DFI NFII Ultra Infinity
Pag. 2 - Dotazione e scheda (1)

E’ già la confezione, tra l’altro molto elegante, che fa intuire il chiaro riferimento al famoso film, nelle nostre sale in
questi giorni. Infatti l’innovazione su cui DFI ha puntato molte azioni di marketing è il CMOS Reloaded, che vedremo in
dettaglio più in avanti.
Come da tradizione di DFI e dopo aver potuto analizzare le proposte della casa per la serie LanParty, la dotazione ha
confermato la cura che da molto tempo mostra l’azienda nei confronti di un aspetto che sempre più diviene valore aggiunto per
una scheda madre.
Nella confezione troviamo una staffa PCI per una porta Firewire, un cavo IDE e uno floppy, 2 per il SATA, la mascherina in
alluminio per le porte posteriori, il CD con i driver e le utility e i manuali in formato elettronico.

Inoltre riscontriamo un cavo a “V" per l’alimentazione di 2 periferiche SATA che termina all’altra estremità con un connettore MOLEX.

Infine il floppy con i driver per il controller della SiliconImage integrato su scheda, un adesivo da applicare al lato del case con il lay-out della scheda ed infine il manuale utente: in 5 lingue (non l’italiano) specifica quali sono le caratteristiche della scheda e il funzionamento del solo pannello CMOS Reloaded del Bios, senza soffermarsi sulle altre funzionalità ; quasi un passo indietro per DFI sempre attenta a questo aspetto.

La funzionalità CMOS Reloaded è davvero innovativa come la casa acclama. In parole povere questa caratteristica permette di memorizzare un certo numero di profili Bios in un’area di memoria proprietaria, per richiamarli quando si vuole. Secondo la casa questa funzionalità è di utilità tanto al neofita quanto all’overclocker estremo. Infatti la prima cosa da fare è quella di salvare (tramite il comando backup) la configurazione attuale (che si suppone stabile e funzionante) con il comando Backup presente nel pannello CMOS Reloaded del Bios. Poi ci si può lanciare alla modifica dei parametri sapendo che, in qualunque momento, è possibile ripristinare la vecchia configurazione Bios tramite il comando Load presente nello stesso pannello. Se infatti dopo aver salvato dei parametri sbagliati per il proprio Bios si è costretti a fare il ClearCMOS per poter effettuare il boot, si dovrebbe riconfigurare tutti i parametri. Tramite il CMOS Reloaded, invece, bastano pochissimi secondi per ripristinare una configurazione che si è certi sia ottimale. Grazie all’utilizzo delle hot-keys, è possibile passare da una configurazione all’altra in maniera molto rapida durante il boot. Secondo l’azienda, questa funzione potrebbe essere utile a coloro che usano i proprio computer tanto per ufficio quanto per l’extreme gaming: quando è necessaria una configurazione conservativa che tenga il sistema in “riposo" è possibile scegliere un profilo, nel secondo caso in cui, molto spesso, è necessario un overclock spinto per le massime prestazioni, si protenderebbe per una seconda configurazione memorizzata.

La scheda, di revisione A, presenta un PCB di colore rosso. Nella parte alta, a destra, troviamo tutta la componentistica dedita allÂ’alimentazione del sistema e alla stabilizzazione del segnale elettrico con un jumper per la selezione del bus.