Thermaltake Beetle
Pag. 5 - Test (1)
I test sono stati effettuati montando il dissipatore su una scheda madre Gigabyte K8NS e processore AMD 3200+, all'interno del case Thermaltake Xaser III V2000A, rigorosamente chiuso, e areato da quattro ventole, due anteriori e due posteriori. Per la condizione di Idle si è provveduto semplicemente ad avviare il sistema senza fare nulla per almeno 30 minuti aspettando comunque che la temperatura del processore non sia risultata stabile.
Le temperature sotto carico sono state rilevate lanciando l'utility Toast fino ad aver ottenuto temperature stabili e comunque per un tempo non inferiore ai 20 minuti. Il software di rilevazione utilizzato è Motherboard Monitor 5.
Il Beetle è stato testato con la ventola regolata al minimo della sua velocità , 1600g/m, ed a quella massima consentita, 4300g/m. Le temperature ottenute sono state confrontate con quelle rilevate utilizzato il dissipatore che AMD fornisce nelle confezioni Box insieme al processore
Già da questo primo test possiamo iniziare a capire le potenzialità del nuovo nato in casa Thermaltake. Il Beetle fa segnare 3/4° C in meno del rivale, naturalmente grazie alla maggiore superficie dissipante e alle sue Heat Pipe.
Nel test sotto carico il dissipatore Box perde ulteriore terreno. Notiamo infatti che, pur attestandosi su un valore di indubbia sicurezza, non garantisce la dissipazione termica offerta dal rivale. I 7°C in meno del Beetle a 1600g/m la dicono lunga anche in virtù del minimo rumore emesso. Con la ventola al massimo dei giri la differenza si attesta addirittura a -15°C, anche se dobbiamo dire che il grado di rumorosità raggiunge il limite della sopportazione.
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