Radeon 9000Pro

Pag. 1 - Introduzione e specifiche



Lo scorso luglio, Ati Technologies ha presentato al pubblico le sue due nuove creazioni grafiche destinate al mercato desktop: l’R300 e l’RV250. Mentre il primo è, tutt’oggi, il più innovativo e potente chip grafico presente sul mercato, con il secondo Ati vuole definitivamente entrare nel mainstream, il mercato della produzione di massa. L’RV250 rappresenta una esemplificazione ed evoluzione del “vecchio", ma pur sempre valido, R200 del Radeon 8500. Gli ingegneri canadesi hanno saputo “snellire" l’R200 passando da due TMU (Texture Mapping Unit) ad una, migliorando tanto il motore geometrico (anche se con una unità di Vertex Shader invece che due) quanto quello di Pixel Shader, sfruttando 10 bit per colore e non più 8 come nel Radeon 8500 e implementando il decoder video Rage Theatre on chip. Tutte queste ottimizzazioni confermano l’uso del termine “snellire" di cui prima: Ati è riuscita a creare un chip relativamente semplice (40 milioni di transistor invece che 60 milioni tipici del Radeon 8500) limitando i costi ed integrando Vertex e Pixel Shader in standard DirectX 8.1 a livello hardware. L’RV250 è venduto in due versioni: il Radeon 9000 e il Radeon 9000Pro. Questi differiscono solo per le frequenze di funzionamento del chip e della memoria (250/400Mhz per il primo, 275/550Mhz per il secondo). Oggi ci occuperemo della versione potenziata dell’RV250: il Radeon 9000Pro, che tanti consensi sta raccogliendo tra il pubblico. L’esemplare pervenuto è un sample che Ati specifica di non destinare al consumatore finale. Questa decisione è il risultato di una nuova strategia della casa canadese che, come nVidia, si preoccupa solo della progettazione e realizzazione dei chip e non più della loro vendita, che ora viene affidata ad assemblatori esterni; perciò spariranno le schede “Built by Ati" dagli scaffali dei rivenditori, sostituite dalle “Powered by Ati".

Specifiche:







Scritto da nico64 | il 2002-11-23 00:00:00 |

Annunci Google