ThermalTake Extreme Volcano12

Pag. 2 - Caratteristiche

Il Volcano 12 appare come un concentrato di tutte le tecnologie con cui ThermalTake ha sempre arricchito i propri prodotti.

Il primo elemento su cui vogliamo concentrarci è il dissipatore: comepletamente in rame, il calore è disperso su ben 66 alette. La finitura superficiale della base è molto buona anche se non appare specchiata come altre migliori lavorazioni.

La clip fornita è la classica a 6 agganci che si installa tramite cacciavite da inserirsi nell’apposito vano montato sulla parte esterna della stessa. Questa procedura evita che lo stesso possa danneggiare la scheda madre. Il peso del prodotto è di circa 700g.
Altro elemento molto importante, dove la casa ha concentrato i propri sforzi innovativi, è la ventola. Come per il SilentBoost, la casa ha deciso di eliminare la griglia di protezione della ventola. Questa mossa, lo ricordiamo, anche se consente di migliorare di molto il flusso di aria che si dirige verso il dissipatore e di eliminare quasi completamente le turbolenze, non rende il prodotto molto sicuro, soprattutto se si considera che al giorno d’oggi è sempre più frequente “metter mani" all’interno del proprio case. Purtroppo non è data nemmeno la possibilità di montarne una poiché non presente nella confezione. Ricordiamo a tal proposito che ThermalTake vende un set di griglie colorate, le stesse che monta di default il Volcano11.
Nonostante questo piccolo neo, la nuova ventola è una degna erede della SmartFanII. Con sole 3 pale, viene migliorato il flusso di aria generato arrivando ad oltre 70 CFM a 5500 rpm e l’orizzonte di vita del prodotto è stato allungato a ben 80000 ore. L’aria viene fatta a scorrere in modo tale da concentrarsi nella zona centrale, quella che da sempre è più calda, dato il contatto diretto con il core del processore. Questo comportamento è reso possibile dal profilo convergente presente nella parte bassa dello scheletro che sostiene il rotore.

Dopo essere stata spinta, l’aria incontra tale profilo per subire una deviazione che, facendole cambiare direzione, le permette di raggiungere in maggiore quantità la parte centrale delle alette.
La ventola, d’altronde, conferma l’enorme flessibilità messa a punto nella SmartFanII: tramite sensore da porre nella parte bassa del processore, è possibile variare dinamicamente il regime di variazione della ventola a seconda del calore prodotto e seguendo questa curva:

Tramite connettore da inserire in quello apposito per il controllo del regime di rotazione, la ventola viaggia alla massima velocità consentita per la massima capacità di dispersione del calore. Se questo viene poi sostituito da quello montato su uno delle due staffe fornite, allora è possibile decidere manualmente la velocità (e quindi il rumore) dell’elemento rotante.

Una staffa va ad inserirsi nel vano PCI nella parte posteriore del case, l’altra in uno da 3.5", lo stesso usato per i lettori floppy con cui è possibile impostare il regime di rotazione dalla parte anteriore del case.
La ventola trae alimentazione sfruttando un comune connettore MOLEX a 4pin e presenta il classico connettore a 3pin per il solo monitoraggio del regime di rotazione.
La dotazione è completata dalle viti per il montaggio dell’una o dell’altra staffa e da un tubetto di pasta siliconica. E’ presente anche un semplice foglio cartaceo che fà da guida all’installazione.






Scritto da nico64 | il 2003-10-09 00:00:00 |

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