Nickname fasulli e profili 'taroccati'. Su Facebook va di moda la prova di fedeltà

Roma, 21 giu. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Camuffati con l'aiuto di nickname fasulli e foto finte, per aprire un profilo 'taroccato', fare amicizia su Internet con la propria partner, e vedere come si comporta con gli sconosciuti. La gelosia, ormai, corre sul web. "E in questi mesi si è delineato un fenomeno preciso: una sorta di prova di fedeltà online, tanto di moda fra i giovani adulti, quanto rischiosa per il rapporto" spiega all'Adnkronos Salute lo psichiatra Federico Tonioni, coordinatore dell'ambulatorio dedicato all'Internet Addiction Disorder, nato a Roma al Policlinico Gemelli per aiutare i cybernauti a dire addio alla dipendenza da social network. A camuffarsi online sono 'cyber-Otello' giovani, ma non giovanissimi. "Si tratta soprattutto uomini di 20-30 anni", che si industriano con nome e foto falsi per "avviare un gioco via web sotto mentite spoglie, per vedere come si comporta la compagna. Chi si nasconde, poi, non si rivela. Così spesso la relazione prosegue su due binari paralleli, da un lato la vita reale, dall'altro il web sottotraccia". Un doppio gioco che rischia di minare il rapporto, avverte lo psichiatra. E questa non è l'unica modalita' di tentativo di controllo aperta da Internet per i 'malati di gelosia'. "Abbiamo sentito anche parlare di software-spia - prosegue - da 'montare' sul pc della compagna per controllare i messaggi che arrivano dai social network".

Un'ossessione di controllo che in questo modo diventa paranoia. "Il problema - dice Tonioni - è che spesso il punto di osservazione modifica l'interpretazione che si dà di un'azione. Una cosa è guardare una persona di fronte a te leggere un libro, altra è farlo da un pertugio, dietro una porta chiusa. I social network diventano così una sorta di buco della serratura, per spiare i movimento dell'altro". Dalla curiosita' alla smania di controllo il passo rischia di essere troppo breve. Cosi' si 'avvelena' un rapporto, senza che poi sia accaduto niente di realmente grave, almeno sul piano reale. "Un fenomeno, quello dei falsi nickname, in aumento", conclude Tonioni.


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Scritto da Aragorn | il 2010-06-23 12:24:23 |