PALERMO - Il presidente del Senato Franco Marini ha deposto una corona d'alloro in via D'Amelio, luogo della strage dove morirono il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della polizia di Stato. La cerimonia è stata accompagnata dal «Silenzio» suonato dalla banda della Polizia. Dopo la deposizione della corona, Marini ha espresso la sua commozione alla sorella di Paolo Borsellino, Rita, e alla vedova Agnese che lo hanno accompagnato all'ulivo piantato 15 anni fa, dopo la strage, di fronte la casa della madre di Borsellino. «È un momento di grande emozione - ha detto Marini, a Rita e ad Agnese - tornerò presto a trovarvi». Il presidente del Senato Franco Marini si è poi recato al Palazzo di Giustizia di Palermo dove si è svolto il convegno «Via D'Amelio 15 anni dopo», organizzato dall'Anm nel giorno del quindicesimo anniversario della strage in cui morirono Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta. Marini è stato accolto dal presidente della Corte d'Appello Carlo Rotolo e dal presidente dell'Anm del capoluogo siciliano Guido Lo Forte con i quali si è recato negli uffici del procuratore di Palermo Francesco Messineo.
MESSAGGIO DI BERTINOTTI - Il presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti, ha inviato un messaggio inviato alla famiglia Borsellino: «A quindici anni dalla tragica morte di Paolo Borsellino, insieme agli uomini della sua scorta Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina, si rinnova il dovere di onorarne la memoria e di esprimere la più viva gratitudine per l'impegno coraggioso con cui egli ha combattuto per l'affrancamento della Sicilia e del Paese dal giogo della mafia».
GRASSO: «INUTILE PARLARE DI SERVIZI DEVIATI» - Il procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso, commentando l' inchiesta sul possibile intervento di apparati deviati dei servizi segreti nella strage di via D'Amelio ha detto che «parlare di servizi segreti deviati è una frase fatta che non rende bene quella che è la realtà. Non ho mai sentito nominare dalla stampa servizi segreti non deviati. Adesso si tirano sempre in ballo queste cose. Abbiamo un problema morale ed etico - ha concluso Grasso - che è quello di non lasciare mai nulla di intentato, di non verificato e controllato. Si continua sempre a cercare qualsiasi elemento che porti alla verità».
PRESENTI VELTRONI E FRANCESCHINI - Anche il sindaco di Roma e candidato leader del Pd, Walter Veltroni, accompagnato dal capogruppo dell'Ulivo alla Camera, Dario Franceschini, è giunto al palazzo di giustizia per partecipare all'iniziativa. Veltroni ha incontrato privatamente il presidente della Corte di Appello, Carlo Rotolo, ed il procuratore capo Francesco Messineo.
fonte corsera