Gigabyte 7NNXP

Pag. 4 - Scheda:

La scheda madre presenta un PCB di notevole impatto estetico grazie allÂ’utilizzo di diversi colori per i vari componenti.

Il PCB è di colore blu elettrico e di revisione 1.0. Per meglio descriverla, abbiamo diviso la scheda in due metà. Nella prima, partendo dalla parte sinistra, distinguiamo i 2 connettori IDE, quello floppy e ATX per l’alimentazione che, così disposti, non vanno ad ostacolarsi all’interno del case.

Subito dopo i ben 4 slot per l’installazione dei moduli di Ram colorati in due colori per l’attivazione del doppio canale di memoria. Gigabyte è l’unico produttore che fin’ora ha presentato una piattaforma nForce2 con questa caratteristica. Pur rimanendo di 3Gb il limite massimo del quantitativo di memoria supportata, la 7NNXP permette la combinazione di moduli a singola e doppia faccia. Infatti, in caso si posseggano 4 moduli di memoria, i primi 2 slot potranno essere abitati da moduli di entrambe le famiglie, mentre gli slot 3 e 4 solo da quelli a singola faccia. Le tabelle seguenti mostrano tutte le possibili combinazioni, a doppio e singolo canale:

Più in là troviamo il socket462 per l’alloggiamento del processore che, a differenza di quanto fatto vedere dagli altri produttori, non presenta i quattro agganci per il montaggio dei sistemi di raffreddamento che ne fanno uso ed è ruotato di 90°. Ricordiamo che questa disposizione può creare qualche problema in fase di installazione di un dissipatore della CoolerMaster con leva ad aggancio facilitato. Lo strumento va a sovrapporsi al primo modulo di memoria e ostacola tanto l’installazione del dissipatore che quella della Ram. Al di sotto dei 6 agganci dei dissipatori, troviamo due adesivi in plastica rigida che proteggono il PCB da eventuali urti del cacciavite durante l’installazione dei dissipatori.
Il Northbridge è sormontato da un dissipatore passivo (di discreta alettatura alta circa 1 cm) agevolato nella dispersione del calore da una ventola 4x4. Accanto troviamo l’unico jumper della scheda: serve per la selezione del bus: 100Mhz o Auto per le restanti modalità. Tra il socket462 e le porte esterne troviamo tutta la componentistica elettronica dedita all’alimentazione (a 3 fasi) e lo slot per l’inserimento del DPS, il dispositivo di alimentazione supplementare (immediatamente al di sotto del connettore a 12V da 4pin).
Dall’immagine seguente si nota che l’installazione del DPS, data la presenza di un dissipatore attivo simile a quello del Northbridge che raffredda i mosfet di cui è dotato, pregiudica l’installazione di dissipatori di grosse dimensioni.

La seconda metà del PCB nasconde tutti i restanti connettori di espansione e i chip integrati. Nella parte alta si distinguono i connettori per le porte supplementari fornite tramite staffe PCI; partendo da sinistra: l’F-Panel per HD, speaker, accensione, reset e LED vari; USB2.0 (in giallo), Firewire, Smart Card, IrDA e InfoLink ed infine la porta Game.

Concentrandoci sugli altri chip e connettori, nella parte sinistra troviamo il Southbridge MCP-T di nVidia (con accanto il connettore a 2 pin per la rilevazione dell’apertura del case), il chip SiliconImage con 2 porte SATA (con eventuale RAID 0 e 1) e quello GigaRAID IT8212F della ITE che, sfruttando i 2 connettori IDE (in verde), consente la creazione di un array RAID in modalità 0, 1 e 0+1.
Questo chip, come appare dalla sua mappa, ha un processore integrato con relativo firmware che alleggerisce il driver software dalla gestione del RAID.

Nella parte centrale trovano posto i chip gemelli del BIOS per l’abilitazione della tecnologia DualBIOS, e il chip RTL8801 della Realtek per la gestione delle porte Firewire. Oltre ai 5 slot PCI, tra i quali è presente i connettori WOL, S/PDIF e SUR_CEN, troviamo un’opzione molto interessante che Gigabyte ha preparato per questa scheda madre: la versione Pro dell’AGP. Questa, molto utilizzata in ambito workstation con schede grafiche professionali che richiedono maggiore energia, viene resa disponibile dalla rimozione della leva bianca (sulla parte destra). Tra slot AGP e Northbridge è presente un LED la cui accensione, con boot non effettuato, avvisa l’utente che è stata installata una scheda video con AGP2X e, quindi, non compatibile con il 4X/8X supportato. Concludiamo con l’analisi dell’ultima parte del PCB partendo dall’alto. Il chip IT8712F della ITE è dedicato al monitoraggio hardware, alla regolazione del regime di rotazione della ventola del processore ( funzione SmartGuardian) e alla gestione della porta SmartCard. Poi i chip della Realtek: ALC650 e, più in basso, RTL8201BL per il codec audio AC’97 a 6 canali e per la gestione di una delle due porte LAN (quella 10/100). Infine l’ultimo chip, molto importante, è il Kenai32 RC82540EM della Intel per la gestione della porta LAN ad alta velocità (Gigabit Ethernet). Infine i connettori CD-IN e AUX-IN.
Una scheda ben progettata dato l’elevato numero di componenti presenti che comunque ha alcuni difetti marginali coma la vicinanza dello slot AGP al primo PCI: con il calore prodotto dalle moderne schede video e con l’incremento del volume occupato dagli odierni sistemi di raffreddamento della GPU, in questo caso si è sempre più indotti a lasciar libero il primo slot PCI per una corretta dispersione dell’aria calda.





Scritto da nico64 | il 2003-09-16 00:00:00 |

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