CoolerMaster HSC-V62 e TTC-A24

Pag. 2 - Caratteristiche e qualità

Nella classica confezione in plastica rigida che contraddistingue gli ultimi prodotti della casa taiwanese, troviamo il dissipatore e un tubetto di pasta al silicone termoconduttiva. Notevole è la qualità del prodotto principale: un dissipatore completamente in rame, sormontato dalla “solita" ventola 6x6.


La prima caratteristica che colpisce lo sguardo è l’altezza del dissipatore: circa 3 cm, un po’ poco visto lo spessore consueto di dispositivi di questo tipo. In realtà tale soluzione è pienamente coerente con il principio di funzionamento del prodotto che è celato nella ventola.


Sulla base della stessa è disposto un diodo adiacente al lato superiore delle alette centrali del dissipatore e che rileva la temperatura del corpo con cui va a contatto.


Dalla temperatura rilevata dal diodo, si impone il regime di rotazione alla ventola.


Consapevolezza comune è il fatto che qualunque materiale conduttivo venga posto a contatto con un altro più caldo, subisce un riscaldamento maggiore nella zona a diretto contatto (che chiameremo A) e minore in quella periferica (che chiameremo B) secondo un certo gradiente termico inversamente proporzionale alla capacità dissipativa e proporzionale alla lunghezza dello stesso. L’utilizzo di materiali dalle pregiate doti dissipative come il rame, permette di ottenere salti termici minori tra le zone A e B di cui prima rispetto all’alluminio a parità di lunghezza. Se invece consideriamo l’evento a parità di materiale ma con lunghezze diverse, è ovvio che l’elemento più corto subirà il salto termico minore. Questo spiega il motivo per cui lo spessore del dissipatore è inferiore alla media: ponendo il rilevatore di temperatura “molto vicino" al core del processore, questo va a misurare una temperatura molto prossima a quella di esercizio delle CPU, permettendo un’immediata variazione del regime di rotazione della ventola e quindi condizioni operative di massimo comfort. Volendo spiegare il comportamento della ventola in altre parole, potremmo dire che questa si “accorge" quasi istantaneamente di un eventuale incremento della temperatura del processore. E’ facilmente intuibile come il prodotto sopperisca al difetto principale del Volcano 7 di ThermalTake provvisto di variazione dinamica del regime di rotazione della ventola in funzione della temperatura del case. In realtà questa soluzione può far comodo anche a chi era rimasto diffidente nei confronti del metodo usato dal Volcano 9 per cambiare la velocità automaticamente. Come molti ricordano, il prodotto di ThermalTake era dotato di un rilevatore che veniva posto a contatto con la parte inferiore del core e che quindi, per l’installazione, prevedeva la rimozione momentanea del processore dal socket e l’inserimento di un filo sottilissimo che poteva comunque intralciare il ritorno della CPU nel socket piegandone i piedini. Prima dell’installazione della nuova opera di Cooler Master, abbiamo provveduto alla rimozione dell’adesivo che ricopre la base notandone la lucentezza e, quindi, l’elevato livello qualitativo della finitura superficiale.


Le alette in purissimo rame sono, oltre che molto sottili, anche numerose (ben 35).


La clip di aggancio è la “solita" di Cooler Master che sfrutta la pressione delle dita per l’inserimento e bloccaggio del dispositivo e non fa uso di tutti e tre i connettori presenti sul socket. In ultimo il peso del prodotto: 450 g circa. Sicuramente un prodotto dall’elevato target qualitativo. Il secondo articolo protagonista di questa analisi è il TTC-A24.


E’ un cavo IDE compatibile ATA-133 dalle pregiate doti qualitative. La sezione circolare di circa 1 cm di diametro permette maggiore circolazione di aria fresca all’interno del case e anticipa i futuri cavi SerialATA caratterizzati, oltre che da maggiore velocità di trasferimento dei dati, da cavi finalmente tondi, che porranno “ordine" ai nostri case senza intralciare i movimenti dell’aria.


Il cavo ha terminali colorati per facilitarne l’installazione ed è ricoperto da uno strato in alluminio che riduce le interferenze elettromagnetiche (EMI) dando più stabilità al segnale elettrico. In ultimo i tre connettori sono collegati al Pull Tab, un “prolungamento" rigido degli stessi che ne facilita lo smontaggio.


Sicuramente un prodotto “d’alta classe" che punta su estetica e funzionalità.


























Scritto da nico64 | il 2002-11-30 00:00:00 |

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