Gigabyte 7VAXP-A Ultra

Pag. 4 - Dotazione e scheda

In una scatola molto elegante, troviamo molti accessori che accompagnano la scheda vera e propria.


Diversi cavi IDE (3) e uno floppy, due cavi SATA, una staffa con una porta Firewire (in due versioni), un’altra con due porte USB2.0, una mascherina metallica per la parte posteriore del case e un’ultima staffa per la sezione audio (due prese RCA per subwoofer e altoparlanti posteriori, più altre due uscite in standard RCA e SPDIF).


La dotazione è conclusa da un adesivo rigido con il logo della casa e da un CD con driver e software di vario genere. Grazie all’applicazione Xpress Install è possibile installare tutti i driver indispensabili con un semplice click del mouse. Nel supporto sono anche forniti il Norton Internet Security 2003 e le diverse utilità della Gigabyte.
Con il “ Gigabyte Utilità Manager" è possibile richiamare tutte le altre utilità direttamente da tray-icon.


Con il Face Wizard è possibile salvare il BIOS su disco ed inserire una immagine da far apparire durante il boot.


Con l’utility @BIOS si procede all’aggiornamento del sistema direttamente da Windows (senza possibilità di incorrere in errori concernenti la selezione del file errato per la propria scheda madre), o salvare il BIOS corrente su disco.


Infine con l’EasyTune4 è possibile monitorare voltaggi, regimi di rotazione, frequenze, ma soprattutto tentare la strada dell’overclock direttamente da Windows. Infatti l’unico modo per superare il muro dei 165Mhz per una CPU con FSB da 266Mhz è usare questa utility che consente di raggiungere una frequenza di bus di 235Mhz (naturalmente AGP e PCI, non essendo bloccati, raggiungono rispettivamente quota 117 e 58Mhz). Sono previste due modalità di utilizzo: con l’Easy Mode" il sistema cerca autonomamente le massime frequenze consentite, con l’ “Advanced Mode" si può impostare manualmente le stesse.


La scheda viene venduta avvolta nella consueta confezione antistatica. Ad un primo colpo d’occhio, viene risaltata la luminosità dei colori scelti per i diversi componenti. Il PCB (da quattro strati con angoli arrotondati) è di un piacevole blu elettrico e riporta il numero di revisione (1.0).






Nella parte alta a destra si distingue immediatamente un set di jumper per la selezione del moltiplicatore del processore (da 5 a 18 più modalità Auto). Il Northbridge è sormontato da un dissipatore passivo di cospicua alettatura su cui è montata una ventola che facilita lo smaltimento del calore dissipato. Subito a lato troviamo il socketA ai cui lembi, a destra e sinistra, troviamo applicati degli adesivi per prevenire urti accidentali da parte di cacciaviti durante il montaggio dei dissipatori che non possono usare i quattro fori attorno al socket data la loro assenza.


Più in basso si distinguono i tre alloggiamenti per gli altrettanti moduli di Ram. A nostro parere questi socket sono troppo ravvicinati e non consentono un buon ricircolo dell’aria nei pressi dei chip che, di conseguenza, non possono essere dotati di dissipatori passivi di una certa dimensione. Al contrario in ottima posizione troviamo i connettori ATX e IDE. Non è previsto il connettore per l’alimentazione supplementare a quattro pin e positiva è stata la scelta dei colori per le prese IDE. Le due superiori sono gestite dal chipset, quelle inferiori dal chip Promise (disposto immediatamente a sinistra) per la creazione di un sistema RAID. Continuando nella parte bassa, troviamo il chip SiliconImage per il controllo delle due porte SATA e, nella zona più a sinistra, l’F-Panel. Questo rappresenta un’evoluzione del consueto pannellino con i connettori di speaker, reset led, power, ecc. perché, avendo la base sottostante ogni contatto colorata, consente una più veloce e sicura installazione degli stessi.


Più in alto si distinguono due connettori in giallo e tre grigi necessari, rispettivamente, per l’utilizzo delle staffe con porte USB2.0 e IEEE1394a (controllate dal chip VIA VT6306). Nelle vicinanze del Southbridge, troviamo i due chip gemelli del BIOS e il connettore CI necessario per l’esplicazione della funzione “case open". Più in alto troviamo l’ultimo jumper di cui è provvista la scheda (per la selezione del clock dell’FSB: 100 o Auto), i 5 slot PCI, i connettori WOL e SPDIF In e Out. Tra alcuni slot PCI, trovano posto i connettori IrDA e SCR per l’installazione di un lettore di SmartCard. Il connettore AGP è provvisto di un ottimo sistema di ritenzione della scheda video: basta tirarlo verso sinistra ed estrarre la scheda che, anche se molto estesa in lunghezza, è sufficientemente lontana dai moduli di memoria che possono essere estratti anche senza intervenire sull’hardware grafico.
Concludiamo la rassegna della parte “alta" partendo da sinistra: chip Realtek RTL8100BL e ALC650 per la gestione, rispettivamente, di porta LAN e audio a 6 canali; connettori per gli ingressi digitali di audio da CD e AUX, SUR_CEN e chip ITE per il monitoraggio dei parametri del sistema. Inoltre è presente un LED, nei pressi del connettore ATX, che ricorda di separare completamente la scheda dalla rete elettrica prima dell’installazione/disinstallazione di ulteriori moduli di memoria. Un ultima osservazione sulla sezione relativa all’alimentazione della scheda. Posta nei pressi del Northbridge, questa risulta non particolarmente ricca di componenti e condensatori: questo conferma la scarsa propensione all’overclock del prodotto già messa in luce dalle opzioni relative presenti nel BIOS.


































Scritto da Staff | il 2003-04-30 00:00:00 |

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