
Mi viene voglia di chiedergli che cure faccia perché a volte viene anche a me mal di schiena...
Bruxelles, 11 feb. - (Adnkronos/Aki) - Silvio Berlusconi si schiera in difesa del vertice della Protezione civile. "Ho parlato con Bertolaso, so che aveva mal di schiena e andava da una fisioterapista, una signora di mezza età, che tra l'altro oggi è in ospedale per farsi operare per un problema alla spina dorsale. Quindi - ha proseguito - tutte queste cose sono assolutamente non accertate non vere e infondate".
Secondo il presidente del Consiglio "siamo alla presenza di un imbarbarimento, di un avvelenamento della vita civile che è difficile da sopportare".
E dunque, si sfoga il premier, chi chiede le dimissioni del sottosegretario lo fa "per invidia". Parlare di dimissioni "è uno sport che mi trova contrario. Sono persone che più volte ricorrono a questi atti per invidia, invece ora bisogna resistere ancora con più forza''.
"Le persone di buon senso la pensano come me e di questa cosa ne sono convinto". E i pm "si vergognino, si vergognino", scandisce Berlusconi. "Una persona come Bertolaso che ha fatto così bene per l'Italia e per gli italiani - insiste - non può essere accusata in questo modo". Secondo il presidente del Consiglio "è assurdo andare a sollevare un problema di questo genere" contro una persona che "ha fatto così bene per l'Italia".
"Se una persona opera bene al 100% e poi c'è l'1% discutibile, quell'1% deve essere messo da parte. Mi sembra una cosa di buon senso che è difficile non capire".
"Anche un'azienda piccola come quella di Grottaferrata - ha affermato - può fare benissimo i lavori, e li ha fatti benissimo. Non vedo dove sia lo scandalo, non capisco questi pm". Il riferimento, spiega Berlusconi, è "al fatto che ci può essere qualche irregolarità da parte di chi opera bene, ed è anche giusto. Non lo dico di Bertolaso, ma se uno mette il telefono sotto controllo per due anni si alzi in piedi chi pensa che non possa uscire qualcosa di scandaloso". E comunque, conlude il premier, "non si tratta di reati ma di qualcosa inerente alla sfera privata".
In ogni caso, "andremo avanti" con il decreto sulla protezione civile e la trasformazione in Spa.
Intanto il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini ha chiesto al sottosegretario alla Protezione civile di confermare le dimissioni respinte ieri dal premier Berlusconi. "In un Paese non anomalo una persona in quella situazione, anche per difendersi meglio, rassegna le dimissioni - spiega il capogruppo alla Camera del Pd - Noi abbiamo apprezzato la sensibilità mostrata ieri da Bertolaso. Sta ora a Bertolaso confermare quella sensibilità istituzionale". E sottolinea: ''C'è un decreto approvato al Senato e calendarizzato la settimana prossima alla Camera. Contiene delle cose inaccettabili. Ho chiesto che la maggioranza.
Spetta "alla sensibilità'' di Guido Bertolaso ribadire le dimissioni, sottolinea il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani: "Bertolaso non è condannato - spiega - E' una questione che attiene alla sua sensibilità. Certo, è stato investito di un potere personale che nessuno ha. Di questo deve rispondere". E a chi gli fa notare che questa mattina Franceschini ha parlato di dimissioni di Bertolaso, Bersani replica: "Franceschini ha detto che la questione attiene alla sensibilità di Bertolaso e io sono d'accordo".
Per Bersani la priorità è invece fermare il decreto che trasforma la protezione Civile in una Spa. "Capisco che nell'era del berlusconismo, l'immediatezza dell'immagine viene prima di tutto, ma così si creano mostri giuridici di cui poi è il Paese a pagare il prezzo". ''Dobbiamo continuare a chiamare il G8 o i Mondiali di nuoto un'emergenza e in nome di questo far venir meno ogni procedura di trasparenza? Su questo - taglia corto il numero uno del Partito democratico - il centrodestra deve riflettere"
Rincara la dose l'Idv: "Berlusconi e Bertolaso sono al vertice di un sistema che gestisce senza alcun controllo una enorme quantita' di denaro pubblico. Sono una nuova loggia, la B 2'', afferma il presidente dipietrista alla Camera Massimo Donadi.
In casa della maggioranza, è invece Maurizio Gasparri a notare: "E' certamente singolare la tempistica. Credo che si debba fare un accertamento rapido, compatibile con i tempi della Protezione civile, una struttura che non può rimanere sulla graticola a lungo perché ne avrebbe un danno la sicurezza del Paese. Non c'è dubbio che la sincronia di alcuni interventi giudiziari e i tempi elettorali è un fatto che gli italiani conoscono e che nei fatti ha portato a rafforzare un centrodestra che preferisce fare e non ordire manovre come questa".
Dice no al ritiro o a una 'pausa di riflessione' alla Camera chiesti dall'opposizione a proposito del ddl di conversione del decreto che istituisce la 'Protezione civile spa'', dice il ministro della Difesa Ignazio La Russa sottolineando in un colloquio con l'ADNKRONOS che ''l'avvio di un procedimento non può bloccare in maniera drastica'' il provvedimento.
''Penso che il Bertolaso che conosciamo - rileva La Russa - è la persona che ha coordinato in maniera mirabile insieme al presidente Berlusconi la ricostruzione a L'Aquila, la persona che ha rimesso in sesto Napoli anche con l'aiuto dei militari per l'emergenza rifiuti, che è venuto da me pochi giorni fa dicendosi pronto a colaborare per offrire i migliori aiuti ad Haiti''. ''Quello che esce dall'imputazione - prosegue il ministro - è un Bertolaso che noi non conosciamo e pensiamo che non esista. Gli auguro di poterlo dimostrare subito. Nel frattempo, ha tutta la nostra fiducia''.
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