TechGarage 2008: strategie per innovare sull'onda del web 2.0

Il 20 giugno 2008, a Roma, dalle ore 9,00 presso la sede dell’università LUISS Guido Carli, si svolgerà la prima edizione di TechGarage, l’evento dedicato al venture capital e al networking fra imprese e finanziatori.

Questa è l’occasione che Francesco De Leo, (CEO Advisor WIND e Vice Chairman Tellas Greece) Stefano Venturi, (Managing Director CISCO Italy and Vice President CISCO Corporate), Paolo Catalfamo, (Managing Director American Chambers of Commerce in Italy) e Marco Argenti, (Managing Director Dada.net) hanno scelto per confrontarsi su alcuni temi di stretta attualità. Al centro della giornata si discuterà di innovazione, collaborazione e facilitazione dei contatti tra start up italiane e finanziatori internazionali.

Accomunati da una grande passione per lo sviluppo tecnologico e sociale del nostro Paese e dal desiderio di condividere pratiche e conoscenze nell’era del Web 2.0 e della business collaboration, i quattro top manager daranno vita ad una tavola rotonda che inizierà alle 9.15 (moderata da Paolo Boccardelli, Professore Associato di Economia e Gestione delle Imprese LUISS Guido Carli) al fine di illustrare la loro visione e le loro esperienze di leader industriali.

“La rivoluzione creata dall’onda collaborativa conosciuta come Web 2.0 ci ha insegnato che fare networking è il primo passo per attivare anche in Italia la crescita virtuosa di nuove competenze”  ha commentato Stefano Venturi. “La capacità di collaborare in modo efficace su teatri  internazionali grazie ai nuovi strumenti del Web 2.0 permetterà agli imprenditori italiani di giocare un ruolo da protagonisti nel portare al successo le nuove idee di business. Per questo motivo ho deciso di partecipare in prima persona a un dibattito così stimolante come quello di TechGarage, con il desiderio di portare la mia visione di manager internazionale che da 12 anni supporta progetti di start up  all’interno di Cisco Corporate”.

 “Il più grande Internet Exchange a livello globale, ovvero quello di Amsterdam, vede scambiati 3 petabyte di dati nel corso di una giornata”ha  sottolineato Francesco De Leo. “L'evoluzione verso il cloud computing apre scenari impensabili fino a pochi anni orsono, per quanto concerne l'applicazione di grandi capacità computazionali, all'avanzamento della ricerca scientifica in ambiti quali le bioscienze, la chimica di base e i nuovi materiali. In Italia abbiamo dei ricercatori straordinari, e le opportunità offerte dal Web, se supportate da capitali di rischio, possono aprire una nuova stagione di investimenti, che avrà effetti durevoli a livello di contesto competitivo. Il treno è partito, ed è necessario accelerare lo sviluppo di nuove iniziative, cercando di inserire i nostri migliori talenti nel circuito globale della ricerca”.

“Il web 2.0, proprio perché condivisione di conoscenza, non sta modificando solamente il nostro rapporto personale con la rete e con l’informazione ma sta cambiando, sempre di più, il rapporto tra le aziende e i consumatori.” ha  commentato Marco Argenti “Grazie alla rete, infatti, i consumatori hanno trovato il mezzo per condividere pubblicamente le proprie opinioni e questo rappresenta per le aziende un’opportunità formidabile. Gli imprenditori di oggi, senza paura, devono usare la rete non più solo per comunicare ma soprattutto per ascoltare. Nel web 2.0, al centro della comunicazione, c’è l’utente, con i suoi bisogni, con la sua voglia di poter usufruire di una user experience che lo soddisfi e con la sua capacità di veicolare il messaggio in modo virale e praticamente a costo zero.”

“"Il web2.0, nella sua accezione collaborativa e commerciale, si sta dimostrando un formidabile abilitatore di relazioni industriali internazionali. Adottato in America  per la costituzione della stessa Silicon Valley e per l'affermazione dei più avanzati distretti industriali, ha permesso di abbattere i costi di produzione di beni e servizi e favorito la sperimentazione creativa tra gli investitori di capitali di rischio (business angels e venture capitalist) con ricercatori ed imprenditori" ha sottolineato Paolo Catalfamo. "L'esperienza realizzata negli Stati Uniti può essere oggi replicata con successo nella maggior parte dei mercati internazionali, grazie a Internet che rappresenta una sorta di palestra per confrontare esperienze imprenditoriali e modelli di investimento innovativi. Di questo potranno godere soprattutto i distretti industriali italiani che rappresentano già oggi uno straordinario modello di efficienza imprenditoriale e specialmente l'industria manifatturiera e il cosiddetto "made in Italy".


Per informazioni su TechGarage: http://www.techgarage.eu/programma















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Scritto da Aragorn | il 2008-06-18 12:28:54 |