IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

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IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi Aragorn il 05 feb 2009, 14:42

Di Pietro non candida indagati. Eccetto Tonino Antonio Di Pietro si autoassolve. E si candida lo stesso. Alle elezioni europee. Nonostante sia indagato. Andando contro le regole del codice etico che lui stesso ha dato al suo partito. Il leader dell’Italia dei Valori, infatti, è stato iscritto nel registro degli indagati per offesa all’onore e al prestigio del capo dello Stato (articolo 278 del codice penale) per le parole pronunciate durante la manifestazione sulla giustizia a piazza Farnese a Roma. In quell’occasione l’ex-pm aveva esortato il presidente Giorgio Napoletano a intervenire (...) (...) contro la legge sulle intercettazioni che il governo sta portando avanti. Aggiungendo anche che «il silenzio è un comportamento mafioso». Da qui la denuncia presentata sabato scorso dal presidente delle Camere penali, Oreste Dominioni. Dunque, allo stato dei fatti, Di Pietro è indagato. Peccato, però, che qualche settimana fa, durante la bufera per le inchieste napoletane e abruzzesi nei confronti di esponenti del centrosinistra, il suo partito si era dotato di una sorta di codice etico che prevede il divieto di candidatura per chi è indagato e il divieto di assumere o mantenere incarichi di governo, nazionale o locale, per chi è rinviato a giudizio. «Chiedo che questo codice venga applicato anche dai nostri alleati. Noi lo abbiamo messo in pratica per elezioni in Abruzzo e lo rispetteremo anche nelle prossime scadenze elettorali», aveva detto allora l’ex-pm.


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Re: IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi mlüff© il 05 feb 2009, 14:55

Mi avvalgo della facoltà di non commentare i misfatti degli amici di Sergiopoli :sisi:
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Re: IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi diegofio il 05 feb 2009, 15:01

prevede il divieto di candidatura per chi è indagato


ma è vera 'sta cosa? anche se uno è solo indagato?

quasi quasi la posto su hwupgrade, dove c'è un bel covo di fan di costui con i quali in questi giorni mi sto scannando sul caso englaro
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Re: IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi takion il 05 feb 2009, 15:03

Come avevo già detto, Di Pietro ha già delucidato in televisione quello che gli viene contestato, e scusate, ma dire al Presidente che "certe questioni sono anticostituzionali" non è reato anzi è giusto farlo notare e se il "Presidente" si ritiene offeso, allora spieghi:
1) Perché si ritiene offeso
2) Perché ci sono ancora 80 condannati in Parlamento a pieno stipendio
3) Perché non vaglia la non costituzionalità di ciò che si vuole varare.

I reati contestati in seguito a Di Pietro, come da lui detto, non sono relativi al momento in cui era candidato e neppure hanno a che vedere con la sua vita lavorativa. Una villetta avuta in eredità dal padre che poi viene contestata dai politici e media perché la mette a disposizione del partito (IDV) percependo un affitto al di sotto di quelli richiesti. Tutto provato.
E' reato, secondo te? Per me sono i media manipolati che vogliono fare danno a favore sempre di un certo qualcuno... e stranamente si propongono alleanze al PD se però si sbarazza dell' IDV... loro le chiamano "incongruenze" io le chiamo mafie!
Ora è scomodo a troppi perché sta attaccando quasi tutti. Ma prima?

No sto dicendo che sia un "angelo" ma sicuramente sta dimostrando che il marcio prosegue ed è anche alimentato!
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Re: IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi Aragorn il 05 feb 2009, 15:11

takion nn difenderò mai una persona che mentre un popolo veniva ucciso lui difendeva gli aguzzini
ma dico che nella vita ci vorrebbe un pò di coerenza

se no giochi a dire che tutti sono sporchi e brutti quando forse sei più sporco e brutto degli altri


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Re: IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi takion il 05 feb 2009, 15:18

Aragorn, credimi (forse mi sfugge) ma non so a cosa ti riferisci. Dammene un segno di modo che possa capire.

se no giochi a dire che tutti sono sporchi e brutti quando forse sei più sporco e brutto degli altri


Abitando per un certo numero di anni a Roma ho imparato un bel detto "Il più pulito ha la rogna!" ;)
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Re: IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi Aragorn il 05 feb 2009, 15:19

parli di napolitano? e dell'editoriale sull'unità che difendeva la scelta di mosca durante la primavera di praga?
o parli di dipietro che è indagato per varie cosucce, appropiazione indebita, peculato, vilipendio e gioca a fare il savonarola del 21esimo secolo?


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Re: IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi takion il 05 feb 2009, 15:26

takion nn difenderò mai una persona che mentre un popolo veniva ucciso lui difendeva gli aguzzini
Parlo di questo perché non capisco a chi/cosa ti riferisci.
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Re: IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi Aragorn il 05 feb 2009, 16:22

ripeto il tuo presidente della repubblica ha difeso l'urss dalle colonne dell'unità, mentre invadeva la cecoslovacchia reprimendo nel sangue la primavera di praga


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Re: IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi patrix78 il 05 feb 2009, 19:07

Mi domando perché ci si ricordi così bene della primavera di praga e ci si dimentichi invece più facilmente di tutti gli orrori che abbiamo "visto" sula nostra pelle qua in Italia ad opera di personaggi italiani... In fondo il periodo del duce è stato solo una manciata di anni prima del '68 o sbaglio?
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Re: IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi takion il 05 feb 2009, 19:51

(Sono rientrato ora). Ecco ora ci si è capiti. A parte che è il Presidente degli italiani e per non averlo bisogna cambiare Stato; di quello che ha fatto a quell'epoca me ne ricordo, ma per gli affari attuali e interni, non possiamo stare a vedere per chi parteggiò, perché se lo facessimo anche per gli altri "onorevoli" non credo ci sarebbe più posto per loro... sappiamo bene entrambi con chi abbiamo a che fare...

Purtroppo guardando bene, tali orrori sono ancora latenti in questo Paese e la causa sono proprio quei politici che con la scusa di fare meglio, impongono leggi molto discutibili, per non dire a mo' di minaccia.

Come noterete anche voi, in 2 utenti avete ben espresso il marcio che sta da tutte le parti, ma sino a che gli italiani non si daranno una mossa, non ci sarà alcun cambiamento. Qui tocca scendere in piazza TUTTI e ancora come una volta, poi loro dichiareranno lo stato di "coprifuoco" e tutto tornerà a loro vantaggio; solo se la collettività richiederà specificatamente che tali individui loschi se ne vadano si potrà ottenere qualcosa, dato che per Costituzione il popolo è sovrano (e non Mastella...come dichiarò a quell'epoca colto da raptus di megalomane protagonismo).
Non se vanno? Si chiede aiuto alla Comunità Europea e vediamo...

Tornando a Di Pietro: è uno dei tanti, ma almeno ha il buon senso di portare prove attive a suo carico.

Visto questo?
http://it.youtube.com/watch?v=i-LigK56hL0 Che figuraccia ha fatto fare a tutta la nazione! Dopo tante domande scappare di fronte ad 1 sola? Che c'è da nascondere?
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Re: IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi Aragorn il 05 feb 2009, 20:23

patrix78 ha scritto:Mi domando perché ci si ricordi così bene della primavera di praga e ci si dimentichi invece più facilmente di tutti gli orrori che abbiamo "visto" sula nostra pelle qua in Italia ad opera di personaggi italiani... In fondo il periodo del duce è stato solo una manciata di anni prima del '68 o sbaglio?

patrix è come se domani diventasse presidente della repubblica qualcuno che avesse difeso i lagher nazisti, nè + nè -, non è questione di ideologia ma di abominio. io mi vergogno di avere napolitano presidente della repubblica


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Re: IDV: le regole valgono per tutti tranne che per uno

Messaggiodi takion il 05 feb 2009, 21:06

Per voi, appena sfornata...
Qui mi sa che questa volta va a finire in un casinò...

DI PIETRO: GOVERNO COME PARTITO NAZISTA, PDL: E' PAZZO
E' bufera su Antonio Di Pietro per le dichiarazioni del leader dell'Italia dei Valori sul governo Berlusconi, accusato di "ricalcare le orme del partito nazionalsocialista tedesco" e per il suo nuovo appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rafforzato con la frase "il silenzio uccide la democrazia".

La nuova offensiva di Di Pietro, contenuto in una lettera-'supplicà inviata a Napolitano, ha provocato la pronta reazione degli uomini di Silvio Berlusconi, ma anche la presa di distanza di Walter Veltroni. Diffusa nella serata di mercoledì attraverso il suo blog, la lettera -appello di Di Pietro a Napolitano, in cui l'ex magistrato chiede al capo dello Stato di opporsi ai progetti del governo su Rai, giustizia, intercettazioni e corte dei conti, ha provocato un mezzo putiferio, anche perché Di Pietro ha rinfocolato le polemiche con nuove dichiarazioni sull'argomento.

"Il silenzio rispetto a ciò che sta accadendo uccide anche la democrazia", ha detto il capo dell'Idv per spronare Napolitano all'azione: la frase, però, è molto simile a quella pronunciata al comizio di Piazza della Repubblica ("il silenzio é un comportamento mafioso") e che, nonostante Di Pietro abbia negato che fosse riferita al capo dello Stato, gli ha procurato una denuncia e infinite polemiche. Polemiche che si ripropongono tali e quali anche in questa occasione.

"Di Pietro non si è appellato al capo dello Stato, Di Pietro ha fatto ancora una volta una cosa molto fuori misura", ha commentato il leader del Pd Veltroni censurando l'iniziativa del suo alleato. "Io sono tra coloro i quali - ha aggiunto Veltroni - sono convinti che gli attacchi al capo dello Stato in questo momento siano funzionali alla destra e a chi ha a cuore una crisi del sistema istituzionale italiano. Giorgio Napolitano è una garanzia per le istituzioni, è una garanzia per tutto il Paese, per chi è di destra, di centro, di sinistra".

Anche il vice di Veltroni, Dario Franceschini, mostra di avere le tasche piene delle sortite di Di Pietro: "Ora basta, la smetta di attaccare il capo dello Stato". Ovviamente dura la reazione del centrodestra. "Paragonare il governo italiano al nazismo - dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti - mi sembra una cosa così fantascientifica e così demenziale che non saprei neanche quale risposta dare: è una cosa così gonfiata, così pompata, così surreale, così sovradimensionata, che non ci sono risposte se non quelle di un totale e assoluto disprezzo".

Ma le repliche del centrodestra alle parole del leader dell'Idv non si fermano qui. C'é chi, come il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri, vorrebbe regalare a Di Pietro "un scolapasta" da mettersi in testa "quando la sera torna nella clinica psichiatrica dove risiede", perché "abbiamo un pazzo tra noi"; e chi, come il vicepresidente dalla Camera Maurizio Lupi, lo invita a "guardarsi allo specchio" se "vuole trovare qualcuno che abbia deliri di onnipotenza simili a quelli di Hitler".


http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_877688212.html
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