Open source: nasce la GPL v3

Roma, 13 lug. (Ign) – E’ dovuto passare un anno e mezzo per rilasciare la terza versione della GNU ‘General Public License’, basi e regole – soprattutto legali - del software libero, meglio conosciute nel settore come GPL. Questa volta, a distanza di diciotto anni dalla prima sua stesura, il documento ha un obiettivo ben ambizioso, quello di coniugare l’open source con le nuove tecnologie che inevitabilmente impattano contro le libertà che il freeware offre sulla rete. Nella GPL v3, tanto per citarne uno, si analizza il DRM, quel lucchetto digitale per i contenuti audio e video protetti da copyright che è stato motivo di dispute anche tra Apple e Microsoft. Da un lato, nel documento, il suo utilizzo non è considerato sbagliato, ma dall’altro è chiaro che la comunità open source non se la sente di imporlo ai suoi seguaci.

Questa, con tante altre novità contenute nella GPL v3, ha dato vita all’immediata creazione di due fronti ben divisi tra chi è d’accordo con le enormi libertà che vengono poste agli sviluppatori e chi, invece, trova questa apertura troppo larga di maniche, al limite della moralità. Sono entusiasti ad esempio gli appartenenti al Samba Group, quelli che programmano la tecnologia che fa comunicare il sistema operativo Linux con Windows. Parlano, i sambisti, addirittura di “cambiamento importante”. Polemiche, invece, dagli sviluppatori del sistema del pinguino, coloro che scrivono il codice del cuore dell’ambiente operativo, il kernel. Su tutti la voce probabilmente più autorevole in materia, quella di Linus Torvalds, il papà di Linux. Torvalds non si è lasciato andare a commenti inutili, ma è stato chiaro e diretto: una copia del ‘suo’ sistema operativo è installata sul computer dei figli, e vuole che questa sia “limitata nelle modifiche apportabili”.

Questa frattura all’interno della comunità open source è solo la punta di un iceberg di un concetto, quello di software aperto e modificabile, che va avanti tra polemiche da decenni. La sempre accesa disputa vede contrapposti i protagonisti della programmazione libera contro un’unica realtà, quella di Microsoft. Ultimamente, quest’ultima ha fatto capolino nell’open source vero e proprio. Nel tentativo di contrastare il dominio di ‘Flash’, tecnologia Adobe Macromedia per la gestione di filmati, l’azienda californiana aveva rilasciato a maggio una beta di ‘Silverlight’, piattaforma analoga, compatibile ma soprattutto di futura marchiatura open source. Talmente open da aver dato vita contemporaneamente al lancio del software, di una community sul web con tanto spazio per gli utenti dove possono essere pubblicati video, animazioni e programmi sviluppati proprio con ‘Silverlight’.

E poi c’è la recente alleanza con Xandros per far sì che la suite di applicazioni per l’ufficio e la videoscrittura Office fosse il più possibile compatibile dal punto di vista dell’interoperabilità con i pacchetti analoghi ma in formato open source. Una sorta di ‘moglie ubriaca e di botte piena’ perché da un lato c’è l’innegabile apertura al mondo del software libero, dall’altra però c’è il guadagno sullo stesso ‘sfruttando’ il contratto con Novell. Infatti, la creatura di Bill Gates, che di free non ha molto e che fondamentalmente è contraria a questo tipo di politica, da diverso tempo si diletta nella distribuzione di applicativi per una delle versioni di Linux, quella compilata da Novell e che è conosciuta con il nome di Suse.

Tra le ‘regole’ che la GPL v3 detta, c’è quella dell’impossibilità da parte dell’azienda distributrici di detenere i diritti d’autore sugli applicativi marchiati dalla stessa licenza. In parole povere, Novell che paga Microsoft, come è successo fino ad ora, per ‘comprare’ pacchetti di applicazioni marchiati GPL, diverrà presto un lontano ricordo. Ricordo che porrà Gates in una posizione non prevista, quella di ‘benefattore’ ma che, ovviamente, non durerà a lungo. Fatta la legge trovato l’inganno, quindi gli esperti di Redmond non faranno altro che trovare una nuova dicitura che sostituirà il termine distributore. Almeno fino alla quarta versione della GPL.










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Scritto da Aragorn | il 2007-07-13 12:29:42 |