AD77 Infinity
Pag. 2 - Caratteristiche e BIOS

Il nuovo chipset di VIA porta con sè importanti novità sotto il profilo velocistico non presenti nel precedente KT333 che, invece, soffriva proprio in termini di velocità ad appariva troppo simile al KT266A, suo predecessore.

Le principali innovazioni si possono riassumere in cinque punti: supporto (non ufficiale) delle memorie DDR400 PC3200 con un più efficiente gestore della banda, AGP8X, V-link 8X e nuovo Southbridge per la gestione di USB2.0 e ATA-133.

La prima è sicuramente la caratteristica più importante del prodotto. Il supporto non ufficiale nasce dal fatto che il JEDEC, l’organismo internazionale che si occupa della definizione degli standard in ambito di memoria, non ha ancora diramato le direttive ufficiali del protocollo DDR400. In realtà , è notizia di pochi giorni fa, sembra che le direttive siano state presentate; azione che porterà all’ufficializzazione dei nuovi moduli di memoria. Il nuovo standard, introdotto da Samsung, lavora ad una frequenza di 200Mhz (400Mhz in modalità doppio fronte) e necessita di tempi di latenza elevati (CAS=3) ed un voltaggio leggermente superiore alla norma (2.6V invece che 2.5V). Oggigiorno alcuni produttori hanno, nel proprio catalogo, moduli di memoria DDR400 fino a poco tempo fa inimmaginabili, con tempi di latenza anche molto ridotti (CAS=2). Questo agevola l’hardware nel raggungimento della soglia massima di trasferimento dati della memoria che è 3,2Gb/sec.
La seconda novità riguarda il protocollo di comunicazione con le nuove schede grafiche. L’AGP8X permette un raddoppiamento della banda per il trasferimento dati verso la scheda grafica, operazione che permette un caricamento più veloce di texture, modelli 3D, ecc. e quindi un’esecuzione più fluida delle applicazioni grafiche. Molte sono state le dimostrazioni, soprattutto in rete, di quanto l’adozione dello standard AGP8X sia, più che altro, una trovata di marketing: nonostante il raddoppio della banda verso lo slot grafico a 2,1Gb/sec, l’incremento velocistico si attesta, al massimo, sul 4-5%.
Un’ulteriore potenzialità del nuovo chipset di VIA è il supporto ai nuovi AthlonXP Thoroughbred con FSB a 333Mhz (anche se già il KT333 ne permetteva il pieno supporto) che innalza le prestazioni del fiore all’occhiello della casa di Sunnyvale e pone rimedio a quello che, con ogni probabilità , era il tallone d’Achille di questa linea di prodotti: un bus troppo limitato in frequenza.


Le ultime due novità riguardano la gestione dei dispositivi di I/O connessi al sistema. Il V-link è il nome che VIA ha dato al proprio canale di comunicazione tra Northbridge e Southbridge. La nuova versione ha permesso il raddoppio della banda (sino a 533Mb/sec) rispetto ai “vecchi" KT333 e KT266A.
Strettamente interessata a tale architettura, è l’adozione del nuovo Southbridge VT8235 capace di controllare le veloci periferiche in standard USB2.0 (fino a 480Mbps e retrocompatibile con lo standard USB1.1) e dei nuovi HD ATA-133 (caratterizzati da una banda massima di trasferimento di, appunto, 133Mb/sec).


Il BIOS messo a disposizione dalla AD77 si rifà all’Award-Phoenix Bios. Le impostazioni dei parametri “nascosti" dell’hardware sono molto complete ad anche potenti. Per quanto concerne i moduli di memoria, è possibile impostare la frequenza di funzionamento (fino a 400Mhz) nonché tutti i timing interni (CAS, RAS Precharge, RAS-to-CAS Delay, RAS Active to Precharge, Command Rate). Molto interessante l’opzione DRAM Timing per la ricerca immediata (anche per il meno esperto) della migliore impostazione della RAM: è possibile intervenire manualmente sui parametri di cui prima, o far sì che il sistema individui le disposizioni di costruzione della Ram. Le opzioni più interessanti sono la modalità “Turbo" e “Ultra". Proprio quest’ultima imposta il sistema nella ricerca delle temporizzazioni più aggressive consentite con un notevole incremento di utilizzo della banda di memoria: con un modulo DDR266 della Kingston, ci è stato possibile migliorare l’efficienza della banda di ben 5 punti percentuali, passando dall’ 89% al 94%.
Si può altresì impostare i parametri relativi all’AGP (Modo, Apertura, Fast Write, ecc.). E’ stato curioso notare come non fosse possibile forzare la modalità AGP4X con la nostra scheda grafica; opzione forse migliorabile con una futura release del BIOS. Oltre ai molto completi pannelli per la configurazione della gestione dell’alimentazione e PnP, molto esaustiva risulta essere la sezione PC Health Status con cui è possibile monitorare, sfruttando il chip Winbond di cui la scheda è dotata, tutti i valori di funzionamento del sistema e impostare lo spegnimento dello stesso in caso di malfunzionamento della ventola del processore e/o quando questo raggiunge un certo livello di temperatura.

L’ultima sezione è dedicata a chi pretende il massimo dal proprio sistema, ed è denominata DFI Jumpless Settings. Oltre che attivare e disattivare USB2.0, RAID, SATA, IEEE1394a e LAN, è possibile modificare i voltaggi di memoria (2.5V, 2.63V, 2.77V, 2.90V), slot AGP (1.5V, 1.6V, 1.7V, 1.8V), chipset (2.5V, 2.6V, 2.7V, 2.8V) e CPU (da 1.1V a 2.0V attraverso incrementi di 0.025V). E’ altresì possibile modificare il moltiplicatore del processore (da 5 a 22,5) e la frequenza dell’FSB (da 133 a 165Mhz attraverso incrementi di 1Mhz). Questo dato ha destato il nostro stupore perché con la AD77 si dovrebbe poter raggiungere la frequenza di 200Mhz. A tal proposito dobbiamo asserire che la revisione della scheda madre testata è la B+, l’ultima presentata da DFI, e che il BIOS installato è datato 13/11/2002, talmente nuovo da non essere nemmeno presente sul sito ufficiale della DFI. Questo ci induce a pensare che la AD77 Infinity oggetto delle nostre prove, utilizzi un BIOS molto nuovo (il primo per questa revisione) che sicuramente verrà migliorato nel breve periodo e potrebbe permettere il raggiungimento di frequenze ben più elevate del 200 prima menzionato.