Censura Internet: allarme anche in Occidente

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Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi takion il 12 mar 2009, 12:08

Visto che un po' per volta stanno arrivando i nodi al pettine di cui dicevo nell'altro post? Qui si solfeggia solo di possibilità anche in Occidente, ma essendoci una democrazia, neppure il minimo pensiero avrebbe dovuto sfiorare tale questione... E intanto Reporter senza frontiere lancia l' allarme.

Un tasto speciale, "Ctrl", ovvero "control", riprodotto in maniera ossessiva su tutta la tastiera del computer. Reporter senza Frontiere presenta con questa immagine la nuova campagna contro la censura su Internet. Il "controllo" è quello totale e assoluto esercitato dai regimi dittatoriali sulle informazioni circolanti in rete. Ma, secondo quanto denuncia l'organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa, anche alcuni paesi democratici hanno adottato misure preoccupanti.

Per questo Rsf, oltre a denunciare le gravissime violazioni della libertà da parte dei dodici "nemici di Internet" (Arabia Saudita, Birmania, Cina, Corea del Nord, Cuba, Egitto, Iran, Uzbekistan, Siria, Tunisia, Turkmenistan e Vietnam), ha deciso di mettere "sotto vigilanza" altri undici governi, nel timore che gli abusi si possano estendere in altre aree del mondo.

Le democrazie sotto osservazione sono quella australiana e la sud-coreana. Nel gennaio 2008, il Parlamento australiano ha esaminato un progetto di legge che esige che i provider di Internet creino sempre due collegamenti in ogni casa, uno per gli adulti e un altro per i bambini, entrambi sottomessi a un filtro rigido e segreto. Il progetto è considerato da Rsf come un grave attentato alla confidenzialità della corrispondenza privata, perché viene presentato in un momento in cui la legislazione contro il terrorismo permette già a un'agenzia indipendente del governo di intercettare qualunque messaggio e-mail sospetto e di compiere indagini sugli internauti anche in assenza di un'autorizzazione giudiziaria.

Anche in Corea del Sud, secondo Reporter senza Frontiere, sono state adottate misure "sproporzionate" per regolare l'acesso alla rete. Il 7 gennaio scorso è stato arrestato un blogger con l'accusa di aver messo in pericolo "gli scambi economici sui mercati", così come "la credibilità della nazione" con la pubblicazione di alcuni articoli su uno dei forum di dibattito più importanti del paese.

Attualmente, denuncia l'organizzazione per la libertà di stampa, nel mondo ci sono 69 ciberdissidenti in carcere: in vetta alla lista nera, ancora una volta, la Cina, seguita da Vietnam e Iran. I dodici paesi indicati come "nemici di Internet" secondo Rsf hanno trasformato le loro reti in Intranet, impedendo agli internauti di accedere a quelle informazioni che i governi considerano "indesiderabili". Oltre a censurare, i regimi dimostrano anche grande efficacia nella repressione, spesso giustificata con la necessità di difendere la "sicurezza nazionale".

Accusate di aver collaborato spesso con i regimi censori - anche loro malgrado, per le fortissime pressioni dei governi - alcune delle grandi imprese globali di Internet hanno reagito con coraggio nei mesi scorsi: Google, Yahoo e Microsoft hanno aderito alla fine del 2008 ai principi del "Global Network Initiative", affermando pubblicamente la volontà di rispettare la libertà di espressione dei loro clienti in tutto il mondo. Una dichiarazione di principio che si spera possa diventare realtà. Per questo nei giorni scorsi Rsf ha lanciato insieme ad Amnesty International un appello ai direttori generali delle tre compagnie, chiedendo che oggi, giornata mondiale contro la cyber-censura, diano un segnale forte a difesa della libertà d'espressione.Un tasto speciale, "ctrl", ovvero "control", riprodotto in maniera ossessiva su tutta la tastiera del computer. Reporter senza Frontiere presenta con questa immagine la nuova campagna contro la censura su Internet. Il "controllo" è quello totale e assoluto esercitato dai regimi dittatoriali sulle informazioni circolanti in rete. Ma, secondo quanto denuncia l'organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa, anche alcuni paesi democratici hanno adottato misure preoccupanti.

Per questo Rsf, oltre a denunciare le gravissime violazioni della libertà da parte dei dodici "nemici di Internet" (Arabia Saudita, Birmania, Cina, Corea del Nord, Cuba, Egitto, Iran, Uzbekistan, Siria, Tunisia, Turkmenistan e Vietnam), ha deciso di mettere "sotto vigilanza" altri undici governi, nel timore che gli abusi si possano estendere in altre aree del mondo.

Le democrazie sotto osservazione sono quella australiana e la sud-coreana. Nel gennaio 2008, il Parlamento australiano ha esaminato un progetto di legge che esige che i provider di Internet creino sempre due collegamenti in ogni casa, uno per gli adulti e un altro per i bambini, entrambi sottomessi a un filtro rigido e segreto. Il progetto è considerato da Rsf come un grave attentato alla confidenzialità della corrispondenza privata, perché viene presentato in un momento in cui la legislazione contro il terrorismo permette già a un'agenzia indipendente del governo di intercettare qualunque messaggio e-mail sospetto e di compiere indagini sugli internauti anche in assenza di un'autorizzazione giudiziaria.

Anche in Corea del Sud, secondo Reporter senza Frontiere, sono state adottate misure "sproporzionate" per regolare l'acesso alla rete. Il 7 gennaio scorso è stato arrestato un blogger con l'accusa di aver messo in pericolo "gli scambi economici sui mercati", così come "la credibilità della nazione" con la pubblicazione di alcuni articoli su uno dei forum di dibattito più importanti del paese.

Attualmente, denuncia l'organizzazione per la libertà di stampa, nel mondo ci sono 69 ciberdissidenti in carcere: in vetta alla lista nera, ancora una volta, la Cina, seguita da Vietnam e Iran. I dodici paesi indicati come "nemici di Internet" secondo Rsf hanno trasformato le loro reti in Intranet, impedendo agli internauti di accedere a quelle informazioni che i governi considerano "indesiderabili". Oltre a censurare, i regimi dimostrano anche grande efficacia nella repressione, spesso giustificata con la necessità di difendere la "sicurezza nazionale".

Accusate di aver collaborato spesso con i regimi censori - anche loro malgrado, per le fortissime pressioni dei governi - alcune delle grandi imprese globali di Internet hanno reagito con coraggio nei mesi scorsi: Google, Yahoo e Microsoft hanno aderito alla fine del 2008 ai principi del "Global Network Initiative", affermando pubblicamente la volontà di rispettare la libertà di espressione dei loro clienti in tutto il mondo. Una dichiarazione di principio che si spera possa diventare realtà. Per questo nei giorni scorsi Rsf ha lanciato insieme ad Amnesty International un appello ai direttori generali delle tre compagnie, chiedendo che oggi, giornata mondiale contro la cyber-censura, diano un segnale forte a difesa della libertà d'espressione.

http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/esteri/rapporto-rsf/rapporto-rsf/rapporto-rsf.html
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi max10891 il 12 mar 2009, 16:34

bha...è troppo grande complicato e privo di perfezione internet...non è attuabile una censura...così come il controllo..
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi takion il 12 mar 2009, 19:30

Beato te che non sai...purtroppo non è così.

Prova a mandare una email minacciosa ad un grosso personaggio e poi vediamo che ti succede. Prendi pure tutte le precauzioni che vuoi...
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi ari il 12 mar 2009, 20:31

democrazia ormai e' sinonimo di tirannia dei potenti
assistenza fraterna ai bisognosi-moralità in tutti i campi-lotta contro l’ignoranza e contro il servilismo verso i potenti-potenziamento, se si sarà ancora in tempo, dell’autarchia, unica nostra speranza fino al giorno utopistico della suddivisione fra tutti i popoli delle materie prime che Iddio ha dato al mondo-esaltazione dello spirito di orgoglio di essere italiano-educazione in profondita'- http://www.worldcommunitygrid.org USATE BOINC
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi takion il 13 mar 2009, 01:22

Una frase molto bella, ma anzitutto significativa e che arriva dal passato, confermando la situazione già da allora vissuta:
Codice: Seleziona tutto
Da quando le persone corrotte si uniscono tra loro per costituire una forza, le persone oneste devono fare lo stesso " (Conte Leo N. Tolstoy)


Quella detta sopra è la via possibile.
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi max10891 il 13 mar 2009, 20:46

takion ha scritto:Beato te che non sai...purtroppo non è così.

Prova a mandare una email minacciosa ad un grosso personaggio e poi vediamo che ti succede. Prendi pure tutte le precauzioni che vuoi...


Bhè è anche giusto che sia così!

se metto una mia idea in maniera NON offensiva o minacciosa non vedo in che modo e con quale potere possano censurarmi...
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi ari il 13 mar 2009, 21:17

max10891 ha scritto:Bhè è anche giusto che sia così!

se metto una mia idea in maniera NON offensiva o minacciosa non vedo in che modo e con quale potere possano censurarmi...


Magari come hanno fatto con le presentazioni dei libri di Pansa , o con i gazebo della lega o con le sedi di Forza Nuova.....
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi takion il 13 mar 2009, 22:52

Ti devo dare ragione ma per altro motivo che avevo dimenticato: oggi anche in Italia è conteggiato il reato di "stalking", il che vuol dire che se segui una persona (fisicamente o via pc etc) o le fai minacce (scritte o verbali o altro) o anche solo la infastidisci, salta fuori l'applicazione di tale reato, cosa a mio parere più che giusta visto che c'è sempre chi si approfitta di chi è in stato di inferiorità (vedi gli ultimi indecenti atti contro il disabile...).

Però dall'altra parte, cioè la possibilità di scambio di opinione, tale reato non può essere conteggiato, applicato in quanto se mi poni una domanda e ti rispondo come penso, poi non puoi dirmi che sono "eversivo" o "facinoroso" e solo perché* non collima con i tuoi personali interessi...vediamo la massa come la pensa e poi si deciderà... ecco su cosa si basa tale allarme in Occidente. Qui non è più questione di colore politico, ma di mala politica, quella che serve a pochi per i loro soli interessi e non importa da chi è fatta perché è uguale..!

Il voler tentare o solo pensare di mettere a tacere delle voci, riporta alla mente passati episodi di un'epoca che si spera non torni, ma se si andrà avanti così...altro che quella passata..!
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi ari il 14 mar 2009, 11:02

Ad esempio il perseguitare e martirizzare quelle persone che , per motivi loro, si ostinano a proporre tesi che negano lo sterminio del popolo ebreo da parte di quei folli nazisti , serve solo a circondarli di un alone di mistero e di proibito.
Cosa questa assolutamente piu' negativa che non il lasciare che parlino eche siano sommersi dalle loro stesse idiozie.
Il renderli clandestini non fa altro che dare loro un'arma in piu' per attirare curiosita' e forse anche , paradossalmente , piu' visibilita'.
Ma il tappare la bocca a chi non fa comodo e' una peculiarita' "democratica".
Nella "terrificante dittatura" che ci ha "oppresso" per un ventennio , le voci dissidenti erano libere di esprimersi , ovviamente senza superare il limite del dissenso per poi sfociare in atti sovversivi.
Gli individui particolarmente pericolosi erano poi non incarcerati , non torturati , non infoibati ma mandati , loro malgrado , ad abitare in luoghi con meno audience.....
Da notare che nello stesso periodo , sotto altri democratici dittatori , gli stessi comportamenti , anche di minore entita' , tipo un mugugno di troppo , erano inevitabilmente tacitati PER SEMPRE ED IRREVOCABILMENTE.
Era un periodo di violenza politica da entrambe le parti , oggi invece che dovremmo essere un po' piu' civili , la violenza politica e' ancora presente ma solo da una parte.
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi takion il 14 mar 2009, 12:18

Ho però notato che quelle persone hanno ampiamente parlato e non sono poi state martirizzate, ma additate di voler tacere un'orrenda verità ed in alcuni casi messe sotto accusa. Questo rispecchia ampiamente la "legge" che in molti casi (oggi troppi) si ostina a non voler accettare certe prove, perché porterebbero alla vera identificazione dei committenti, o perché rischierebbero di dover smentire ciò che hanno dichiarato prima... ecco quei "negazionisti" di cui hai accennato fanno la stessa cosa: negano l'evidenza con prove, negano l'esistenza di un qualcosa accaduto e del quale tutti hanno prove concrete.

Oggi il rischio dittatura di rete esiste, e basta guardare la Cina o altri paesi come lei... però non bisogna permetterlo.
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi ari il 14 mar 2009, 12:27

Si , quei personaggi hanno esposto le loro tesi ma con la galera come prospettiva e addirittura sono stati strumentalizzati per screditare il papa.
La censura in rete non si puo' negare abbia un fascino irresistibile per qualsiasi politico, c'e' solo da sperare che le mosse in questa direzione che sicuramente verranno intraprese , non solo in Cina ma anche da noi , vengano prontamente messe alla luce e contrastate dalla gente comune e anche da quei geniacci che manovrano i computer come biciclette.
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi diegofio il 14 mar 2009, 13:12

ari ha scritto:Nella "terrificante dittatura" che ci ha "oppresso" per un ventennio , le voci dissidenti erano libere di esprimersi , ovviamente senza superare il limite del dissenso per poi sfociare in atti sovversivi.
Gli individui particolarmente pericolosi erano poi non incarcerati , non torturati , non infoibati ma mandati , loro malgrado , ad abitare in luoghi con meno audience.....


libere di esprimersi? nel fascismo la censura era ai massimi livelli, interi giornali furono oscurati e poi sospesi in altri furono sostituiti i dirigenti. partiti non filo-fascisti non ebbero libertà di cittadinanza.
"senza superare il limite del dissenso" stava proprio a significare che
1 o scrivi e parli seguendo l'ideologia fascista
2 o te ne stai zitto chè ti può anche capitare qualcosa di sgradevole, come una bella condanna a morte (se non ti avevano già fatto fuori gli squadristi prima) emanata dal "democraticissimo" (qui sì che servono, le virgolette) tribunale speciale.
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi ari il 14 mar 2009, 13:38

Cero , visti con gli occhi di oggi , i comportamenti politici del tempo sono aberranti.
Considera pero' la politica dell'epoca...
I metodi usati dai fascisti e dai comunisti differivano di poco.
Tieni conto che un artista scomodo come Toto' ha avuto ampi margini di espressione , Bombacci addirittura era amico di Mussolini e ha fondato il PCI (poi , visto come agivano i compagni , ha preferito morire col Duce ).
La devastazione dell'Avanti e' stata duramente condannata da Mussolini.
Le condanne a morte nel ventennio sono state circa 42.
Ragionare con gli stereotipi trasmessi dalla "cultura antifascista a prescindere" che ha imperato dal dopoguerra non porta da nessuna parte.
Il dissenso era normale , il superarne il limite e cioe' compiere atti sovversivi e contro lo Stato , era punito.... ne' piu' ne' meno di oggi.
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi takion il 14 mar 2009, 13:44

Concordo pienamente con Diego e come detto prima se serve un esempio, prendiamo la CIna oggi, dove la censura è applicata proprio come detto da Diego poco fa...

La dittatura è dittatura, e non serve farci dei ghirigori sopra, cambi il colore, ma non cambi i "semi" , proprio come nelle carte da gioco.

Le aberrazioni compiute sotto una dittatura sono le stesse eseguite sotto tutte le altre (dittature) perché con quella ci saranno sempre un dittatore e un suddito...uno che comanda e l'altro che esegue, però a differenza di una democrazia, chi esegue non viene remunerato, lo deve fare per obbligo!

I metodi usati dai fascisti e dai comunisti differivano di poco.
per essere esatti, di nulla! Cambia solo il colore...
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Re: Censura Internet: allarme anche in Occidente

Messaggiodi takion il 14 mar 2009, 13:50

compiere atti sovversivi e contro lo Stato, era punito.... ne' piu' ne' meno di oggi.
E' logico che quando uno che lavora e deve portarne a casa, ma non gliene danno, diventa un sovversivo, un sobillatore e tutti gli altri termini che vuoi. Ma se quello stesso "Stato" copre degli immondi atti che hanno portato a questo, come vogliamo allora chiamarlo quello "stato"? Associazione a delinquere nazionalizzata? Non so fai tu...

Pensa solo ad una cosa: in Cina la storia della melammina nel latte, se fosse andata bene avrebbe dato onori e glorie a tanti e molti sarebbero stati messi in mezzo pure se non meritevoli (le "spintarelle"); invece è andata male e lo Stato che ben sapeva ha condannato solo il diretto, ma non gli altri... come lo chiami?
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