ThermalTake AquariusII e X-Blower

Pag. 2 - Dotazione e caratteristiche

L’AquariusII viene venduto in una scatola di cartone che, una volta aperta, propone diversi componenti ed accessori. Troviamo un water-block (che viene posizionato a diretto contatto con il core del processore), un radiatore interamente in rame sormontato da una ventola da 8x8 (allo scopo di dissipare il calore trasferito dal liquido) e una pompa (che, chiaramente, fornisce la spinta al liquido termoconduttore). Diversi sono gli accessori necessari per il corretto funzionamento: un tubo da 3m (da ridimensionare nei vari tratti necessari a seconda delle dimensioni del proprio case), 5 molle da 50cm, delle staffe per il bloccaggio del water-block, un recipiente di back-up (per il ripristino del liquido nella pompa qualora questo scenda sotto il limite segnato), una staffa PCI, un liquido concentrato (per valorizzare le proprietà termoconduttive dell’acqua) e diversi accessori “minori" come calamiti, pinza e clip di bloccaggio dei tubi.

Una caratteristica molto importante dell’AquariusII è la sua completa flessibilità di utilizzo. Grazie a diverse tipologie di staffe, il bloccaggio del water-block può essere effettuato sul socket di un sistema AMD K7 (Duron, Athlon e AthlonXP) e di un sistema Intel (PentiumIV). Ma è molto interessante notare come l’AquariusII venga venduto con una staffa per il montaggio su un sistema AMD K8, quindi è già pronto per essere montato sul prossimo Athlon64.

Nella confezione si trova anche un manuale che, data la difficoltà incontrata nel montaggio di questa tipologia di sistemi di raffreddamento, risulta essere corredato da un notevole numero di fotografie (la versione elettronica dello stesso è disponibile a questo indirizzo). A differenza di altri prodotti appartenenti alla stessa categoria, l’AquariusII prevede il funzionamento all’interno del case e una bassissima rumorosità operativa.
La prima caratteristica è assicurata dalla elevata modularità del sistema di raffreddamento. Come già anticipato, sono tre i componenti “vitali" di questo prodotto, vere e proprie “stazioni" del circuito dell’acqua: questa viene spinta dalla pompa ed entra nel water-block dove, dopo aver seguito un circuito il più possibile ampio (per raccogliere la maggior quantità di calore possibile), fuoriesce dall’altro capo per dirigersi verso il radiatore che provvede a raffreddare l’acqua per poi riversarla nella pompa dove si chiude il ciclo. Il water-block è costituito quasi interamente da rame (nella parte bassa e all’interno) ed è ricoperto da uno strato di nichel nella parte superiore. Il suo peso è di 266g e, grazie al circuito interno creato dalle pareti in rame, permette al liquido di ricevere il calore emesso dal core della CPU diffondendolo dal centro verso le zone periferiche.

Acquisita una certa quantità di calore, l’unità di liquido si appresta ad entrare nei condotti in rame del radiatore al fine di disperdere tale calore all’esterno. Per migliorare tale dissipazione, il radiatore consta di un numero molto elevato di alette (50) che vengono sottoposte al flusso d’aria creato da una ventola (di dimensioni pari a 80x80x25 mm) applicata sulla parte anteriore (al fine di scaricare l’aria calda in corrispondenza dell’apertura frontale di cui i case sono generalmente provvisti). La ventola è molto silenziosa (22 dB(A)), garantisce una sufficiente portata d’aria e ruota ad una velocità di 2400rpm. La sua alimentazione è garantita dall’utilizzo di un connettore a 3 pin che provvede anche al monitoraggio costante del regime di rotazione. Notevole il peso di questo componente (410g) data la presenza del rame, elemento che, ricordiamo, è caratterizzato da un elevato peso specifico.

Infine la pompa, vero e proprio cuore del sistema. Trae alimentazione da un comunissimo connettore a 3 pin, con cui è possibile monitorare la velocità di rotazione del rotore interno (da 1800 a 2500rpm a seconda della resistenza dell’acqua, nel nostro caso 1900rpm). Non si tratta di una pompa dalle estreme specifiche di utilizzo quanto, piuttosto, di un prodotto molto silenzioso (soli 20 dB(A)). Molto leggera (230g), questa assicura una discreta portata pari a 90 l/ora. Al suo interno è presente un led blu che, accendendosi, accerta il funzionamento del dispositivo e ne migliora l’aspetto estetico (si pensi all’utilizzo in case provvisti di finestra trasparente). Al suo interno sono racchiuse due sferette galleggianti dal cui comportamento è possibile verificare il funzionamento del sistema.

Il montaggio della stessa avviene tramite la pratica lamina ad “L" che, sfruttando alcune delle calamiti fornite in dotazione, consente di “ammortizzare" il dispositivo e, quindi, ridurre la trasmissione al case delle vibrazioni create dal rotore. A questo punto vogliamo fare un’osservazione sul montaggio dei tubi: l’utilizzo di molle metalliche al loro interno, costituisce una soluzione semplice ed economica ai rischi da strozzamento a cui componenti di questo tipo possono essere soggetti.

Il secondo aspetto di cui parlavamo poc’anzi, riguarda l’estrema silenziosità dell’intero sistema pompa+radiatore. ThermalTake è riuscita a raggiungere i 29 dB(A), valore di rumorosità che garantisce un elevato comfort di utilizzo.

L’ X-Blower è un sistema per il raffreddamento congiunto di CPU e case. E’ costituito da un pannello in alluminio con due pratiche manopole che, inserendosi in un alloggiamento da 5,25" libero del proprio case, consente la variazione continua delle due ventole allegate.

La prima è una Blower Fan, una ventola che, ritraendo il modello presentato da CoolerMaster nell’Aero7, serve a smaltire l’aria calda prodotta all’interno del case. La particolarità di questa ventola sta nella sua architettura che le permette di aspirare l’aria calda da due zone (invece che da una come le solite ventole assiali fanno) ed immetterla all’esterno del case (generalmente nella parte posteriore). Con questo approccio, il ricircolo creato nello chassis è più uniforme ed influenza tanto la zona alta (nei pressi della CPU) quanto quella bassa (vicino alla scheda grafica).

La seconda ventola è la celeberrima SmartFanII, famosa per la sua estrema flessibilità di utilizzo: con jumper collegato, la ventola ruota al massimo regime consentito (4800rpm); con rilevatore da porre nella parte bassa del core della CPU, la ventola varia dinamicamente la velocità a seconda della temperatura misurata, ed infine, con una delle manopole del pannello, è possibile stabilirne il regime di rotazione e, conseguentemente, il livello di rumore.

Naturalmente nulla vieta di utilizzare questa ventola come “collaboratrice" della BlowerFan, tanto per l’immissione di aria fresca dall’esterno, quanto per l’espulsione di aria calda. Ricordiamo che la BlowerFan viene alimentata da un connettore a 4 pin (di tipo Molex, quello con cui si alimentano HD, lettori ottici, ecc.) che prevede un connettore gemello al fine di non sacrificare una presa così importante del proprio case. Completiamo l’analisi della dotazione segnalando le tre famiglie di viti (una per ognuna delle componenti presenti) e il pratico foglio illustrativo delle modalità di utilizzo di ventole e manopole.

Naturalmente l’X-Blower, nel suo complesso, assicura una elevata comodità di utilizzo. Grazie alla possibilità di comando sui regimi di rotazione delle due ventole, ogni utente può scegliere se e quando aumentare l’efficienza di raffreddamento a seconda delle proprie esigenze. Questa soluzione è ancora più interessante se pensiamo al suo uso congiunto con l’AquariusII: Anche se poco invasivo (data la possibilità di ubicazione all’interno dello chassis), questo sistema di raffreddamento necessita di un buon ricircolo d’aria all’interno del case al fine di favorire l’attività disperdente del radiatore. Questo il motivo per cui, all’inizio di questa analisi, avevamo parlato di complementarietà.


Scritto da nico64 | il 2003-07-19 00:00:00 |

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