Ati Radeon 9600XT e Power Color Radeon 9600XT Bravo

Pag. 1 - Introduzione

Il lancio della celeberrima VPU R360, meglio nota come Radeon 9800XT, è coinciso con la presentazione del Radeon 9600XT, un chip che Ati ha voluto destinare al mercato mainstream, settore abitato da coloro che non rinunciano a buone prestazioni con un occhio di riguardo al portafogli. Come da tradizione Ati, e del resto come altre case fanno, il chip di fascia media nasce da una semplificazione di quello di fascia alta, operazione che permette una notevole riduzione di costi aggiuntivi: è meglio semplificare un chip piuttosto che progettarne uno totalmente nuovo. Inoltre vi è da considerare che è stato molto più facile per Ati preparare RV360, questo il nome del chip alla bese del Radeon 9600XT, piuttosto che R360 visto che il processo produttivo a 0.15 micron è stato, in questo caso, portato al limite per quanto concerne il calore prodotto e la relativa stabilità operativa.
RV360, come R360, nasce da un leggero re-styling di RV350, o Radeon 9600Pro, il chip che ha consentito ad Ati la conquista del mercato mainstream in quanto lanciato nel momento in cui nVidia presentava NV31 o GeForceFX 5600Ultra che, basato sull’ architettura di NV30 e sul vecchio motore di shader, aveva dei risvolti negativi quando una scena video era caratterizzata da questi effetti, sempre più importanti per la grafica 3D odierna.
Il processo produttivo a 0.13 micron permette a RV360 di scaldare pochissimo in quanto abbatte i consumi e, lato molto gradito a molti utenti, di migliorare il margine di overclock.
In attesa di poter vedere allÂ’opera su queste pagine la nuova offerta di nVidia per tale settore, vi offriamo lÂ’analisi della reference board preparata da Ati per questo chip (ripresa da molti produttori) e del prodotto di punta che PowerColor ha pensato di basare su tale chip.
Il sample in nostro possesso è la versione “Bravo" della scheda con Radeon 9600XT che, montando dei moduli di memoria con temporizzazioni più aggressive, mette a disposizione del chip una banda maggiore, a tutto vantaggio delle prestazioni. Questo articolo, inoltre, ci permetterà di valutare le migliorie velocistiche apportate da Ati nell’ultima versione della suite di driver Catalyst.







Scritto da nico64 | il 2004-03-05 00:00:00 |

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