Biostar M7NCG, MSI K7N2G-ILSR e Abit NF7-S

Pag. 3 - Biostar M7NCG



Caratteristiche e BIOS:



La Biostar M7NCG è l’ultimo prodotto realizzato dalla casa taiwanese, il secondo che si affida all’nForce2 di nVidia. Biostar ha puntato decisamente sull’economicità e, senza tralasciare le prestazioni e le funzionalità, ha presentato due schede madri, in formato micro-ATX, con NorthBridge SPP (M7NCD) e IGP (M7NCG).
Per molti potrebbe apparire contraddittorio l’utilizzo di un chipset così innovativo, performante e di un certo costo su una scheda madre che punta al basso prezzo. In realtà, questa scheda permette a molti utenti di saggiare le doti velocistiche alla base dell’ nForce2 e, rinunciando a qualche feature, di assicurarsi il chipset più veloce per CPU AMD del momento con grafica integrata. E’ interessante notare come il NorthBridge IGP non nasce come una limitazione delle potenzialità del chipset (come generalmente lo è la grafica integrata) ma un’evoluzione. In linea di principio, l’IGP è una estensione dell’SPP in quanto nVidia ha pensato bene di arricchire quest’ultimo con un core grafico senza riprogettare ex-novo un chip che rinunciasse a qualcosa in termini velocistici per fornire una soluzione grafica integrata. Questa osservazione spiega non solo il motivo per cui la soluzione IGP è più costosa dell’SPP (in controtendenza con un mercato che cerca nella grafica integrata una soluzione più economica dell’acquisto di una scheda grafica dedicata) ma anche come sia stato difficile per Biostar contenere i costi e, di conseguenza, tenere ricca la dotazione.
Il BIOS installato è l’usuale Award della Phoenix e datato 31/12/2002. All’accesso della schermata principale la prima cosa che si nota è la completezza delle opzioni, inusuale per una scheda madre micro-ATX così economica. Sono presenti tutte le opzioni di settaggio avanzato del nuovo nForce2: System Performance (optimal, expert), Fsb (fino a 200 Mhz con incrementi di 1 Mhz), CPU Interface (optimal, agressive), frequenza e timing di memoria (dal 50 al 200% più veloce dell’Fsb), FrameBuffer (quantitativo di memoria condivisa da assegnare al core grafico integrato, da 8 a 128 Mb) e la frequenza della porta AGP (50 Mhz e da 66 a 100 Mhz a passi di 1 Mhz). La sezione PCHealth Status è gestita dal chip Winbond di cui è dotata la scheda. In tale sezione è possibile monitorare temperature, voltaggi e velocità di rotazione delle ventole e forzare lo spegnimento del sistema in caso di superamento di una soglia termica massima.
Una caratteristica molto interessante, di proprietà della Biostar, è il Flasher, cioè la possibilità di aggiornare il BIOS direttamente da… BIOS. A parte il gioco di parole, l’ultima opzione messa a disposizione nella schermata principale è “Upgrade Bios" che permette l’accesso ad una sezione da cui è possibile caricare il file memorizzato su floppy precedentemente inserito nel drive. Proprio questa è la modalità che ci ha permesso di aggiornare il BIOS alla versione datata 28/01/2003 che aggiunge alcune funzionalità tra cui la possibilità di mostrare il logo Biostar a tutto schermo durante le fase di Post e il controllo di apertura dello chassis tramite sensore apposito connesso alla porta case_open di cui la scheda è provvista. I più attenti avranno notato la mancanza di un’opzione importante per meglio gestire il proprio processore: l’impostazione del moltiplicatore, a cui si aggiunge l’impossibilità di modifica dei voltaggi. Un neo importante mitigato dal fatto che una scheda microATX non punta ad una flessibilità così alta e che comunque, BIOS parlando, appare completa e funzionale.

Dotazione e scheda:
Il prodotto giunge in una scatola di cartone dalle ridotte dimensioni a causa del formato della scheda. Dalla scatola non è possibile identificare con precisione il contenuto della confezione poiché non vi è alcun riferimento ad esso.


La dotazione è molto ridotta: un cavo floppy ed uno IDE, una staffa con due porte Firewire per sfruttare la compatibilità innata della versione T dell’MCP di nVidia e due CD, uno per i driver della casa di Santa Clara con all’interno il programma della Winbond per il monitoraggio dei parametri “nascosti" dell’hardware e un altro con un’intera suite della Norton: Antivirus2002, Ghost2002 e Personal Firewall2002.
Sul manuale si trova specificato lÂ’elenco delle opzioni addizionabili alla dotazione: una staffa con due porte USB2.0, una mascherina in alluminio per il pannello posteriore delle porte di I/O e un cavo per sfruttare lÂ’uscita audio SPDIF. In ultimo il manuale: molto semplice, di poche pagine e tradotto in due sole lingue (inglese e spagnolo) presenta evidenti lacune ed errori.
Sicuramente l’aver ridotto così drasticamente gli accessori ha influito positivamente sul prezzo finale, ma questa decisione potrebbe far storcere il naso anche agli utenti più parsimoniosi. La scheda giunge nell’ormai usuale contenitore di plastica antistatica.


Il PCB è di un gradevole rosso intenso e, a prima vista, sembra essere stato ben “riempito" dai diversi elementi elettronici. L’ordine nella fase di progettazione, è un requisito essenziale, soprattutto nelle schede micro-ATX che, per forza di cose, richiedono uno sforzo aggiuntivo nella scelta del lay-out. La scritta, in posizione centrale, mostra la revisione della scheda madre: 1.1, l’ultima proposta da Biostar. Osservando la parte alta a destra del lay-out, ci si potrebbe forse domandare dov’è sia finito l’ordine di cui parlavamo prima. In effetti la circuiteria di alimentazione è disposta (soprattutto osservando i condensatori) in posizione non molto felice e questo sicuramente pregiudica l’utilizzo di dissipatori dalle grosse dimensioni.


Il socket è disposto troppo a destra del lay-out; per chi possiede i dissipatori di CoolerMaster con aggancio facilitato, troverà una certa difficoltà nell’inserimento della scheda nel case: la leva del dissipatore su cui si fa pressione con le dita fuoriesce di molto dal profilo della scheda e tocca sensibilmente l’alimentatore. Il Northbridge IGP è sormontato da un dissipatore passivo (di altezza pari a 1 cm) su cui è applicata una piccola e silenziosa ventola. Il tipo di raffreddamento scelto, conferma il fatto che il calore prodotto dal chipset è oltre la media, soprattutto per la versione IGP. Spostandoci nella parte bassa del lay-out, si distinguono i tre socket per l’installazione di altrettanti moduli di Ram DDR da 184 pin. Per poter sfruttare il Dual Channel, si deve inserire un modulo nel socket più in basso, quello “isolato", e un altro in uno degli altri due restanti. Più in basso si trova il connettore ATX (posto felicemente lontano dal socket462), e quelli per floppy e IDE (2). Immediatamente accanto alla batteria troviamo il connettore per “monitorare" l’apertura del case (tramite apposito sensore) e quello di reset del Cmos, un connettore per la ventola del case, il Wake-on-LAN e il chip del BIOS.
Risalendo dalla parte sinistra, troviamo il connettore per le porte supplementari USB2.0 e il chip 8801B della Realtek per la gestione delle porte Firewire, le cui prese si trovano immediatamente più in là, al di sotto dello slot CNR. Se osserviamo lo slot AGP, ci accorgeremo del sistema di ritenzione della scheda grafica montato: è presente una slitta che, traslando in avanti parallelamente alla scheda, evita che questa possa fuoriuscire dallo slot. A nostro parere la soluzione è alquanto scomoda, ergonomicamente migliorabile. Immediatamente accanto allo slot AGP, troviamo il chip Realtek 8201BL che si occupa della gestione della porta LAN. Concludiamo l’analisi con la sezione “audio": connettore da lettore CD per audio digitale, chip Realtek ALC650 per codec AC’97 2.2 compatibile e presa per porta SPDIF.
Nella parte alta centrale della scheda madre, troviamo il poderoso chip Winbond W83627HF-AW per il monitoraggio del sistema e lÂ’header per la selezione dellÂ’FSB.
In generale, una scheda sufficientemente funzionale.
Poiché i tre chip della Realtek saranno consuetudine nei prodotti di questo articolo, presentiamo ora le specifiche di ciascuno di questi.

Realtek ALC650:


Realtek 8201BL:


Realtek 8801B:








































Scritto da nico64 | il 2003-02-17 00:00:00 |

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