di Aragorn il 21 mar 2007, 14:45
Roma, 20 mar. (Apcom) - Adriano Galliani non ha escluso che "una delle due squadre di Milano, o anche tutte e due, lascino San Siro". L'amministratore delegato del Milan, intervenuto al 'Business Forum' del club rossonero, ha evidenziato la necessità che gli stadi diventino di proprietà delle società: "Inghilterra e Spagna sono più avanti di noi: nessuna squadra gioca in coabitazione nello stesso stadio con un'altra squadra, e gli stadi sono di proprietà. In Premier League ci sono 20 società e 20 stadi diversi". Con l'Inter su questa questione sembra esserci identità di vedute: "Anche Moratti è d'accordo per migliorare lo stadio di San Siro, ci vuole una legge ad hoc per privatizzare gli stadi, perchè attualmente è impossibile acquistare gli stadi dagli enti pubblici". Il numero due rossonero non si è detto preoccupato dal calo dell'affluenza negli stadi italiani: "Non credo ci sia un calo di appassionati del calcio, le televisioni che parlano di sport stanno facendo ascolti incredibili. Una volta il Milan aveva 70.000 abbonati, è vero, ma andare allo stadio - ha ricordato Galliani - era l'unico modo per seguire la squadra, mentre oggi ci sono diverse alternative per vedere il Milan". Il dirigente, si legge dal sito della società, si è poi schierato in difesa di Alberto Gilardino in merito alla viceda di 'Vallettopoli'. "Per quanto riguarda Gilardino io dico che se ha commesso un errore è stato solo un peccato veniale. I giudici poi stabiliranno se è stato commesso qualcosa di sbagliato. I lettori - ha affermato Galliani - devono saper distinguere tra chi è il ricattatore e chi invece è il ricattato". L'ad si è mostrato orgoglioso della continuità del Milan in campo europeo: "Siamo l'unica squadra d'Europa che si qualifica per la quinta volta di fila negli ultimi cinque anni tra le prime otto in Champions League. In base a quello che abbiamo conquistato sul campo il Milan è, e rimane, la prima squadra d'Europa". Chiusura sul campionato attuale e su quello futuro: "Questo è un torneo particolarissimo, ma la prossima stagione - ha concluso Galliani - sarà diverso perchè partiremo tutti alla pari, tutti da zero".
«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»