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di **Aragorn** il 16 mar 2007, 11:07

Lunedì al Velodrome di Marsiglia partita benefica per l'avviamento di 15 progetti Onu tra gli amici del brasiliano e quelli di Zidane: hanno già aderito una quarantina di giocatori

MILANO, 15 marzo 2007 - Per Ronaldo, il nemico numero uno non è l’Inter, ma la povertà. Da quando è stato nominato Ambasciatore di buona Volontà del PNUD (il programma dell’Onu a favore dello sviluppo) nel febbraio del 2002, il campione brasiliano non ha, infatti, mai smesso un attimo di combattere quella che considera la vera piaga dell’umanità e che colpisce soprattutto i bambini. Ed è proprio pensando a loro che Ronie e Zinedine Zidane ogni anno organizzano la “partita contro la povertà”: l’edizione 2007 avrà luogo lunedì prossimo allo stadio Velodrome di Marsiglia, e opporrà gli amici del brasiliano a quelli del francese.
ADERISCONO IN 40 - Finora, hanno dato la loro adesione una quarantina di giocatori, fra cui Shevchenko, Arjen Robben, John Terry, Didier Drogba (anche lui “ambasciatore di buona volontà” dallo scorso gennaio), Claude Makelele, Ashley Cole, Ricardo Carvalho, Robinho, Julio Baptista e Rivaldo. In panchina ci saranno José Mourinho da una parte e Vicente Del Bosque dall’altra. Fra l’altro, la partita sarà anche l’occasione per rivedere Zidane in campo dopo il fattaccio dei Mondiali (leggi capocciata a Materazzi) e il suo ritiro dall’attività. Grazie a questo incontro e a quelli che lo hanno preceduto, il PNUD ha potuto avviare 15 progetti umanitari, localizzati ai quattro angoli del pianeta.
REPSONSABILITA' - "E’ una grande responsabilità quella che mi è stata offerta – ha spiegato il giocatore rossonero al quotidiano Marca – e, una volta smesso di giocare, ho intenzione di dedicarmi a tempo pieno alle iniziative umanitarie. Aiutare chi ha bisogno è un’opportunità che va colta, soprattutto quando si hanno i mezzi per farlo. Ci sono milioni di esseri umani che vivono con meno di un dollaro al giorno, la povertà affligge la metà della popolazione mondiale, ma sono convinto che con maggiori sforzi da parte di tutti, questa battaglia possiamo vincerla". Fra gli altri progetti cari a Ronaldo, insegnare a leggere e scrivere a tremila bambini di Haiti, costruendo in loco scuole e ospedali; realizzare centri sportivi per i giovani in Marocco e installare un acquedotto nello Sri Lanka. Proprio il problema della mancanza d’acqua è quello che più preoccupa la stella della Seleçao.
SENZ'ACQUA - "Se mi dessero la possibilità di risolvere immediatamente un’emergenza umanitaria, ovviamente vorrei far sparire la povertà. Ma il vero disastro è la mancanza di acqua potabile. Ecco perché, se potessi davvero esaudire un mio desiderio, chiederei che tutto il mondo avesse l’acqua". Il suo impegno umanitario lo ha sempre portato a contatto con realtà terribili, dove la fame e le malattie sono causa di morte e privazioni. Eppure Ronaldo non ha mai perso la speranza: "Il vero nemico è l’indifferenza. Dobbiamo essere tutti pronti ad aiutare, ma non servono solo i gesti eclatanti, quelli che fanno notizia, perché quando ti trovi in posti dove una persona non ha davvero niente, dove i bambini piangono tutta la notte per la fame, anche il gesto più modesto può diventare importante e dare una speranza".
AMBASCIATORE ONU - Due le esperienze che più lo hanno segnato nella sua attività di ambasciatore: "Quando ho sorvolato in elicottero le case senza tetto nel Kosovo e ho visto che la gente continuava ad abitarci dentro e la mia visita a un’associazione che aiuta le vittime delle mine antiuomo in Angola". L’adesione totale di Ronie ai vari progetti umanitari gli è valsa l’ammirazione dell’Onu, confermando la bontà della scelta di volerlo come ambasciatore, anche se al suo posto poteva esserci Michael Jordan, ma la maggiore popolarità del brasiliano in paesi come il Perù e l’India ha fatto la differenza. Il prossimo impegno sarà ad aprile, quando Ronaldo girerà uno spot a favore dell’associazione con il regista Wim Wenders.