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Mentre su torrent si trovano sia la versione Office 2010 che il nuovo sistema operativo, Windows 7 su cd è già arrivato in Cina: le copie pirata dell’ultima versione di Microsoft sono in vendita nei negozietti di Pechino e Shangai a un prezzo di circa 2 euro, contro i 280 previsti per la versione full del software originale. L'uscita ufficiale di W7 è prevista per il prossimo 22 ottobre. In Cina l’80% del software in circolazione è di origine illegale, una percentuale due volte superiore alla media mondiale, mentre negli Stati Uniti e Giappone la pirateria informatica si attesta sul 20% dei prodotti. Un problema, come ben sanno le aziende, diffuso tra i giovani, tra i maggiori utilizzatori di prodotti hi-tech, che però non accettano di spendere 200 euro per qualcosa che comunque possono trovare a 40 euro. Microsoft, consapevole della scarsa efficacia delle misure per limitare la contraffazione, ha deciso di abbassare il costo del pacchetto Office 2007 in Cina da 699 a 199 yuan (da 69 a 19 euro) e si appresta anche a vendere una versione semplificata di Windows 7 a circa 40 euro.

La pirateria informatica cinese ha provocato all’industria del software perdite per 4,4 miliardi di euro. Anlisti del settore prevedono un’inversione di tendenza nel lungo periodo, in parte per i tentativi del governo cinese di sensibilizzare i cittadini al rispetto del diritto d’autore.Ma potrebbe rivelarsi efficace il graduale abbassamento dei prezzi del software ufficiale: secondo Gartner Inc. advisor statunitense che orienta i clienti nelle decisioni sugli investimenti, la percentuale di software pirata in Cina dovrebbe scendere al 50% entro il 2012, allineandosi ai mercati più sviluppati.