ECS L7S7A2, Abit NF7-M e Biostar M7NCD Pro
Pag. 3 - Abit NF7-M
Specifiche:

Caratteristiche e BIOS:
La Abit NF7-M è una delle tre proposte di Abit per il settore multimediale a cui è chiaramente dedicato l’avanzato chipset di
nVidia. Ricordiamo che l’offerta del produttore taiwanese consta in tre articoli: la NF7, la NF7-M e la NF7-S, già recensita
su queste pagine. Le differenze tra queste stanno nellÂ’architettura del chipset: mentre le prime due montano
la versione depotenziata del Southbridge di nVidia che non fornisce il controller Firewire, il Dual Lan e, soprattutto lÂ’APU
(Audio Processing Unit); la NF7-M è l’unica proposta con grafica integrata e, di conseguenza, monta la versione IGP
dellÂ’nForce2.

Il Bios installato è lo stesso che può essere utilizzato su NF7 o NF7-S fino alla revisione 1.2 e perciò, per un quadro generale, vi rimandiamo all’analisi dello stesso su NF7-S. Abbiamo provveduto all’aggiornamento alla versione 17 datata 27/03/03 che, tra le diverse migliorie “non visibili", consente di raggiungere quota 250 dell’FSB, 2.3V per il processore e 2.9V per le memorie in fase di overvolt. Inoltre vogliamo segnalare la possibilità di scegliere il quantitativo di memoria da destinare al Frame Buffer in caso si voglia sfruttare la grafica integrata e le opzioni “CPU Thermal Throttling" e “CPU Disconnect Functions" dal menu “Advanced Chipset Features". La prima opzione permette di rallentare l’esecuzione delle istruzioni qualora si ecceda il valore “CPU Warning Temperature" impostato nella sezione “PC Health Status" allo scopo di ridurre la temperatura della CPU. Ben più interessante è la seconda opzione che incide sul consumo di potenza (e quindi sulla temperatura) del processore. Infatti con l’abilitazione di questo comando, si consente al sistema operativo di accedere alla CPU in modalità C1, stato noto come “Low Power Processor", invece dello standard a pieno carico C0 (Full Power).
Dotazione e scheda:
La scheda giunge al pubblico nella consueta scatola di Abit, la stessa che conteneva la NF7-S senza, però, l’adesivo del
Serillel. Nella parte posteriore della confezione è presente, comunque, un adesivo che ne specifica il contenuto. All’interno
troviamo un cavo floppy ed uno IDE, un CD con utility e driver, il manuale unico (poiché è previsto lo stesso per tutta la
serie NF7), il pannello in alluminio da porre attorno alle porte nella parte posteriore del case ed una staffa con due porte
USB2.0 supplementari.

La scheda presenta un PCB (di revisione 1.2) di color ruggine. Ad un primo colpo d’occhio, ci si avvede dell’analogia di lay-out con la versione S già testata su queste pagine; analogia che si trasforma in uguaglianza per quanto concerne le porte posteriori ad esclusione della seconda porta seriale sostituita con la classica uscita VGA della grafica integrata.

Per non ripeterci nella descrizione, segnaliamo quali sono le differenze rispetto alla NF7-S. Nella parte alta troviamo un connettore per l’accensione via tastiera del sistema e, accanto al connettore ATX per l’alimentazione, quello dello stand-by USB; con quest’ultimo è consentito alimentare o meno le periferiche USB a computer spento e, di conseguenza, poter permettere a queste l’accensione del sistema.
Immediatamente più in basso notiamo che sono stati rimossi i due condensatori posti immediatamente accanto al connettore CPUFan permettendo un più agevole inserimento della presa della ventola della CPU. Sempre concernente il socket462, è la presenza dei quattro fori attorno allo stesso che consentono l’installazione degli adeguati dissipatori. Le clip di aggancio dei moduli Ram sono stati migliorati: essendo più ampi, è necessaria una minore pressione per la rimozione dei banchi di memoria su cui, comunque, non si può agire quando la scheda grafica è installata. Naturalmente non sono presenti né il chip SerialATA (la cui area è coperta con un adesivo riportante il nome del prodotto), né il chip Realtek dedicato alla gestione della porta Firewire con relative connessioni a porte supplementari. Sull’estrema sinistra sono ora presenti due LED: uno di colore rosso che segna l’alimentazione del sistema e l’altro, di colore verde, per l’accensione.