"Quella dei sindacati autonomi di Alitalia assomiglia ad una dichiarazione di guerra". Questa la replica del governo, attraverso il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, alla minaccia di 15 giorni di sciopero.
"Siamo davvero sconcertati di fronte a tali annunci ma e' evidente che il governo non si lascera' intimidire e assumera' al momento opportuno tutte le iniziative e i provvedimenti necessari per
non danneggiare i viaggiatori".
"Non possiamo consentire in alcun modo - aggiunge il ministro - che qualcuno possa avere ed esercitare una sorta di diritto di veto contro un'impresa che vuole investire salvando piu' di 12.500 posti di lavoro, che ha un valido piano industriale per rilanciare una compagnia, la quale diversamente sarebbe gia' fallita con tutte le conseguenze drammatiche del caso".
15 giorni di sciopero
Anpac, Unione Piloti, Anpav, Avia, SDL preannunciano che, a partire dallo sciopero del 25 novembre prossimo, sono gia' state individuate 14 date che "verranno interessate da ulteriori azioni di sciopero che verranno opportunamente proclamate nel rispetto della normative vigente": 6 dicembre 2008; 7-16-27 Gennaio 2009; 9-20 Febbraio 2009; 3-16-27 Marzo 2009; 7-20 Aprile 2009; 4-15-26 Maggio 2009.
Le organizzazioni sindacali denunciano nella nota "la gravissima situazione che si e' venuta a creare con il perpetuarsi dell'atteggiamento di rigida chiusura adottato dalla CAI, fortemente sostenuta dal Governo. CAI - si legge ancora - con la complicita' di CGIL, CISL, UIL e UGL ha stravolto e disatteso i Contratti Collettivi di Lavoro gia' concordati e sottoscritti nel mese di settembre a Palazzo Chigi da tutte le sigle sindacali e dal Governo". Vediamo, nello specifico, cosa denunciano piloti e assistenti di volo:
Contratti stravolti
La firma del "Lodo Letta" dello scorso 31 ottobre scorso da parte di CGIL, CISL, UIL e UGL rappresenta per le associazioni di piloti e assistenti di volo "il punto piu' basso mai raggiunto sia in termini di rispetto della democrazia e della rappresentanza, sia rispetto al ruolo primario del sindacato che cosi' riconosce implicitamente la propria incapacita' di tutelare i lavoratori, consegnando all'insindacabile giudizio di una terza parte governativa l'avallo allo stravolgimento di Contratti Collettivi di Lavoro gia' sottoscritti".
Criteri di assunzione iniqui
Le organizzazioni di categoria denunciano l'adozione di "criteri di assunzione iniqui, socialmente inaccettabili e non rispettosi delle anzianita' aziendali maturate dai lavoratori. Inoltre - si legge nella nota - il rifiuto posto dalla CAI ad utilizzare il part-time nelle assunzioni, senza oneri aggiuntivi per l'azienda, e l'inscindibilita' dell'offerta fatta al Commissario che di fatto esclude offerte gia' pervenute per Volare e per Alitalia Express ma senza fornire le medesime garanzie occupazionali per i lavoratori coinvolti, ingigantisce il numero delle eccedenze di personale generando ulteriori quanto evitabili disastri sociali oltre che costi aggiuntivi a carico della collettivita'.
I vantaggi di CAI
Il tutto mentre CAI beneficera' di enormi vantaggi in materia di decontribuzione previdenziale e defiscalizzazione". L'operazione CAI, secondo le associazioni sindacali "generera' paradossalmente un costo per i contribuenti superiore a quello della vecchia Alitalia indebitata ed inefficiente. Per questi motivi, Anpac, Unione Piloti, Anpav, Avia, SDL Intercategoriale, costantemente riunite in una unita' di Crisi e consapevoli della convergenza che si sta generando e concretizzando con altre categorie sociali oggi in situazioni di grave conflitto nel Paese, annunciano che le iniziative gia' dichiarate nei giorni scorsi si inaspriranno ulteriormente".