DFI LanPartyKT400A

Pag. 3 - Dotazione e scheda


L’elencazione delle numerose caratteristiche ha già fatto intuire che la dotazione è sicuramente il lato più interessante di questo prodotto. Come per tutta la serie LanParty, la KT400A è venduta in una confezione di gradevole aspetto estetico e di notevoli dimensioni (36x39x11) che presenta una maniglia in plastica rigida nella parte superiore perché la si possa utilizzare come valigetta.


AllÂ’interno sono presenti ulteriori contenitori, uno aperto nella parte superiore per la scheda madre, gli altri quattro per riporre in maniera ordinata tutti gli accessori che accompagnano il prodotto. Questi quattro contenitori sono denominati: Round Cable, Accessory Kit, FrontX e PC Transpo.


Il Round Cable contiene ben tre cavi di sezione rotonda: due per le periferiche IDE e lÂ’altro per i floppy. Di notevole fattura qualitativa, i cavi rotondi permettono un minor ingombro allÂ’interno di un case, oltre che minore ostruzione alla circolazione dellÂ’aria interna. A differenza di prodotti simili, questi cavi sono fluorescenti, di un verde molto chiaro, e quindi ben si prestano allÂ’utilizzo congiunto con neon che, illuminando i case, li valorizzano.


NellÂ’Accessory Kit troviamo tutti gli accessori forniti a corredo: un tubettino di pasta siliconica termoconduttiva, due cavi per lÂ’utilizzo di un dispositivo Serial ATA (uno per i dati, lÂ’altro per lÂ’alimentazione), la mascherina in alluminio da riporre attorno alle porte posteriori della scheda madre e tre staffe da inserire in corrispondenza di altrettanti slot PCI: la prima con un connettore MIDI/Game, la seconda con due porte Firewire e lÂ’ultima con due connettori RCA di entrata ed uscita per il segnale audio S/PDIF.


Nel FrontX troviamo un supporto da inserire in uno slot da 5,25” libero nel nostro case. Il fine è quello di creare un’interfaccia comoda e pratica per numerose porte, così più facilmente raggiungibili. Grazie alla sua modularità, il FrontX consente il montaggio di diverse tipologie di porte a seconda delle proprie esigenze.



In dotazione sono forniti 2 connettori RCA (per ingresso microfono e uscita cuffie), unÂ’ulteriore porta Firewire e due USB2.0. Il FrontX presenta un pannello anteriore da richiudere in caso di inutilizzo delle porte, e vengono fornite quattro viti per il suo fissaggio al case.


In ultimo il PC Transpo, un supporto flessibile di materiale molto resistente che, "avvolgendo” il case, ne permette un facile trasporto.


Questo accessorio nasce proprio dal voler soddisfare l’esigenza di quegli utenti che portano con sé il proprio computer in occasione dei famosi LanParty. Il PC Transpo può essere usato come valigetta (attraverso il comodo manico di cui dispone nella parte alta), sia come borsa grazie alla tracolla di circa 1 metro che lo accompagna.


Un particolare sicuramente interessante è l’imbottitura della tracolla che consente un trasporto davvero molto comodo anche dei case più pesanti. Il PC Transpo è accompagnato da due pratiche tasche nella parte laterale.
Prima di passare all’analisi del supporto hardware vero e proprio, vogliamo soffermarci sugli ulteriori componenti presenti. Due adesivi: uno fluorescente (22x9 cm) riportante il logo LanParty e l’altro, in plastica rigida, da riporre sul proprio case. Vengono anche allegati cinque contatti "allungati” per i jumper su scheda madre. Come abbiamo già avuto modo di sperimentare con i prodotti Abit, questi contatti consentono una migliore presa degli stessi e, quindi, un più agevole utilizzo delle "features” che accompagnano la scheda. E’ presente una guida (illustrata e a colori) in tre lingue (inglese, francese e tedesco) per l’installazione rapida. Troviamo anche due CD ed un floppy-disk: i primi due contengono i driver e le utility (tra cui segnaliamo la RadarSync per l’aggiornamento di Bios e driver) e la suite WinCinema (WinDVD e WinRip) della InterVideo; il floppy contiene i driver per il controller RAID della HighPoint integrato su scheda.


In ultimo i due manuali: il primo spiega sinteticamente l’utilizzo del WinDVD e del RadarSync, guida all’installazione del FrontX e alla creazione di un array RAID. Il secondo, più corposo, fa da vero e proprio manuale multilingua (inglese, tedesco, francese, spagnolo e russo) con una guida rapida all’installazione allegata. Molto ben curato in molti aspetti (degno successore di quello presente nella AD77 Infinity), lo abbiamo trovato deficitario in altri come, per esempio, la spiegazione dei LED diagnostici.
La scheda, di revisione A, presenta un PCB totalmente in nero con spigoli arrotondati.


Nella parte alta, a destra, sono chiaramente visibili i connettori per l’alimentazione: quello ATX e quello a 4 pin da 12V in posizione poco felice per via dell’ostruzione nei confronti del processore: sia all’aria che circola nella sua zona e sia in caso di smontaggio del dissipatore. In maniera poco regolare, troviamo disposti alcuni condensatori nelle vicinanze del Northbridge (sormontato da un dissipatore passivo in alluminio dalla ricca alettatura alta circa 2 cm) e del socket 462 che, come per la AD77 Infinity, risulta essere ruotato di 90° rispetto alla consueta posizione e con i quattro fori laterali per l’installazione dei dissipatori per CPU che ne prevedono l’utilizzo. Anche se ai piedi dei sei agganci sono presenti due adesivi che proteggono la scheda da urti accidentali con il cacciavite durante l’installazione dei dispositivi di raffreddamento, il socket risulta essere troppo vicino ai condensatori (nella parte alta) e ai moduli di Ram (nella parte bassa, qualora si utilizzino dei dissipatori ad aggancio facilitato della CoolerMaster).


Ci rendiamo conto che questa è ormai una consuetudine della casa, poiché lo stesso difetto era stato già messo in luce sulla AD77.
A questo punto vorremmo distaccarci per un attimo dalla descrizione della scheda per un’osservazione a nostro parere doverosa. Proprio per evitare conflitti con la leva del dissipatore, abbiamo deciso di installare i due moduli di memoria A-Data PC3200 negli slot 2 e 3. Dopo aver propriamente preparato il sistema e impostato la frequenza a 400Mhz (in modalità doppio fronte) per le Ram, abbiamo notato che il sistema presentava una certa instabilità nell’utilizzo, tanto per applicazioni gravose, quanto per quelle più leggere. Tale instabilità scompariva a frequenze inferiori. Quindi abbiamo spostato i due moduli A-Data negli slot 1 e 2 e il sistema è divenuto stabilissimo, anche in modalità DDR400. Non sappiamo se questo sia un problema legato al chipset (che, a differenza del KT400, dovrebbe assicurare la compatibilità con i moduli DDR400 su tutti e tre gli slot a disposizione invece che solo sui primi due) o alla scheda madre, che non ha ancora raggiunto una stabilità ottimale in ogni situazione di utlizzo.


Proseguiamo con la descrizione della scheda. Al di sotto dei tre moduli per le memorie, troviamo il set di 4 jumper per l’impostazione del bus: da 100 a 200Mhz in overclock; questo chipset, a differenza del recente KT600, non supporta quest’ultima modalità in condizioni operative "ordinarie”. Accanto i connettori IDE e quello floppy. Verso sinistra, troviamo il chip 88i8030 della Marvell che provvede alla fornitura di un’interfaccia SATA-150.



Subito vicini i connettori IDE per la creazione di un array RAID mediante il chip HPT372N della HighPoint. Questo chip è molto interessante perché, oltre che prevedere le normali modalità di utilizzo del RAID 0, 1 e 0+1, fornisce il supporto al nuovo standard RAID 1.5 che, a differenza dello 0+1 e sempre in modalità striping + mirroring, non richiede quattro dischi fissi per operare ma soltanto due, con il conseguente risparmio economico. Immediatamente al di sopra dei connettori RAID, troviamo il sistema EZ.


Questo consta di due interruttori che, rispettivamente, provvedono all’accensione/spegnimento del sistema e al suo reset. La loro comodità va pensata in relazione all’utilizzo del prodotto durante i LanParty o in caso di case con finestra laterale aperta. Accanto a questi, troviamo i quattro LED diagnostici che consentono, in caso di irregolarità in fase di boot, di capire immediatamente la principale causa del malfunzionamento. All’estrema sinistra troviamo un connettore WOL (Wake on Lan) e il chip VIA VT6306 per la gestione dei tre attacchi alle porte Firewire più in alto (per quelle USB2.0 ne è provvisto solo uno per due porte supplementari che diventano sei assieme alle quattro già disponibili). Nella parte alta troviamo il connettore per la porta Game/MIDI, quello per interfaccia ad infrarossi IrDA e per l’S/PDIF comandato dal chip CMedia CMI9739A e dalle due serie di connettori audio. Immediatamente accanto a questi, i due connettori per l’audio digitale da CD.


Più in alto dello slot AGP (che presenta un sistema di ritenzione della scheda grafica veloce e robusto, basato sulla semplice pressione laterale), troviamo i chip Realtek RTL8101L e VIA6103 per la gestione delle altrettante porte LAN di cui il prodotto dispone. Sulla scheda sono presenti altri due LED: uno vicino agli slot PCI, l’altro in corrispondenza di quelli per le memorie. Ambedue ricordano l’utente di non installare o rimuovere le relative espansioni quando il sistema è attraversato da corrente elettrica.
In ultimo un’osservazione concernente il bus AGP. Come nel caso della Gigabyte 7VAXP-A Ultra, anche questa volta è stato impossibile attivare le modalità di trasferimento dati 8X con la nostra Gainward, nonostante avessimo installato l’ultima versione del Bios che avrebbe dovuto correggere questo spiacevole inconveniente. Anche in questo caso, la selezione della modalità 8X ha portato alla creazione di diversi artefatti grafici che, spesso, sfociavano in situazioni di instabilità per il sistema. Nonostante ci rendiamo conto che questa può essere una semplice coincidenza, possiamo comunque asserire che il KT400A di VIA non è esente da difetti che sono poi le stesse case costruttrici a dover risolvere con nuove release dei Bios. Da un punto di vista puramente "hardware”, la scheda è ben progettata e molto valida esteticamente, lato che viene ancor più valorizzato dai diversi particolari fluorescenti montati.



























































Scritto da Staff | il 2003-07-08 00:00:00 |

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