Antec TrueBlue480

Pag. 4 - Test

Sistema di test
CPU
Athlon64 3200+ (1Mb cache L2)
Scheda madre
MSI K8T-Neo FIS2R
Ram
2x512Mb Kingmax Hardcore DDR500
Scheda video
Ati Radeon 9600XT (Catalyst 4.5)
HD

Seagate Barracuda 7200.7 120Gb 7200rpm SATA

Driver

Via Hyperion 4.51

La seguente tabella mette a confronto il TrueBlue480 di Antec con un prodotto di pari potenza di ThermalTake che abbiamo recensito qualche tempo fa, il Total Watts Viewer 480.

 
+3.3V
+5V
+12V
-12V
-5V
ThermalTake TWV480

Athlon64 3200+ C'n'Q (800Mhz@1.3V)

IDLE

3.42V
5.11V
12.10V
-11.87V
-5.05V

Athlon64 3200+ (2000Mhz@1.5V)

IDLE

3.42V
5.11V
12.04V
-11.87V
-5.05V

Athlon64 3200+ (2000Mhz@1.5V)

CARICO

3.41V
5.11V
11.98V
-11.95V
-5.05V
Antec TrueBlue480

Athlon64 3200+ C'n'Q (800Mhz@1.3V)

IDLE

3.30V
5.00V
11.98V
-12.12V
-5.00V

Athlon64 3200+ (2000Mhz@1.5V)

IDLE

3.30V
5.00V
11.98V
-12.12V
-5.00V

Athlon64 3200+ (2000Mhz@1.5V)

CARICO

3.30V
5.00V
11.98V
-12.12V
-5.05V

Molto interessante notare la stabilità dei segnali di alimentazione offerti da questo prodotto di Antec. Il TWV480 di ThermalTake tendeva ad offrire voltaggi al di sopra di quelle che sono le specifiche di ogni singolo rail, al contrario del TrueBlue che, invece, assicura dei voltaggi sempre molto costanti. Oltre alla capacità di rimanere molto vicino alle tensioni nominali (capacità assicurata dalla possibilità di controllo di variazione del 3% su ogni singolo rail in maniera indipendente) ci ha stupito molto anche la tendenza a reggere tali valori di tensioni sotto carico, segno di una stabilità notevole nel garantire certe tensioni.

Grazie alla possibilità di monitorare il regime di rotazione della ventola posteriore, abbiamo quindi cercato di far produrre al sistema la maggior quantità di calore per indagare la variazione di velocità che l'alimentatore ha ritenuto necessario realizzare. Durante diversi giorni di utilizzo dello stesso, abbiamo registrato i valori di variazione nelle seguenti condizioni: temperatura del case chiuso di 31°C e ventole del case disattivate in modo da far incidere totalmente sull'alimentatore la dispersione del calore interno. Se è vero che in normali condizioni di utilizzo la velocità si attestava sui 1400rpm quando il sistema poteva contare sulla produzione di una ridotta quantità di calore, nelle peggiori condizioni di utilizzo la ventola si portava sui 1600rpm senza il benchè minimo disturbo dal punto di vista acustico o il minimo avvertimento da parte nostra, segno di un'ottima silenziosità dei dispositivi di raffreddamento.

 

Scritto da nico64 | il 2004-08-25 00:00:00 |

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