Internet, mistero sul motore di ricerca targato Wikipedia
New York, 6 gen. (Ign) - Indovina come si chiamerà il motore di ricerca del 2007? Proviamo a chiederlo a Wikipedia, perché è l'enciclopedia on line più famosa del web e soprattutto perché il suo fondatore, Jimmy Wales,
da qualche tempo ha messo in cantiere la realizzazione di un search
engine in stile Wikipedia. Per fare la guerra a Google (forse) o per
dimostrare (più probabile) che con le risorse dell'open source si può
dar vita ad un motore di ricerca coi fiocchi. Che faccia ricerche
soddisfacenti per velocità e contenuto. Con risultati decisi - e questa
sarebbe la novità - dai giudizi che gli utenti stessi attribuiscono
alle pagine web. Una logica chiara, che vuole ricalcare quella che ha
fatto la fortuna di Wikipedia. Un'impresa a più mani (anzi bit), dove
l'ordine dei risultati trovati non si baserà su quanto siano linkate o
meno nel web le pagine dei siti di tutto il mondo. E che già ha fatto
scorrere fiumi di inchiostro e di news on line: dal 'Times' a 'Techcrunch', solo per citare le ultime testate che si stanno interessando al progetto.
Molti
però forse potranno già storcere la bocca, vedendo come ci sia già chi
parla di uno spazio previsto per ospitare i link sponsorizzati, quelli
a pagamento per intenderci (nella foto un particolare dello screenshot apparso in rete, con lo spazio degli 'sponsored link').
E questo qualche dubbio sull'operazione lo lascerebbe: come si può fare
leva sul nome Wikipedia, costruito da tutti e per tutti e soprattutto
gratis e poi dire di fare lo stesso lavoro con il motore di ricerca,
non disdegnando però di accettare la pubblicità a pagamento? Dubbi
legittimi che però solo l'esordio on line potrà dissolvere.
Queste per grandi linee le intenzioni (e i rumors). Intenzioni ufficiali - per restare sul certo - che emergono dallo stesso manifesto sul Search Wikia
redatto dalla Wikipedia Foundation e presente on line. Un testo che
però non conferma le voci che parlano di un lancio in rete imminente,
nel primo trimestre del 2007. E che poi smentisce anche che il nome del
nuovo motore sarà - come invece sembrava dovesse essere - 'Wikiasari',
parola che significa, in un misto di giapponese e hawaiano, 'ricerca
veloce'. Inoltre si spiega ancora che Amazon non ha niente a che vedere
con questo progetto, a differenza di quanto dichiarato dallo stesso 'Times', pochi giorni fa. Non solo: il progetto del motore 'umano' non sarebbe legato a Wikipedia e lo screenshot apparso su 'Techcrunch'
non riguarda il nuovo web search. Niente nome, niente partner e niente
date allora. E certezze poche, ma se poi la domanda la rivolgiamo a
Google escono fuori ben due milioni di hit con la parola 'Wikiasari'.
Che a Mountain View ne sappiano di più e si stiano già preparando?
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