Un altro pirata della strada, un altro straniero ubriaco. Un bollettino di guerra che conta ancora una volta vittime innocenti. Siamo a Pavia, dove Icoaal Abdallah, marocchino di 35 anni, domenica ha investito una cop -pia di anziani. Erano le 14.30 del pomeriggio quando il pirata ubriaco, a bordo di una Citroen CI si è scontrato a tutta velocità con la Fiat Panda su cui viaggiavano Gianni Calzati, 70 anni, e la moglie Carolina Vercesi, 68 anni. I due coniugi sono morti sul colpo. Il marocchino, illeso, ha abbandonato l'auto e si è dato alla fuga. Grazie ad alcune testimonianze è stato arrestato un'ora dopo dalla Polizia Stradale e ora dovrà rispondere di omissione di soccorso, omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza.
PROPORZIONI ALLARMANTI
È soltanto l'ultimo di una lunga serie di incidenti stradali. In base ai dati ASAPS, l'Associazione sostenitori della Polstrada, nel 2008 il 30% dei casi di pirateria stradale sono stati causati da automobilisti stranieri. Se si pensa che l'incidenza della popolazione straniera in Italia rispetto a quella complessiva si attesta su un livello del 5%, questa stima assume proporzioni allarmanti.
Le casistiche confermano. A Roma settimana scorsa un romeno ubriaco ha investito per tre volte una donna che stava attraversando la strada. Il pirata 39enne, già noto alle forze dell'ordine, quando si è accorto di aver investito la donna di 46 anni, le è passato sopra altre due volte. Dalle analisi del sangue hanno è risultato un tasso alcolemico sette volte superiore a quello consentito: l'uomo è stato arrestato per tentato omicidio. Ma uno dei casi più emblematici è quello di Cremona, in cui il 28 giugno 2007 hanno perso la vita quattro ragazzi tra i 17 e i 24 anni, travolti dall'auto di un albanese ubriaco. Il responsabile della strage è stato fermato e poi rilasciato senza alcuna limitazione alla sua libertà: Le associazioni competenti lanciano l'allarme. «Nel 2008 i morti per mano di un pirata sono aumentati del 16% rispetto al 2007», dice Giordano Biserni, Presidente ASAPS. «Nel 30% dei casi i pirati sono stranieri. Chi scappa dopo un incidente lo fa per la paura di assicurazioni scadute o false. Per gli stranieri c'è l'aggravante di un permesso di soggiorno non più valido o inesistente. Ma ci sono stranieri anche tra le vittime degli incidenti stradali. Inoltre, nel 44% dei casi all'origine delle sciagure vi è l'abuso di alcol e droghe. Un dato di sicuro sottostimato perché spesso i pirati vengono rintracciati dopo giorni o mesi».
«TROPPO BUONISMO»
L'AMA conta un totale di incidenti accaduti e denunciati nel 2007 «pari a 3.770.000», evidenza Umberto Guidoni, Segretario generale. «È necessaria un'attività di prevenzione, ma anche un aumento dei controlli. Siamo arrivati a 1 milione nel 2007, ma siamo ancora lontani da livelli ottimali. È necessaria, poi, una verifica delle patenti non europee. Molti stranieri hanno la conversione automatica, ma all'estero esistono modalità per il rilascio del documento di guida molto diverse dalle nostre». A denunciare preoccupazione anche l'Associazione Nazionale Familiari Vittime della strada. «C'è ormai una situazione che sfugge al controllo», insiste la presidentessa, Giuseppa Cassaniti Mastrojeni. «In una società civile che si nutre di valori e di diritti bisogna fare qualcosa. Bisogna punire i colpevoli, se no anche le Istituzioni si rendono corresponsabili del mantenimento della strage. Quanto agli stranieri, l'Italia si è sempre distinta per il buonismo e il permissivismo, così ai nostri delinquenti si sono aggiunti quelli stranieri. Siamo al collasso. Noi chiediamo giustizia, perché finora ha trionfato solo il senso dell'impunità».