presa di alimentazione della ventola del Northbridge. La scheda denota un buonissimo grado di ingegnerizzazione, in particolare è apprezzabile il distanziamento dei socket Ram dallo slot AGP (per evitare la rimozione della scheda grafica ogni volta che si cambiano moduli di Ram) e l’ottimo dissipatore attivo sul Northbridge. Meno positive sono state le scelte che hanno condotto i due socket di memoria gestiti da uno dei due controller a 64bit (quelli viola per intenderci) ad essere troppo vicini tra di loro; questo potrebbe generare problemi per chi utilizza dissipatori passivi sulle Ram per facilitare il trasferimento di calore dai chip all’aria che circola nel case. L’elemento che sicuramente ha destato il nostro stupore è la totale assenza di connettori a tre pin per l’alimentazione delle ventole presenti nel case che assicurano il ricircolo dell’aria. Questo neo non può far che incrinare l’ottimo giudizio sulla progettazione di questa pur ottima scheda madre.

Con lÂ’installazione dei driver principali nForce2, si implementano nuovi pannelli per il controllo del core grafico integrato:























































Scritto da nico64 | il 2003-02-17 00:00:00 |

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