Biostar M7NCG, MSI K7N2G-ILSR e Abit NF7-S

Pag. 2 - Caratteristiche nForce2

Caratteristiche:


Le potenzialità intrinseche nell’nForce2 sono diverse e tutte di un certo spessore. Il chipset supporta ufficialmente la memoria DDR400, l’ATA-133 e l’AGP8X.


Il Northbridge è disponibile in due versioni: SPP (System Platform Processor) e IGP (Integrated Graphics Processor) che differiscono solo per la presenza, nel secondo, di un core grafico integrato basato sull’architettura GeForce4 MX.


Northbridge e Southbridge sono connessi da un’architettura molto veloce che assicura una banda di trasferimento dati di ben 800Mb/sec, l’HyperTansport. Il Southbridge è anch’esso disponibile in due versioni: l’MCP-D (Media and Communication Processor) e l’MCP-T (Turbo) che aggiunge al primo il supporto del DualNet, la codifica Dolby Digital hardware e il supporto dello standard Firewire mediante controller apposito. Ambedue assicurano il supporto dello StreamThru, la tecnologia proprietaria di Nvidia per gestire grossi flussi di dati (audio, video, banda larga, ecc.) con approccio isocrono.


Il DualNet, della versione T dell’MCP, aggiunge un secondo controller LAN della 3Com a quello integrato di nVidia con la possibilità di fare, del proprio computer, un router locale ed incrementando di molto le possibilità di connessione di rete LAN.


Il primo punto di forza della seconda versione del chipset di casa nVidia, sta sicuramente nella gestione della banda della Ram e, quindi, del controller che si preoccupa dell’accesso alla memoria volatile del sistema. Il principio che sta alla base dell’approccio di interfaccia dell’nForce2 è l’uso di due controller indipendenti a 64bit. La loro indipendenza è, in realtà, una sorta di complementarietà: quando il primo controller legge o scrive in memoria, il secondo si prepara per il prossimo accesso, e viceversa. Questo accorgimento, come è facile intuire, dimezza la latenza, il tempo necessario per l’accesso al dato. La nuova architettura a 128bit (64+64) assicura, in linea di principio, il raddoppio della banda effettiva che raggiunge, in caso di utilizzo con memorie DDR400, il vertiginoso valore di 6,4Gb/sec.


Tale tecnologia viene battezzata da nVidia come DualDDR, in riferimento alla duplicazione di banda disponibile.


Se infatti il massimo flusso di dati che può arrivare ad un processore che funziona con bus a 333Mhz è 2,7Gb/sec, è facile intuire la comodità nel disporre di una banda così ampia soprattutto nell’uso di schede madri con grafica integrata. Già nella recensione della Axion A3-275, abbiamo avuto modo di notare come la banda di memoria grafica disponibile fosse alquanto insufficiente. Nelle soluzioni con memoria condivisa (dove il processore grafico è indotto ad utilizzare parte della memoria di sistema) non si dispone della banda che invece accompagna le moderne schede grafiche e questo risulta in un notevole rallentamento delle operazioni grafiche effettuabili. La soluzione di nVidia sembra, perciò, essere nata soprattutto per la versione IGP che troverà così giovamento dalla nuova tecnologia del DualDDR.
In realtà, volendo entrare nello specifico, alla base dei due controller vi sono anche nuovi algoritmi di pre-fetching e pre-processing, più aggressivi, messi a disposizione del DASP (Dynamic Adaptive Speculative Pre-Processor), quel componente elettronico integrato nel Northbridge che consente di “intuire" quale sia il prossimo dato necessario al processore e, quindi, permette un più veloce accesso alle celle di memoria.


L’architettura dell’nForce2 è spiccatamente ottimizzata per il lavoro sincrono tra CPU e Ram. Questo significa che si ottiene il miglior funzionamneto quando la Ram viaggia alla stessa frequenza del bus del processore, cioè dell’FSB. Il motivo sta nella risincronizzazione che subisce una richiesta (o risposta) nel viaggiare da processore a memoria e viceversa. La risincronizzazione viene effettuata dal chipset che impiega tempo macchina che non sarebbe richiesto se sorgente e destinazione lavorassero alle stesse frequanze. Facciamo notare che il quantitativo di memoria indirizzabile è pari a 3Gb.


Un ulteriore punto di forza di questo chipset, è sicuramente la sezione audio integrata. Il nuovo MCP nasce da una accurata progettazione che ha portato nVidia ad inserire una APU all’interno del Southbridge. L’APU (Audio Processing Unit) è un processore nato per l’esecuzione di istruzioni “dedicate" in modo da liberare l’unità di calcolo centrale (CPU) dagli ulteriori calcoli legati al suono. L’APU consiste in cinque DSP (Digital Signal Processor) di cui due programmabili, che supportano ben 256 voci (o flussi audio) in 2D e ben 64 in audio 3D con supporto diretto della configurazione 5.1 del sistema di casse.


In questo modo si conferma la volontà della casa di Santa Clara di fornire una piattaforma audio dalle notevoli potenzialità che, nella versione MCP-T, aggiunge la codifica Dolby Digital in hardware. Questo consente di scrollare dal processore tutti i calcoli relativi alla decodifica di questo algoritmo, per esempio, durante la visione di un DVD.


Il surplus tecnologico presente nellÂ’MCP-T viene denominato SoundStorm.


Vogliamo aprire una parentesi sui driver disponibili per il controllo della sezione audio: oltre alla semplicità dei comandi, molto positiva è la flessibilità e l’efficacia del pannello di controllo:












Abbiamo altresì testato il chipset con il RightMark per valutare la qualità del segnale in diverse situazioni operative. Il paragone è realizzato con la curva dei risultati ideali e quella ottenuta dal chipset KT400 di VIA. Naturalmente i due chipset sono stati valutati a parità di DAC/ADC (Digital to Analogic Converter e viceversa) costituito dal chip ALC650 della Realtek:

Risposta in frequenza:


Dal grafico si nota una certa “mancanza" del chipset di nVidia alle frequenze a ridosso dei limiti inferiori e superiori dell’intervallo considerato.

Livello di rumore:


Range dinamico:


Distorsione armonica totale:


In questi test lÂ’nForce2 denota un comportamento leggermente migliore della soluzione implementata nel KT400 nelle basse frequenze.

Globale:











































































Scritto da nico64 | il 2003-02-17 00:00:00 |

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