ThermalTake AquariusII e X-Blower

Pag. 3 - Prestazioni

L’AquariusII è stato montato su una Abit NF7-S con Athlon XP 2400+ e si è utilizzata l’utility CPUCool per rilevare le temperature di CPU e case in condizioni operative opposte. Le temperature sono state registrate in condizioni di idle (avviato WindowsXP Professional si è solo tenuto acceso il computer per 30 min) e poi in condizioni di carico (si è avviata l’utility Toast per altri 30 min).
Abbiamo deciso di confrontare i valori termici misurati con due prodotti per il raffreddamento convenzionale ad aria. Il primo è il CoolerMaster HHC-001, dissipatore interamente in rame che, grazie alla ventola 6x6 da 6800rpm, ben si presta per soluzioni di overclock di una certa consistenza. Il secondo attore è l’HSC-V62, sempre della CoolerMaster, dissipatore anch’esso in rame di dimensioni più contenute, la cui caratteristica saliente sta nella ventola attiva che modifica il regime di rotazione a seconda della temperatura del core. I risultati sono stati i seguenti (le temperature sono espresse in °C, le barre in colore celeste sono relative alla temperatura all’interno del case, la temperatura ambiente registrata è di 27°C):

I grafici parlano da soli. Solo l’HHC-001 riesce a stare al passo con l’AquariusII che, ricordiamo, produce un livello di rumore di soli 29 dB(A), ben inferiore allo scomodo 45 dB(A) del prodotto di CoolerMaster, che pure viene agevolato dai due heat-pipe di cui è fornito. Mentre si nota una certa uniformità nella rilevazione della temperatura del case dovuta alle vicinanze del rilevatore di temperatura della scheda madre di Abit al socket, ben diverso è il discorso relativo alle temperature del processore. La soluzione di ThermalTake riesce ad avvantaggiarsi tanto nelle condizioni di Idle (suparato solo dall’HHC-001) quanto, soprattutto, in quelle di elevato carico. A queste temperature anche l’HSC-V62 è costretto ad aumentare la velocità della ventola portandola a circa 5000rpm, valore che, anche se inferiore a quella dell’HHC-001, risulta comunque molto più fastidiosa di quella dell’AquariusII.
Come sempre abbiamo provato, poi, a “spremere" l’Athlon XP di qualche decina di Mhz in più. A tal proposito abbiamo portato il processore, che lavora ad una frequenza di 2000 Mhz, a poco più di 2240 Mhz (2800+, portando il moltiplicatore da 15 a 13,5, l’FSB da 133 a 166Mhz e con un leggero overvolt di 0.1V rispetto al valore di default di 1,65V) dimostrando di poter sopportare benchmark di stress per la CPU come Toast.
In particolare a tale frequenza le temperature (in °C) sono state le seguenti:

Nettamente più chiaro il quadro dei risultati in condizioni di overclock, situazione in cui una soluzione a liquido trova il suo terreno ideale. Interessante notare come a parità di temperatura nel case, l’AquariusII riesce a guadagnare dai 2 ai 6°C circa rispetto ai concorrenti, pur agguerriti come l’HHC-001. Anche se non espressamente dedicato all’overclock, l’HSC-V62 riesce a stabilizzare il sistema grazie alla ventola con regime variabile che, in tale situazione, deve necessariamente ruotare ad una velocità vicina a quella che è il suo limite di 6800rpm ed arrivando allo stesso livello di rumorosità dell’HHC-001.




Scritto da nico64 | il 2003-07-19 00:00:00 |

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