CoolerMaster Aero7 Lite
Pag. 1 - Introduzione e specifiche
Sulla scia del recente successo dell’Aero7, poi migliorato dall’Aero7+, CoolerMaster ha pensato di introdurre una versione “depotenziata" dello stesso prodotto e denominata Aero7 Lite.

Come il fratello maggiore, anche questo fonda il proprio funzionamento sulla ventola “Blower" che consente, come abbiamo avuto già modo di vedere, una migliore spinta dell’aria soprattutto nella regione centrale del dissipatore, quella a diretto contatto con il core della CPU.
La ventola, ora maggiorata e portata alle dimensioni di 80x80x80, permette buone portate d’aria, a fronte di un regime di rotazione variabile tramite manopola apposita. Una prima osservazione può essere fatta a proposito della nuova Blower fan “maggiorata" rispetto a quella dell’Aero7. Infatti la ventola che viene ora montata su Aero7+ e Aero7 Lite ha una maggior superficie di incidenza dell’aria unita ad una minor velocità massima (3500rpm e non 4500rpm). Dal suo interno fuoriescono 3 gruppi di fili: il primo, da collegarsi ad una presa CPU Fan al fine di monitorare la velocità di rotazione della ventola, il secondo, per prelevare energia da un connettore a 4 pin Molex (con connettore gemello al fine di lasciare inalterato il numero di questo tipo di prese nel case) e, infine, quello che termina con una manopola che consente, posta su staffa PCI o floppy (entrambe fornite), la variazione in continuo del regime di rotazione della ventola. Nell’elegante confezione in cartone è infine presente un adesivo in alluminio, riportante il logo della casa, con cui abbellire il proprio case.
Il corpo dissipatore è costituito da un blocco di alluminio (di 25 alette) con base in rame (dal diametro di 2.5 cm) su cui è stato applicato un leggero tappetino di pasta termoconduttiva argentata al fine di migliorare la trasmissione di calore. Un ultima nota sulla clip di aggancio: CoolerMaster ha deciso di sostituire la comoda clip ad aggancio facilitato che, nonostante l’agevole installazione senza l’utilizzo di strumenti pericolosi, spesso urta contro alimentatori o intralcia l’installazione dei moduli di Ram. Ora l’installazione viene effettuata con una clip che utilizza il classico cacciavite che va a far forza su un rilievo in acciaio circondato da due alette che evitano che tale attrezzo, sfuggendo alla presa, vada a finire sulla scheda madre con l’eventualità di danneggiarla.
La clip sfrutta tutti e sei gli agganci messi a disposizione del socket, indispensabile per un accessorio così voluminoso e di un certo peso (500g circa).
Specifiche:
