E' il giorno della svolta nella tormentata procedura di privatizzazione dell'Alitalia. Il commissario straordinario della compagnia, Augusto Fantozzi, ha deciso di aprire una procedura pubblica e trasparente a livello internazionale per mettere in vendita le attività dell'aviolinea per la quale a fine agosto è stato dichiarato lo stato d'insolvenza.
Domani sarà pubblicato un invito a presentare manifestazioni d'interesse per le attività dell'Alitalia, aperto a tutti i soggetti interessati.La mossa di Fantozzi, anticipata dal Sole 24 Ore, non è stata un atto spontaneo del commissario, che riteneva di aver esaurito gli obblighi di pubblicità facendo tre telefonate a Air France, British Airways e Lufthansa il 16 settembre. In realtà, un gruppo di giuristi ed economisti, guidati da Piero Schlesinger, nei giorni scorsi ha criticato ripetutamente la scelta di fare una trattativa in esclusiva con la cordata italiana Cai, gradita al Governo, senza avviare un confronto aperto e trasparente con il mercato. Fantozzi ha deciso la nuova procedura anche per i richiami alle responsabilità di commissario e per evitare problemi con l' Unione europea sulla regolarità della procedura di vendita.
Fanno capolino Air France, Lufthansa e Mediobanca
Mentre il Governo preme perché si riprenda il dialogo con la Cai, la società messa in piedi dalla banca Intesa Sanpaolo e guidata da Roberto Colaninno, si va dunque a una nuova fase, nella quale saranno ammessi anche i vettori stranieri, a cominciare da Air France-Klm e Lufthansa, accreditate di un forte interesse per la polpa buona della compagnia senza i debiti, ma finora riluttanti a bussare alla porta di Fantozzi perché mancava un chiaro segnale di gradimento da parte del Governo. Potranno presentarsi anche altri soggetti, italiani o stranieri, o fondi d'investimento:
ad esempio potrebbro ripresentarsi sia Tpg che si era interessato nelle tornate precedenti (insieme a Mediobanca, che non ha mai perso di vista il dossier) o la russa Aeroflot. L'invito a offrire apparirà domani sul sito internet della compagnia e sarà pubblicato su alcuni quotidiani, anche stranieri. Il termine per presentare le dichiarazioni d'interesse dovrebbe essere il 30 settembre.
C'è poco tempo, perché la liquidità dell'azienda è quasi esaurita. Le dichiarazioni d'interesse dovranno riguardare il ramo d'azienda o le divisioni da acqiuistare, Alitalia Spa, oppure Alitalia Express, Volare, o le attività di terra di Alitalia Servizi o Alitalia Airport (handling), fino all'Atitech, la società napoletana della manutenzione. Le dichiarazioni dovranno indicare il numero di lavoratori coinvolti. Le offerte dovranno rispettare i requisiti indicati dal decreto legge 134 del 28 agosto, finora utilizzato per la trattativa privata con la sola Cai. Non è ancora chiaro se la nuova procedura confermerà il principio della divisione tra bad company che manterrà la zavorra di debiti ed esuberi e una o più "good company" da dismettere: sembra che questa divisione possa rimanere, ma dipenderà dal perimetro indicato nelle manifestazioni d'interesse.
Per Berlusconi c'è solo la cordata italiana
L'esecutivo in realtà continua a sostenere che non c'è alternativa all'offerta della Cai, ritirata il 18 settembre in seguito al .mancato accordo con la Cgil e con i piloti, i due sindacati più potenti tra le nove sigle dell'Alitalia. «Non ci sono compagnie estere interessate ad Alitalia», ha detto sabato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, sostiene che «fra cinque o sei giorni gli aerei verranno messi a terra» e invita i sindacati a firmare l'accordo proposto dalla Cai. In realtà questo versante del negoziato ora sembra congelato. Improbabile che la Cgil o l'Anpac tornino a negoziare un contrato che hanno respinto nel momento in cui la procedura di cessione si amplia a tutti coloro che saranno interessati. Del resto la Cai, i cui 16 soci non erano compatti nell'andare avanti in un progetto rischioso, ha colto al volo l'assist del dissenso sindacale per ritirarsi. «Se la Cai non ritorna in campo non si può far fallire l'azienda e va trovata ogni alternativa possibile. Può essere interessata Lufthansa, può essere interessata Air France-Klm. Sappiamo che sono interessate a prendere un rapporto in un modo o nell'altro con questa vicenda», ha detto Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil. E Massimo D'Alema sostiene che «Cai deve proseguire ma serve un partner internazionale. Fantozzi cerchi nuove offerte.
Fabio Berti, presidente del sindacato piloti, si allinea: «Siamo con la Cgil, noi trattiamo ed il nostroreferente è il commissario Fantozzi». Il leader della Lega, Umberto Bossi, invita i «sindacati a fare un passo indietro, perché per Malpensa arirveranno sì i tedeschi di Lufthansa ma ci serve anche Alitalia».
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