Sapphire Radeon X800XL 256Mb
Pag. 1 - Introduzione
Ati Technologies ha dimostrato di essere, da qualche anno, vera e propria pioniera nello sviluppo di un prodotto valido dal punto di vista grafico per il settore desktop e non solo. Partendo dal Radeon 8500 (R250) si sono susseguiti prodotti che non hanno fatto altro che innalzare la qualità a video, la potenza elaborativa e, soprattutto, l’efficienza di lavoro. L’unione di questi elementi ha permesso alla casa canadese di essere al primo posto della classifica delle schede video più vendute per diverso tempo (si pensi a quello corrispondente al lancio del GeForceFX da parte di nVidia Corporation) e di gareggiare testa a testa nell’ultima generazione (dove nVidia è risalita avendo a disposizione il GeForce6xxx).
R480 ha portato Ati a presentare al pubblico di tutto il mondo una GPU dallo straordinario concentrato di potenza che consta di ben 160 milioni di transistor messi insieme attraverso un processo costruttivo (quello a 0,13micron) che risulta costoso in quanto ottimizzato con tecnologia Low-K (per i dettagli vi invitiamo a leggere il nostro precedente articolo su R480).
Come nVidia, anche Ati produce i propri chip nelle fabbriche di TSMC, un polo di sviluppo e fabbricazione a Taiwan che solo nel recente periodo è riuscita a passare in maniera stabile alla produzione a 0,11micron. In questo modo si possono costruire chip più compatti nelle dimensioni (risultano da una superficie di wafer inferiore), che richiedono meno energia per essere stabilizzati a piena potenza e che, nel prossimo futuro, potranno anche contare su margini di overclock maggiori.
Tutto questo ha invogliato entrambe le case a produrre un chip che potesse, quindi, unire alla potenza video un forte risparmio sui costi, in modo tale che non solo la stessa azienda avrebbe potuto giovare di questo, ma anche, e soprattutto, il cliente finale.
Per la casa canadese il progetto è sfociato nel rilascio di R430, meglio noto col nome di Radeon X800XL che da pochissime settimane Ati ha rilanciato nella versione a 512Mb di memoria integrata.
Questa mossa ci può far comprendere un duplice aspetto: il primo è legato agli enormi favori incontrati sin da subito da questo chip per quanto riguarda il rapporto prezzo/prestazioni (con più memoria il chip risulta meno soggetto a decadimenti prestazionali alle alte risoluzioni con i filtri attivi) e il secondo è quello di dare al chip un maggiore orizzonte di vita, talmente lungo da supportare senza alcun problema la prossima generazione di video-games che richiederanno texture dalla maggiore dimensione e precisione (anche considerando che aumenta la tendenza dell’utente ad applicare filtri come l’AntiAliasing).
La stessa mossa non può essere tanto agevolemente fatta per R480: aggiornare oggi un chip potente e costoso risulta in un prezzo finale a dir poco proibitivo.
Per quanto impegnative siano le applicazioni odierne, risulta più che sufficiente avere a disposizione 256Mb di memoria (anche se inizia a fare la sua comparsa sulle GPU di punta di entrambe le case quando pensate per lavorare ad altissime risoluzioni).
Ricordiamo che da questa innovazione tecnica è nato anche il Radeon X800, un prodotto che permette ad Ati, assieme al Radeon X800XL, di andare a coprire fasce di mercato non ancora occupate da prodotti interessanti o quanto meno convenienti.
Quest’oggi ci occuperemo dell’analisi della versione di Radeon X800XL proposta da Sapphire con 256Mb di memoria e venduta, in linea con altri pari modelli di altre case, ad un prezzo tanto interessante da renderlo uno dei prodotti maggiormente appetibili per coloro che ricercano prestazioni senza spendere un patrimonio.