DFI LanPartyKT400A
Pag. 2 - Bios
Il Bios è l’usuale Award della Phoenix, di cui abbiamo provveduto all’aggiornamento alla versione datata 06/05/03. In ogni sezione troviamo traccia del profondo ordine a cui abitua DFI, lo stesso che avevamo riscontrato nella AD77 Infinity.
Nella sezione "Advanced Chipset Features” si accede a tre sottocategorie con cui è possibile intervenire sulle memorie, sul bus AGP e su CPU-PCI. La sezione sulle memorie è molto completa e permette, a chi desidera impostare manualmente tutte le temporizzazioni, un accesso minuzioso; peccato che siano presenti solo tre temporizzazioni predefinite: bySPD, per l’uso dei parametri di default delle Ram, Manual, per l’impostazione manuale, e Performance, per la massima velocità . Molto particolareggiata anche la sezione relativa all’AGP. Nell’ultima sezione è possibile attivare, tra le tante cose, l’8X V-Link tra i due bridge del chipset.
NellÂ’Integrated Peripherals si interviene, sempre con la solita organizzazione, alla gestione dei dispositivi IDE, PCI e di tutte le porte rimanenti.
Nel Power Management vengono modificati i parametri relativi all’ACPI, così come tutti gli altri settaggi della gestione dell’alimentazione. Molto interessante notare il grado di controllo del WakeUp Events con cui risvegliare il sistema in ogni situazione.
Dalla finestra PCHealth Status è consentito il monitoraggio dei diversi valori di temperature, voltaggi e regimi di rotazione; è inoltre consentita la funzione di protezione del processore in caso questo superi una temperatura maggiore degli 85°C o in caso di avaria della ventola del dissipatore. In ultimo è possibile far scattare l’allarme per la protezione della CPU in un range compreso tra i 40°C e i 70°C e far apparire temperature e regimi di rotazione durante il POST.
In ultimo la sezione più avanzata del Bios, preparata dalla stessa DFI: il GenieBios. Mostrando frequenza di CPU e Ram e i voltaggi di processore, memorie e bus AGP, questa sezione consente di mostrare il Logo LanParty durante il Boot a tutto schermo, attivare SpreadSpectrum, moltiplicatore (da 5 a 22.5) e voltaggio CPU (da 1.1 a 2.0V attraverso passi di 0.025V), voltaggio AGP (da 1.5 a 1.8), voltaggio chipset e memorie (da 2.5 a 2.8V) tutti quest’ultimi con incrementi di 0.1V e frequenza Ram (bySPD, 200, 266, 333, 400).
Ancora è possibile attivare il supporto dell’USB2.0, RAID o SATA, Firewire e ambedue le porte LAN. In ultimo la frequenza del bus. Dato che il chipset di VIA non consente la stessa elasticità dell’nForce2, DFI ha pensato di creare un prodotto adeguato all’overclock prevedendo l’utilizzo di jumper da scheda madre. Così il range di modifica del FSB dipende dalla selezione manuale fatta con i DIP switch: per CPU con bus a 100Mhz (fino a 132Mhz), a 133Mhz (fino a 165Mhz), a 166Mhz (fino a 255). Non è stato possibile riscontrare lo stesso range partendo da bus a 200Mhz perché, pur avendo decrementato il valore del moltiplicatore, la scheda rifiuta di effettuare il boot. Da un riscontro in rete, abbiamo notato che questo è il comportamento che tutti hanno incontrato, per cui non possiamo informarvi adeguatamente a riguardo.