Roma, 22 gennaio 2008- La 'bolla' era il tocco di genio: vivere in trasparenza come nei quartieri a luci rosse delle città del nord Europa, come insetti nel barattolo di vetro sotto la lente dell’entomologo. Col valore aggiunto delle facce dei passanti nel vedere gli svaccati sul divano a cielo aperto. Ma Roma non è Amsterdam e la tensostruttura abitata da tre ragazzi è durata solo quattro giorni perché ieri è stata distrutta da una sessantina di giovani che protestavano per l’emergenza abitativa nella capitale, urlando "la casa non è un gioco" armati di coltelli e bengala da stadio. Un’azione politica, rivendicata con un volantino dalla Fiamma Tricolore per il diritto alla proprietà della casa.
Così questa edizione numero 8 del Grande Fratello, aperta in gran baldanza ieri sera su Canale 5 quando il governo Prodi è a un passo dalla crisi e la Borsa piange il suo lunedì più nero, passerà alla storia della televisione perché è stato infranto il confine trasparente e da tempo fin troppo sottile tra reality e realtà. Tutto al buio, per ironia della sorte, poiché nell’attacco sono saltati anche i collegamenti audiovideo. E’ intervenuta la polizia, nessuno si è fatto troppo male, ma i tre inquilini sono stati portati via subito, al sicuro, negli studi di Cinecittà.
Sono bastati pochi minuti perché Alessia Marcuzzi si rabbuiasse. "La violenza e il modo in cui hanno agito non è un gesto nobile. E’ vero, la casa non è un gioco — ha detto mentre la regia inviava in differita le poche immagine della protesta — ma questo sì, è un gioco. E il gioco continua". Tosta la signora. Poco prima dell’incursione a Ponte Milvio, altro intoppo: la concorrente Carmela, madre di tre figli, lì con tutta la famiglia, s’era fatta male a una gamba scivolando giù dal vecchio toboga. Era arrivata in grande spolvero Alessia sul palco, biancovestita e meno dolciastra del solito così da ricordare Simona Ventura sull’Isola. Alla Porta rossa di Cinecittà nessuna traccia di Marco Liorni, al suo posto i nobili signori Pacelli, Ascanio (fresco inviato dei sogni al 'Treno dei desideri') e Katia fresca primipara maritata al principe Pacelli grazie alla convivenza coatta nel GF 4. Quattro edizioni fa.
I concorrenti. Se il portafoglio del ceto medio soffre, se gli italiani nutrono ancora pregiudizi su sesso, religione o extracomunitari, se la casa o la vacanza sono un problema, se i lavoratori sono per lo più precari anche se con laurea in tasca, c’è sempre un Grande Fratello ad accogliere quest’Italia condensata in 25 persone dai 18 ai 61 anni che spera nel mezzo milione di euro del premio o nella spintarella verso la notorietà. Compresa una coppia scoppiata, una felicemente sposata da spaiare, il ragazzo padre e una famiglia siciliana: padre, madre e tre figli adulti; il capofamiglia, Filippo Orlando, non ha mai fatta una vacanza, mamma Carmela s’è portata dietro i cesti con l’aglio e le specialità di casa e sia Alfonso Signorini che Katia Ricciarelli onnipresenti 'opinionisti', onorano la scelta del GF: "finalmente gente vera, semplice, felice e coraggiosa". La classica famiglia italiana, si dice, senza tener conto dei figli che non nascono come delle coppie di fatto, dei single per scelta o perché non hanno beccato uno straccio di marito e/o moglie. Ma il nucleo familiare numeroso e gioviale fa sempre tanto 'classica famiglia italiana' e comunque è la prima volta che occupa in blocco la casa giovanilistica per definizione della tv. GF8 non si fa mancare niente e ha reclutato anche la donna-pugile, la provinciale alla prima uscita in città, il marocchino, il libanese e il transessuale annunciato da mesi (già operato) giunto al sospirato momento dell’outing televisivo: "Sono quello che ho sempre desiderato essere: Silvia". Un GF 'trendy', sottolinea Signorini "con Luxuria che siede in Parlamento...".
La casa. Stavolta è un condominio alla 'Melrose Place', vecchio telefilm-cult genere 'Beverly Hills' ma dove le tematiche erano meno adolescenziali: esattamente come sarà (dovrebbe essere) la piccola comunità, costituita alla fine solo da 19 persone ammesse nel recinto e determinate a restare altri 91 giorni. C’è che l’abitazione non è ancora pronta e i concorrenti - novità assoluta e non accolta da tutti così serenamente - dovranno pure fare i carpentieri. Al posto della discarica un ameno campeggio con roulotte e canadese.