Sono stati due adolescenti a far deragliare il treno

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Sono stati due adolescenti a far deragliare il treno

Messaggiodi Joistick il 15 ott 2008, 16:46

PONTE LAMBRO Il vandalo numero uno vive nei dintorni della stazione di Ponte Lambro. Esce di casa a testa bassa, il cappuccio delle felpa tirato fin sopra agli occhi, il papà al suo fianco, gli agenti della Polizia dall’altra. Quattordici anni, ancora lontanissimo dalla maggiore età che è il requisito necessario per poter finire con nome e cognome sul giornale, neanche grande abbastanza per essere arrestato, eppure già nei guai perché con quello che ha combinato poteva anche aver causato una strage. Quattordici anni e già qualcosa da spiegare alla caserma della Polizia locale di Canzo. Gli agenti della squadra mobile e della polizia ferroviaria di Milano gli dicono che lo stanno portando via come persona informata dei fatti. Lui domenica pomeriggio era sul treno deragliato, giura. Sa solo quello che sanno gli altri. La nonna e la sorella sono tranquille. Solo a sera tarda sapranno la verità.
Il vandalo numero due vive a Crevenna, frazione di Erba, uno dei portoni direttamente sulla strada. A Ponte Lambro lo conoscono tutti. Finisce in caserma pure lui. Stesse accuse, stesse domande. «Dov’eri domenica? Cos’hai fatto? Sei stato tu che hai preso le grate e le hai messe sui binari?».
Il vandalo numero uno e il vandalo numero due vorrebbero dire di no, che non stati loro, che ne sanno quanto gli altri, che loro quelle cose non le fanno, che hanno un alibi, che erano sul treno e ci sono perfino testimoni che li hanno visti arrivare insieme agli altri dalla massicciata. È da domenica che mantengono il segreto. Non l’hanno confessato a nessuno. Hanno dormito e mangiato normalmente. Così almeno è parso ai loro genitori. Avevano già sistemato un’altra grata. Il treno era arrivato, gli era passato sopra, aveva fatto un gran botto e nessuno aveva detto niente. Stavolta no. Stavolta il treno è deragliato. Il vandalo numero uno e il vandalo numero due alla fine confessato:«Siamo stati noi. L’avevamo già fatto». Li portano in caserma alle quattro e mezzo, li rimandano a casa solo quando in cielo c’è la luna. Pensavano di farla franca, a 14 anni, non vedi il pericolo, ma solo il divertimento. E il divertimento era vedere quel treno che faceva saltare per aria la grata, poi mischiarsi ai passeggeri e fingere stupore e indignazione.

fonte:la provincia di Como (http://www.laprovinciadicomo.it)
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Re: Sono stati due adolescenti a far deragliare il treno

Messaggiodi patrix78 il 15 ott 2008, 17:14

Dai alla fine tutto è bene quel che finisce bene... Del resto sono ragazzi e a chi di noi non è mai capitato di fare una ca@@ata simile a questa anche se di dimensioni minori... Confesso che da ragazzino mi divertivo a mettere bulloni e 100lire sui binari per poi recuperarli tutti schiacciati e appiattiti. Daccordo non erano grate di ferro, però confesso che all'epoca non ho mai pensato alle conseguenze che quello stupido gioco avrebbe potuto avere. Spero che anche per loro sia andata così, perché se l'avevano fatto per far deragliare il treno allora il discorso cambia e meriterebbero il riformatorio... Ah si non esiste nemmeno più :?
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Re: Sono stati due adolescenti a far deragliare il treno

Messaggiodi max10891 il 15 ott 2008, 19:50

m...bhe...100 lire capisco...una grata proprio no...e io sono per la "linea dura"

è troppo facile dire sempre "è una c@zz@t@...sono giovani"...un po' di legnate e vedi se hanno ancora voglia di giocare con la vita degli altri...
sono sconcertato...
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Re: Sono stati due adolescenti a far deragliare il treno

Messaggiodi tonertemplum il 15 ott 2008, 20:52

Forse per la prima volta da che ti conosco (purtroppo solo virtualmente) patrix mi sento di dissentire da te.
14 anni non sono tanti. Ma non sono nemmeno pochi per capire che una grata di ferro fa veramente male a un treno in corsa.
Tu infatti ci mettevi le 100 lire. Non una grata. E 100 lire un treno non li vede, una grata di ferro purtroppo ci ha dimostrato di si.
E' finita bene, per fortuna. Ma io mi sono stufato di questi ragazzini non adolesCENTI ma defiCENTI che fanno ste c@zz@te incredibili e poi si nascondono per "vedere di nascosto l'effetto che fa". Solo per noia. Solo per gioco.
Ma tanto... nel paese Italia... che vuoi che cambi?
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Re: Sono stati due adolescenti a far deragliare il treno

Messaggiodi Joistick il 16 ott 2008, 15:16

condivido quello che ha scritto tonertemplum...

oggi è uscito questo articolo in cui c'è la confessione di uno dei due...

COMO - «Sapevo che ci avrebbero trovati. Alla stazione di Caslino ho manomesso la telecamera di sorveglianza, ma so che ha fatto a tempo a riprendermi ugualmente. Ero convinto che mi avrebbero trovato, anche se non credevo che ci avrebbero messo così poco».
Il ragazzo è alto un metro e novanta, ha capelli e occhi nerissimi, mani grandi e un corpo imponente, lontano molto dall’immagine del monello incosciente che scivola via veloce, carico di adrenalina lungo i binari del treno. Siede tra i suoi arrabbiatissimi genitori nello studio dell’avvocato, la penalista comasca Francesca Binaghi con la quale affronterà al Tribunale dei minori di Milano un interrogatorio ben più difficile di questa imbarazzata intervista condotta quasi tartagliando monosillabi zeppi di vergogna.
Il giovane deraglia-treni racconta: «Io e il mio amico siamo scesi alla stazione di Ponte Lambro e quando il treno è ripartito siamo entrati a piedi in galleria. Siamo arrivati fin dove ci sono le nicchie nella parete poi abbiamo appoggiato qualche sasso sulle rotaie (in realtà si tratterebbe di blocchetti di cemento, ndr) e abbiamo aspettato nascosti che passasse di nuovo». Il treno è ripassato, più o meno un quarto d’ora dopo ma i sassi non hanno fatto danni, spinti via dal respingente collocato sul locomotore. «La grata era lì, appoggiata accanto. Noi l’abbiamo sollevata e spostata sui binari. Poi ci siamo rimessi in cammino e abbiamo raggiunto la stazione di Caslino. C’era una telecamera che ci inquadrava. Mi sono avvicinato e l’ho girata, anche se sapevo che ormai mi aveva inquadrato, sia me che il mio amico. Ci siamo detti che volevamo sentire il rumore che fa un treno quando schiaccia l’acciaio, così siamo risaliti sulla corsa successiva per Ponte Lambro». Quando la locomotiva è deragliata, i due erano timidamente sistemati sull’ultimo vagone: «Non abbiamo sentito nulla - racconta il ragazzone - Il treno si è fermato in galleria e dopo un attimo l’altoparlante ha invitato tutti a scendere dicendo che il treno era uscito dai binari. Siamo tornati a casa giurandoci l’un l’altro che non ne avremmo fatto parola con nessuno, neppure con gli amici. Avevamo sentito anche il telegiornale, sapevamo che ci cercavano».
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