ThermalTake GiantIII

Pag. 6 - Montaggio e prestazioni (4)

A nostro parere l’installazione è molto comoda e non richiede molto tempo anche se il tutto viene reso più difficile dall’ installazione della ventola assiale sulla piastra frontale data la mancanza di filettature apposite.

Tramite l’apposita staffa PCI, GiantIII prevede ben 4 modalità di funzionamento. La ventola assiale può viaggiare a 3 velocità: bassa (3000rpm), media (4200rpm) e alta (5300rpm) mentre quella blower può essere solo attivata e viaggia ad una velocità pari a 9000rpm. In realtà le modalità operative sono 5 se consideriamo che in caso si propenda per un sistema molto silenzioso basta staccare il cavo dell’alimentazione per spegnere ogni ventola. Questa modalità non è stata espressamente pensata da ThermalTake, ma la superficie di dispersione messa a disposizione dal GiantIII ne permette tale utilizzo. La ventola blower può essere abilitata in qualsiasi momento, anche se ha maggiormente senso quando si desidera far raggiungere al sistema le massime prestazioni, quindi quando la ventola assiale è già al massimo.
Le temperature sono state registrate in condizione di idle (avviato WindowsXP Professional si è solo tenuto acceso il computer per 30 min) e poi in condizione di carico, per ogni modalità operativa di cui prima. Poiché prevista da Ati come modalità di accelerazione software che non invalida la garanzia, abbiamo deciso di considerare anche la funzionalità Overdrive.
Ricordiamo che lo stesso prodotto, con dissipatore originale, aveva fornito i seguenti risultati in condizioni standard: 500 Mhz/600Mhz con una temperatura del chip pari a 39°C sotto carico e 30°C in idle, sempre 39°C con Overdrive attivo al massimo stato di 526Mhz.

Il quadro conclusivo ci permette di trarre delle valutazioni sulla bontà del GiantIII. In primo luogo vogliamo partire dai valori registrati con ventola/e attiva/e: in condizioni standard abbiamo visto una riduzione delle temperature pari a circa 2°/3°C rispetto al dissipatore originale.
Inoltre, nonostante i nostri test implicavano una prolungata applicazione di loop del 3DMark con visione immediata della temperatura massima (pannello Ovredrive attivo in background), si nota che la ventola blower non influenza la temperatura del core, effetto forse prevedibile se si considera la scarsa portata dÂ’aria della stessa.
I risultati sono molto positivi se si considera che il dissipatore svolgeva appieno la propria mansione e non è mai risultato caldo alle nostre mani.
Una volta convinti del suo potenziale dissipativo, abbiamo svolto dei test staccando il connettore dell’alimentazione, godendo, quindi, del massimo confort acustico. Le temperature hanno subito un deciso incremento, valori che però vengono ridimensionati se consideriamo che tutti i test sono stati eseguiti con una temperatura del case pari a circa 25°C e con tutte le ventole interne disattivate. Questa è stata la condizione operativa che più ci ha convinto della bontà del prodotto, in quanto anche dopo diverso tempo impiegato nell’utilizzo di giochi molto esigenti, il sistema non ha mai perso stabilità.
Come sempre abbiamo deciso di eseguire dei test in situazione di overclock manuale.
Ricordiamo che lo steso prodotto, con dissipatore originale, aveva fornito i seguenti risultati in overclock: 540Mhz/680Mhz con una temperatura del chip pari a 41°C. In questo caso i test non hanno mostrato un risultato incoraggiante in quanto i nuovi margini di overclock sono stati di 545Mhz/690Mhz. Questo si oppone alla tendenza di RV360 di favorire la scalata di frequenza, segno che il sample in nostro possesso non è dei migliori in commercio e di quanto sia “personale" l’approccio con la pratica dell’overclock.














Scritto da nico64 | il 2004-03-26 00:00:00 |

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