ECS L7S7A2, Abit NF7-M e Biostar M7NCD Pro

Pag. 1 - Introduzione

La recente decisione di AMD (Advanced Micro Devices) di posticipare il debutto dell’Athlon64, la piattaforma desktop con supporto nativo dell’architettura a 64 bit e retrocompatibilità con quella attuale a 32 bit, ha indotto tutte le case manifatturiere di schede madri a continuare i propri investimenti sulla piattaforma con Socket462. Tutte le aziende produttrici di chipset, dal canto loro, hanno introdotto nuove soluzioni che supportano il nuovo AthlonXP 3200+ con FSB a 400Mhz e ottimizzano ancora di più il controller di memoria per accessi sempre più rapidi alle celle della Ram, in attesa di vedere all’opera il prossimo processore di AMD che, come già anticipato, sarà dotato di controller interno della Ram e consentirà accessi molto più rapidi di quelli oggi consentiti.
E’ l’nForce2 l’attuale concorrente da battere per VIA e SiS. Nvidia ha saputo progettare una soluzione tecnologicamente efficiente, con un elevato orizzonte di vita. In attesa di poter analizzare approfonditamente le ultime soluzioni proposte da Via e SiS che, rispettivamente, sono state denominate KT600 e 748, vogliamo porre alla vostra attenzione tre prodotti molto interessanti: la ECS L7S7A2, la Abit NF7-M e la Biostar M7NCD Pro. Mentre le ultime due sono basate su chipset nVidia nForce2 (rispettivamente IGP e SPP Ultra400), la prima sfrutta l’architettura di SiS basata sul 746, un chipset che, a fronte di un costo contenuto, consente discrete prestazioni. Ma come si è soliti ricordare nelle recensioni di schede madri, le prestazioni sono sempre meno il metro per fare valutazioni globali; la tendenza è quella di considerare altri parametri come la dotazione, le “features" integrate, il supporto, il prezzo.


Scritto da nico64 | il 2003-06-07 00:00:00 |

Sommario

Annunci Google