Si è però saputo già tempo fa, che avevano intenzione di tassare anche gli altri elettrodomestici, come il forno microonde e quelli che producono onde radio o simili. La cosa è ridicola, perché porterebbe ad una cessazione delle vendite con caduta di troppe ditte, e la popolazione tornerebbe all'epoca primitiva ("Wilma, dammi la clava!")...
I consumatori si mobilitano
ROMA - "Una proposta di legge per cancellare, in maniera netta e chiara, l'obbligo di pagamento del canone Rai per i possessori di personal computer e videofonini già c'è: è la mia, ha il numero 2493, giace in Parlamento dal 4 aprile 2007 e, non avendo ricevuto la dovuta attenzione dal governo Prodi, spero rientri tra gli obiettivi del prossimo governo Berlusconi". Così il deputato di Alleanza nazionale, Bruno Murgia, rilancia la sua iniziativa dopo le minacciose intimazioni inviate dal servizio pubblico ai contribuenti piemontesi.
Mentre prosegue la sottoscrizione dell'appello pubblicato sul nostro sito, ( http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/canone-rai-pc/interrogazione/interrogazione.html )anche le associazioni dei consumatori si mobilitano contro una tassa iniqua, imposta in forza di un regio decreto del 1938. La proposta di Murgia prevede, appunto, la sostituzione dell'intero articolo che obbliga al pagamento del canone i detentori di tutti gli apparecchi "atti o adattabili" alla ricezione del segnale radiotelevisivo, con l'esplicita esclusione di pc e telefoni mobili.
(25 febbraio 2008)