ThermalTake AquariusIII

Pag. 4 - Prestazioni

L’AquariusIII è stato montato su una Abit NF7-S con Athlon XP 2400+ e si è utilizzata l’utility Aida32 per rilevare le temperature di CPU e case in condizioni operative opposte. Le temperature sono state registrate in condizioni di idle (avviato WindowsXP Professional si è solo tenuto acceso il computer per 30 min) e poi in condizioni di carico (si è avviata l’utility Toast per altri 30 min).
Il prodotto è stato paragonato al Volcano12 Extreme Edition della casa, uno dei migliori dissipatori ad aria del mercato.
I risultati sono stati i seguenti (le temperature sono espresse in °C, la temperatura ambiente registrata è di 20°C):

Come sempre il confronto con una soluzione di raffreddamento a liquido fa notare un chiaro divario nella temperatura del case: dovendo scaricare l’aria calda lontano dal processore, il sensore posto sulla scheda madre rileva una temperatura inferiore. Inoltre vogliamo farvi notare, a tal proposito, che AquariusIII si comporta anche meglio del suo predecessore sotto queste ipotesi: avendo lo scarico dell’aria calda all’esterno del case, si fa in modo da isolare la principale fonte di calore di un moderno chassis. Nella valutazione delle temperature registrate si deve tenere in considerazione anche il fatto che ambedue i sistemi di raffreddamento utilizzano la stessa ventola. La nuova versione della SmartFan è decisamente migliore della SmartFanII montata su AquariusII: crea meno turbolenze, una migliore portata a parità di regime, ed una portata d’aria decisamente superiore. Grazie ai due termometri forniti dal sistema AquariusIII, abbiamo potuto anche monitorare la temperatura dell’acqua e del water-block: interessante notare che grazie all’elevatissima portata d’aria generata dalla ventola a 5500rpm, l’acqua riesce a stare alle stesse temperature dell’aria del case, segno di un ottimo raffreddamento. E proprio a parità di rumorosità che un sistema di raffreddamento a liquido segna importanti vantaggi. Al minimo regime (2000rpm) le temperature sono inferiori di circa 10°C, mentre al massimo regime (5500rpm) il vantaggio scende a 5°C.
Come sempre abbiamo provato, poi, a “spremere" l’Athlon XP di qualche decina di Mhz in più. A tal proposito abbiamo portato il processore, che lavora ad una frequenza di 2000 Mhz, a poco più di 2240 Mhz (2800+, portando il moltiplicatore da 15 a 13,5, l’FSB da 133 a 166Mhz e con un leggero overvolt di 0.1V rispetto al valore di default di 1,65V) dimostrando di poter sopportare benchmark di stress per la CPU come Toast.
In particolare a tale frequenza le temperature (in °C) sono state le seguenti:

I vantaggi fatti registrare in precedenza si fanno ancora più sensibili: -13°C sotto carico a basso regime, leggermente inferiori quelli registrati alla massima velocità della ventola. Interessante notare come nonostante un overclock così sensibile, la temperatura dell’acqua sia aumentata di un solo grado; segno di un’ottima dissipazione del radiatore.








Scritto da nico64 | il 2003-12-12 00:00:00 |

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